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Home » Lifestyle » Rosa “is the new black”: sul palco di Sanremo gli artisti sdoganano il colore ‘femminile’

Rosa “is the new black”: sul palco di Sanremo gli artisti sdoganano il colore ‘femminile’

Sul palco del Festival della Canzone italiana sono diversi i cantanti che si sono presentati con look total pink. Tra completi, smalti e glitter, il rosa diventa genderless

Barbara Berti
4 Febbraio 2022
Italian singer Sangiovanni performs on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 02 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022.  ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Italian singer Sangiovanni performs on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 02 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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Il rosa, da sempre simbolo associato alla femminilità, è in realtà il nuovo colore unisex. A dimostrarlo, oltre gli esperti che sdoganano i cosiddetti ‘colori da maschio o da femmina‘ come convenzioni obsolete, sono i look degli artisti in gara a Sanremo 2022. Sono diversi, infatti, i cantanti che in queste prime serate della 72esima edizione del festival della canzone italiana hanno scelto il rosa per esibirsi sul palco dell’Ariston. Insomma il ‘Rosa is new black‘ soprattutto per la compagine maschile degli artisti: se le donne lo snobbano (quasi tutte), gli uomini proprio non resistono al mood genderless.

Dargen D’Amico (Ansa)

 

Il primo total pink è stato il rapper Dargen D’Amico durante la serata inaugurale. Sulle note di Dove si balla ha sfoggiato un look all’insegna del rosa ‘Big Babool’, firmato dallo stilista Alessandro Vigilante, che ha pensato per lui a una contrapposizione di colori forti e vitaminici (il rosa del completo e il rosso della camicia). Senza rinunciare agli occhiali, Jacopo D’Amico (questo il vero nome) ha indossato una giacca iconica modello da donna per una mise ispirata alla ballerina e coreografa Pina Bausch.

Look genderless in rosa anche per Sangiovanni, il giovane che dopo il successo raggiunto ad Amici è sbarcato a Sanremo con il brano Farfalle. Il cantante 18enne ha sfoggiato un completo over di seta sui toni del pink, un modello firmato Diesel, con giacca larga e pantaloni coordinati dalle sfumature rosa e viola. Per completare il tutto ha scelto una t-shirt a maniche lunghe in tinta e delle sneakers futuristiche fucsia, bianche e nere. Il dettaglio in più? Lo smalto glitterato sulle unghie. Non è la prima volta che l’ex Amici calca un palco in rosa: l’estate scorsa, a Battiti live si era presentato con una camicia oversize rosa fucsia.

Aka7even a Sanremo

Una ventata di libertà e di freschezza, per l’evento convenzionalmente rigoroso e formale, è arrivata anche con Aka7even: durante la terza serata il cantante ha proposto un total rosa ‘dolce’, un po’ dandy un po’ rebel.  Capelli rosa e abito coordinato anche per Dario Mangiaracina del duo La Rappresentante di Lista. Nella terza serata anche Veronica Lucchesi opta per quel colore con tanto di coroncina in testa. I due sembrano un principe e una principessa dei giorni nostri, tanto che gli stessi si definiscono un gruppo “queer pop“. Già nelle sere precedenti, Mangiaracina aveva sfoderato uno smalto rosso scarlatto e un rossetto rosa abbinato perfettamente ai capelli rosa shocking.

Drusilla Foer co-conduttrice di Sanremo per la terza serata (Ansa)

E il rosa come colore universale lo ha proposto anche Drusilla Foer: tra i vari cambi d’abito della terza serata, la co-conduttrice ha illuminato l’Ariston con un abito color lilla, con sofisticate maniche a pipistrello, tutto glitterato. Chapeau.

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  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
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  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
Il rosa, da sempre simbolo associato alla femminilità, è in realtà il nuovo colore unisex. A dimostrarlo, oltre gli esperti che sdoganano i cosiddetti 'colori da maschio o da femmina' come convenzioni obsolete, sono i look degli artisti in gara a Sanremo 2022. Sono diversi, infatti, i cantanti che in queste prime serate della 72esima edizione del festival della canzone italiana hanno scelto il rosa per esibirsi sul palco dell'Ariston. Insomma il 'Rosa is new black' soprattutto per la compagine maschile degli artisti: se le donne lo snobbano (quasi tutte), gli uomini proprio non resistono al mood genderless.
Dargen D'Amico (Ansa)
  Il primo total pink è stato il rapper Dargen D'Amico durante la serata inaugurale. Sulle note di Dove si balla ha sfoggiato un look all'insegna del rosa 'Big Babool', firmato dallo stilista Alessandro Vigilante, che ha pensato per lui a una contrapposizione di colori forti e vitaminici (il rosa del completo e il rosso della camicia). Senza rinunciare agli occhiali, Jacopo D'Amico (questo il vero nome) ha indossato una giacca iconica modello da donna per una mise ispirata alla ballerina e coreografa Pina Bausch. Look genderless in rosa anche per Sangiovanni, il giovane che dopo il successo raggiunto ad Amici è sbarcato a Sanremo con il brano Farfalle. Il cantante 18enne ha sfoggiato un completo over di seta sui toni del pink, un modello firmato Diesel, con giacca larga e pantaloni coordinati dalle sfumature rosa e viola. Per completare il tutto ha scelto una t-shirt a maniche lunghe in tinta e delle sneakers futuristiche fucsia, bianche e nere. Il dettaglio in più? Lo smalto glitterato sulle unghie. Non è la prima volta che l'ex Amici calca un palco in rosa: l'estate scorsa, a Battiti live si era presentato con una camicia oversize rosa fucsia.
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Drusilla Foer co-conduttrice di Sanremo per la terza serata (Ansa)
E il rosa come colore universale lo ha proposto anche Drusilla Foer: tra i vari cambi d'abito della terza serata, la co-conduttrice ha illuminato l'Ariston con un abito color lilla, con sofisticate maniche a pipistrello, tutto glitterato. Chapeau.
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