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Luce

CHIARA CARAVELLI

Lifestyle

Le 10 donne dell'anno: storie e volti che secondo Luce! hanno segnato il 2024

Cantanti, politiche, scrittrici, attiviste, sportive che in comune, oltre all'essere donne, hanno una cosa: il coraggio

&quot;La prima reazione, quando ho finalmente saputo cosa mi avevi fatto, &egrave; stata la vergogna. Ma poi ho capito che eri tu, che eravate voi, a dovervi vergognare, non io. Non so come riuscir&ograve; a ricostruire me stessa. Ho quasi 72 anni e a questa et&agrave; non credo mi resti abbastanza tempo per aggiustarmi. Ma me ne resta abbastanza per provare ad aggiustare il mondo&quot;. &Egrave; diventata il simbolo della lotta delle donne, Gis&egrave;le Pelicot. Quell&rsquo;ovazione alla sua uscita dal tribunale di Avignone, dove ha testimoniato (assistendo a tutte le udienze da settembre a dicembre) contro suo marito Dominique Pelicot, riassume quanto abbia significato la sua figura per la libert&agrave; delle donne.

Suo marito, condannato a 20 anni e finito a processo insieme ad altri 50 uomini, per pi&ugrave; di un decennio ha fatto violentare la moglie, drogandola e filmandola. <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/gisele-pelicot-coraggio-donna-3d3f8ed4">Gis&egrave;le Pelicot </a>ha scelto fin da subito di rinunciare all&rsquo;anonimato, ha denunciato, ha testimoniato dando forza a tutte le donne in Francia e nel mondo. Una donna forte e coraggiosa, un simbolo.

Il marito per anni le dava di nascosto un cocktail di farmaci e sonniferi per poi abusare di lei, reclutava uomini e faceva s&igrave; che stuprassero la moglie per poi riprenderli e distribuire i video su una piattaforma online. &Egrave; stata chiara, nel doloroso e difficile racconto di ci&ograve; che le &egrave; successo, rivolgendosi a tutte le donne vittime di violenza: &quot;Vorrei che tutte le donne dicessero, se ce l&rsquo;ha fatta la signora Pelicot a parlare, allora possiamo farcela anche noi&quot;.

Macron, 'grazie Gisèle Pelicot, esempio per tutte le donne'

Gisèle Pelicot

&quot;&Egrave; una battaglia appena cominciata e voglio concentrarmi sul vincerla e non sul parlarne. Con i miei post voglio fare vedere che non sono una vittima, ma anzi sono piena di vita e amore&quot;. Sono le parole con cui Bianca Balti, quarantenne top model internazionale, ha parlato sui social pochi giorni dopo la diagnosi del <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/bianca-balti-chemio-instagram-malattia-kdrk3boa">tumore alle ovaie</a>.

Nei mesi successivi all&rsquo;intervento &ndash; dopo il quale adesso sta affrontando un percorso di chemioterapia &ndash; Bianca Balti si &egrave; sempre mostrata piena di vita e di coraggio sui social. Tante, tantissime le foto che la ritraggono sorridente, sempre pronta a lanciare un messaggio di positivit&agrave; a tutte le persone che, come lei, si trovano ad affrontare la battaglia pi&ugrave; difficile. &quot;Mi aspetta un lungo viaggio &ndash; aveva scritto sotto al post col quale annunciava il tumore &ndash; ma so che lo vincer&ograve;. Per me, per i miei cari (le mie figlie sono in cima alla lista), e per tutti voi che avete bisogno di forza. Potete prendere in prestito un po&#39; della mia che ne ho un sacco. La vita accade, dalle una ragione. A ora, il cancro mi ha dato la possibilit&agrave; di trovare la bellezza nelle difficolt&agrave; della vita&quot;.

Bianca Balti

Andrebbero separate, &egrave; vero, ma come si pu&ograve; dividere l&rsquo;oro olimpico di Parigi 2024 del doppio femminile? Jasmine Paolini e Sara Errani hanno contribuito con le loro vittorie in doppio e con i successi della toscana in singolare, a riportare il tennis azzurro sui gradini pi&ugrave; alti del mondo. Quello della tennista di Castelnuovo Garfagnana &egrave; stato forse il sorriso pi&ugrave; fotografato dell&rsquo;anno, un sorriso trasmessole da mamma Jacqueline, che ha conquistato il pubblico di ogni superficie. La sua grinta, la voglia di non mollare mai &ndash; nonostante in tanti le abbiano sempre detto che &egrave; <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/jasmine-paolini-bellissima-sinner-mito-omsfuhem">troppo bassa per giocare a tennis</a> &ndash; unite alle grandi capacit&agrave; tecniche, l&rsquo;hanno portata a conquistarsi due finali Slam back to back (Roland Garros e Wimbledon), il Master 1000 di Dubai e il quarto posto del ranking con cui ha chiuso il 2024.

Dall&rsquo;altra parte, colei con cui Paolini divide il campo del doppio, la veterana <a href="https://luce.lanazione.it/sport/battute-sessiste-sara-errani-xhiy03uf">Sara Errani.</a> Trentasette anni e una carriera incredibile alle spalle, nel palmares della tennista bolognese mancava solamente l&rsquo;oro olimpico, quello che per sua stessa ammissione era &quot;il sogno della vita&quot;. Entrambe hanno finito l&rsquo;anno regalandosi un altro importantissimo successo: con le altre tenniste Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti, hanno vinto anche la Billie Jean King Cup, il torneo mondiale per nazionali di tennis femminile.

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Jasmine Paolini e Sara Errani

&quot;Il caso letterario dell&rsquo;anno&quot;. &lsquo;Intermezzo&rsquo;, il nuovo romanzo della scrittrice Sally Rooney, era senza dubbio il titolo pi&ugrave; atteso del 2024. La trentatreenne irlandese &egrave; l&rsquo;unica scrittrice di romanzi entrata nella lista dei 100 personaggi dell&rsquo;anno del Time. A prescindere dai gusti, una cosa &egrave; certa: Sally Rooney &egrave; un fenomeno letterario e a testimoniarlo ci sono i numeri con milioni di copie vendute con i suoi precedenti libri &lsquo;Persone normali&rsquo; e &lsquo;Parlarne tra amici&rsquo;, entrambi poi trasformati in altrettante serie tv di successo.

&quot;La voce della sua generazione&quot;&nbsp;o ancora &quot;la Jane Austen dei Millennial&quot;, sono solo alcuni dei modi con cui la scrittrice irlandese &egrave; stata definita. Scrive di sentimenti e relazioni, scrive di come pensano e vivono le relazioni le persone nell&rsquo;et&agrave; compresa a cavallo tra la fine degli studi e l&rsquo;inizio della vita adulta. Nei suoi libri c&rsquo;&egrave; l&rsquo;amore, l&rsquo;amicizia, il sesso, ma ci sono anche e soprattutto le incomprensioni, le difficolt&agrave; e le preoccupazioni dei personaggi protagonisti dei suoi libri. Il suo enorme successo, nonostante sia difficile inquadrarla come scrittrice, non sta solo in una prosa abile e scorrevole, ma nella grandissima capacit&agrave; di raccontare storie estremamente contemporanee.

Leggere nei pensieri degli altri. Il segreto della  Rooney mania

Sally Rooney

Trentaquattro anni, statunitense, &egrave; una delle donne simbolo del 2024. Partiamo dai numeri, il suo Eras Tour, che si &egrave; concluso lo scorso 9 dicembre dopo oltre 150 concerti e due anni in giro per il mondo, ha fatto il record di incassi nella storia: pi&ugrave; di 10 milioni di biglietti venduti per due miliardi di dollari, mai nessun artista aveva raggiunto cifre del genere prima di lei. I suoi fan, gli Swifties, hanno viaggiato e percorso migliaia di chilometri pur di assistere al concerto della loro beniamina (e per scambiarsi i braccialetti dell&#39;amicizia). Dal punto di vista economico, i numeri della cantautrice americana sono incredibili. Basti pensare che le sue date milanesi hanno generato un impatto complessivo di circa 180 milioni di euro.

Non solo musica, anche beneficenza: la pop star statunitense, infatti, ha anche donato centinaia di migliaia di pasti alle banche alimentari di tutto il mondo nelle citt&agrave; che ha toccato con il suo Eras Tour e bonus a tutti quelli che hanno lavorato alla riuscita del tour per un totale di quasi 200 milioni di euro. Anche dal punto di vista politico, Swift si &egrave; esposta a favore della candidata democratica <a href="https://luce.lanazione.it/politica/taylor-swift-gattara-senza-figli-kamala-harris-94cfe686">Kamala Harris </a>durante la corsa alla Casa Bianca: il suo endorsement ha mobilitato milioni di fan, in particolare tra i giovani elettori, contribuendo a una maggiore partecipazione al voto. Swift &egrave; anche un&rsquo;icona di indipendenza artistica, avendo ri-registrato i suoi album per riappropriarsi dei diritti sulla sua musica, un gesto che ha ispirato molti altri artisti. Nel 2024, &egrave; considerata non solo un&#39;artista di successo, ma una leader culturale globale.

Taylor Swift

Non ha vinto, &egrave; vero, ma non per questo Kamala Harris non rientra tra le donne simbolo di questo 2024. Quando lo scorso luglio il presidente Joe Biden annunci&ograve; il ritiro, che era nell&rsquo;aria, la figura della di Harris &egrave; stata fin da subito la prescelta per subentrare nella corsa alla Casa Bianca. Con un avversario ostico come Donald Trump, che ha infatti avuto la meglio nelle presidenziali di novembre. Se all&rsquo;inizio in molti la davano gi&agrave; per sconfitta l&rsquo;ex vicepresidente degli Stati Uniti, ha riscosso in poco tempo molto successo anche grazie agli endorsement in suo favore di molti personaggi non solo della politica, ma anche da parte delle donne afroamericane e di tantissimi personaggi dello spettacolo. Ma l&rsquo;entusiasmo per una vittoria solo assaporata &egrave; durato poco. Trump ha vinto con ampio margine sulla sua sfidante, che non &egrave; riuscita a prendere voti da quella parte di americani su cui aveva puntato.

USA POLITICS

Kamala Harris

&Egrave; senza dubbio il caso delle <a href="https://luce.lanazione.it/sport/imane-khelif-medaglia-oro-99090fd1">Olimpiadi di Parigi 2024 </a>e sicuramente non per colpa sua. Venticinque anni, algerina, la strada di Imane Khelif verso la medaglia d&rsquo;oro nella boxe &egrave; stata piena di tanti, troppi, spiacevoli ostacoli. Il caso scoppia durante l&rsquo;incontro con la pugile azzurra Angela Carini, che dopo 46 secondi si ritira consegnando di fatto la vittoria nelle mani dell&rsquo;algerina. Da quel momento, Imane diventa preda di un barbaro linciaggio mediatico, complice anche l&rsquo;atteggiamento a dir poco discutibile di alcuni personaggi politici di destra ed estrema destra in Italia e in tutto il mondo.

Il suo volto &egrave; ovunque, in poco tempo qualcuno decide per lei che Imane non &egrave; una donna, ma un uomo. Che non pu&ograve; combattere con le altre donne, che deve essere esclusa dal torneo olimpico. Imane &egrave; stata infatti identificata, sbagliando, da moltissime persone come pugile trans, anche se non risulta in nessun modo che sia cos&igrave;. Khelif &egrave; infatti una donna, semplicemente il suo corpo produce livelli di <a href="https://luce.lanazione.it/lifestyle/imane-khelif-cosa-significa-intersex-pv7rkgp3">testosterone </a>alti. Livelli che sono rientrati perfettamente negli standard per l&rsquo;ammissione all&rsquo;Olimpiade di Parigi 2024. Dopo la vittoria dell&rsquo;oro, la pugile algerina ha presentato una denuncia per cyberbullismo e molestie aggravate alla Procura di Parigi.

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Imane Khelif

Le <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/spogliata-protesta-hijab-studentessa-iran-jxbsxsqw">immagini </a>che la ritraggono in biancheria intima nel cortile dell&rsquo;Universit&agrave; Islamica Azad di Teheran hanno fatto il giro del mondo. Lei &egrave; Ahoo Daryaei, studentessa di Letteratura francese, ed &egrave; diventata un altro simbolo del movimento &lsquo;Donna, Vita, Libert&agrave;&rsquo; che ha portato migliaia di donne iraniane a sfidare le restrizioni imposte dal regime. Il movimento nasce dopo la morte, due anni fa, di Mahsa Jina Amini, la ventiduenne arrestata dalla polizia morale perch&eacute; indossava in modo &lsquo;inappropriato&rsquo; l&rsquo;hijab e morta dopo alcuni giorni di detenzione.

Nel <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/studentessa-spoglia-velo-ospedale-psichiatrico-tortura-nlvo042e">video </a>diventato virale in tutto il mondo, si vede Ahoo camminare tra le persone intorno a lei vestita soltanto con della biancheria intima. Pochi minuti dopo, un&rsquo;auto si ferma accanto a lei e alcuni uomini la costringono a salire a bordo e la portano via. Il perch&eacute; del gesto sta nella protesta contro la sicurezza dell&rsquo;ateneo che l&rsquo;aveva maltrattata perch&eacute; non indossava correttamente l&rsquo;hijab. Dopo l&rsquo;arresto, le autorit&agrave; iraniane hanno etichettato la ragazza come &quot;pazza&quot;&nbsp;e l&rsquo;hanno fatta sparire per un mese in una clinica psichiatrica. A novembre scorso, la studentessa &egrave; stata liberata ed &egrave; tornata a casa dalla sua famiglia, anche se si parla di diverse torture subite all&rsquo;interno dell&rsquo;ospedale psichiatrico dove era rinchiusa.

Ahou Daryaei

Ahoo Daryaei

&quot;Noi siamo stati fortunati, siamo stati una famiglia anche felice e avremmo potuto risparmiarci l&rsquo;opposizione, le condanne, la prigione. Ma non &egrave; cos&igrave; che funziona. Non gli avrei mai detto basta. Proprio perch&eacute; eravamo in un Paese che avvelena i suoi oppositori&quot;. <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/yulia-navalnaya-putin-russia-oej04k8a">Julija Naval&#39;naja</a> &egrave; la moglie di Alexei Navalny, l&rsquo;oppositore russo morto il 16 febbraio dopo tre anni di prigionia a causa della sua lotta contro il regime di Vladimir Putin. Julija, dopo la morte del marito, non si &egrave; fermata diventando presidente della Fondazione anti-corruzione (Fbk) fondata da Alexei. Ha voluto portare avanti la sua battaglia e ora anche lei &egrave; un simbolo dell&rsquo;opposizione russa in esilio. Lo scorso luglio, la Russia ha emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale. In occasione dell&rsquo;uscita di &lsquo;Patriot&rsquo;, un libro autobiografico a cui Navalny stava lavorando prima della morte, ha raccontato alla Bbc che quando Putin morir&agrave;, si candider&agrave; per guidare la Russia.

Yulia Navalnaya, 'cercherò di renderti orgoglioso, ti amo'

Julija Naval'naja

Il 10 ottobre 2024 sar&agrave; una data che rimarr&agrave; impressa nella memoria Han Kang per molto tempo. La scrittrice sudcoreana autrice de &lsquo;La Vegetariana&rsquo; ha vinto il <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/han-kang-nobel-letteratura-2024-lqholzkh">Premio Nobel </a>per la letteratura diventando&nbsp;la prima autrice asiatica a ottenere questo tipo di riconoscimento. Che &egrave; arrivato &quot;per la prosa poetica intensa che si confronta con i traumi storici e che rivela la fragilit&agrave; della vita umana&quot;, come ha spiegato il segretario permanente dell&#39;Accademia di Svezia, Mats Malm.

Proprio con &lsquo;La Vegetariana&rsquo; nel 2016 vince il Man Booker International Prize, prestigiosissimo premio letterario. Nel romanzo la protagonista fa i conti con il giudizio della societ&agrave; per la sua scelta di voler diventare una pianta.

SWEDEN-NORWAY-NOBEL-PRIZE-BANQUET

Han Kang

L&rsquo;ufficialit&agrave; dell&rsquo;arresto da parte dell&rsquo;autorit&agrave; iraniane &egrave; arrivata solo ieri, ma Cecilia Sala &egrave; detenuta nella <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/cecilia-sala-legge-islamica-amnesty-xzkd5eyq">prigione di Evin,</a> a Teheran, dal 19 dicembre scorso. La giornalista italiana &egrave; la cronista che si occupa di Esteri pi&ugrave; popolare della Rete, con un profilo Instagram da mezzo milione di follower. Era in Iran con regolare visto giornalistico, per descrivere un paese che conosce e che, per sua stessa ammissione, ama. Paese in cui l&rsquo;informazione &egrave; soffocata a colpi di repressione e violenze. Una giornalista giovane, ma preparata e attenta come l&rsquo;hanno descritta tutti i colleghi.

A soli 29 anni ha collaborato con Vicer Italia e Servizio pubblico di Michele Santoro, poi ancora Vanity Fair, L&rsquo;Espresso, Will media, La7 e Wired. Da due anni &egrave; autrice di &lsquo;Stories&rsquo;, il podcast pi&ugrave; seguito nel nostro Pease edito da Chora Media, dove racconta a ogni puntata una diversa storia internazionale. L&rsquo;ambasciatrice italiana &egrave; andata a farle visita in prigione, l&igrave; dove era stata detenuta anche un&rsquo;altra ragazza italiana, <a href="https://luce.lanazione.it/attualita/alessia-piperno-carcere-iran-mwwdlc7m">Alessia Piperno.</a>

Cecilia Sala

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