Delmastro, le frasi shock: “Non lasciare respiro ai detenuti è un’intima gioia”

Durante la consegna di nuove auto per la Polizia Penitenziaria, il sottosegretario è nuovamente finito al centro delle polemiche

di MARCO PILI
16 novembre 2024
Andrea Delmastro, sottosegretario al Ministero della giustizia (ANSA)

Andrea Delmastro, sottosegretario al Ministero della giustizia (ANSA)

Non solo il rinvio a giudizio con accusa di rivelazione di segreto d’ufficio per il caso Cospito, non solo lo sparo di capodanno. Andrea Delmastro Delle Vedove, dirigente di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia del governo Meloni con delega al Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, è nuovamente finito nell’occhio del ciclone. Durante una conferenza dedicata a presentare alcuni dei nuovi mezzi della Polizia Penitenziaria, infatti, il politico piemontese si è lasciato andare a dichiarazioni controverse sugli istituti penitenziari e sullo status dei carcerati.

L’intima gioia

“L'idea di veder sfilare questo potente mezzo, che dà prestigio, con il Gruppo operativo mobile sopra, e far sapere ai cittadini chi sta dietro a quel vetro oscurato, come noi sappiamo trattare chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi incalziamo chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato, è per il sottoscritto una intima gioia”, ha dichiarato Delmastro dal palco, alludendo appunto alle persone carcerate. In quello che è apparso quasi come un atto di autoerotismo, di intimo godimento e soddisfazione per quelle parole pronunciate con tanta leggerezza. 

La condanna 

Frasi ritenute inaccettabili dalle opposizioni, ferme nel criticare come le parole del Sottosegretario vadano contro l’ordinamento giuridico democratico e ledano i diritti dei detenuti. Dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che per primo ha attaccato il sottosegretario, passando per l’Acli, l’associazione dei lavoratori cristiani e arrivando ai Radicali italiani, il grido di sdegno per le parole pronunciate nel corso della presentazione è stato unanime. Una rabbia che ha spinto proprio il partito della rosa a denunciare Delmastro per istigazione a delinquere in quanto, come riportato dagli organi di stampa del movimento, le sue frasi costituirebbero un chiaro riferimento alla tortura.

Una condanna, come anticipato, rilanciata anche da Emiliano Manfredonia, segretario Acli: “Le parole del sottosegretario sono indegne di un componente del governo di un Paese civile e contrastano con lo spirito della Costituzione. Affermare che i vetri affumicati delle auto delle forze dell'ordine servono a mascherare ‘il non lasciar respirare le persone caricate sopra’, e che questo lo riempie di ‘intima gioia’, è indice di una mentalità brutale ed irrispettosa dei diritti che la Costituzione riconosce ad ogni cittadino”. 

Le nuove auto per detenuti speciali

Le nuove auto, destinate al trasporto dei detenuti in regime di 41bis o in altri regimi detentivi ad elevata sicurezza, saranno utilizzate dagli agenti di Polizia Penitenziaria che si occuperanno di dover spostare i carcerati in vista di udienze, trasferimento o altre necessità, e svolgeranno in ogni caso un ruolo fondamentale nella tutela dell’incolumità degli e delle agenti. Un qualcosa che Delmastro ha sottolineato più volte nel corso dei mesi, noncurante dello stato di assoluta emergenza nel quale versano gli istituti penitenziari italiani. Una criticità che coinvolge soprattutto coloro che, reclusi, devono scontare una pena detentiva, con ovvie ripercussioni sugli agenti incaricati di mantenere in sicurezza gli ambienti. Una situazione di assoluto sovraffollamento che, nei primi dieci mesi del 2024, ha visto 80 detenuti togliersi la vita nelle rispettive celle.