Stavano per imbrattare, se così si può dire, il muro tinto coi colori della bandiera arcobaleno. Due persone, “due ragazzi di circa venti anni” che quando Fabrizio Marrazzo è intervenuto per fermarli lo hanno aggredito “al suono di ‘Froc** di merda’ e frasi simili”.
Il Portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale è riuscito a riprendere uno dei due mentre, appunto, “stava per urinare sul muro Rainbow della comunità LGBT+, come vedete nel video, ed inoltre, dopo l'aggressione fisica nonostante mi fossi prontamente allontanato, mi hanno inseguito e continuato ad inveire minacciandomi di nuovo”.
Per una volta il peggio è stato scongiurato proprio grazie al video, perché Marrazzo spiega di essere “riuscito a fermarli solo dicendogli che avevo ripreso la targa ed erano in diretta. Ho subito sporto denuncia presso la Polizia, che ringrazio per il supporto e per la immediata identificazione di uno dei due ragazzi ed a breve dovrebbero identificare l'altro”, spiega.
Il Governo fermi l'omobitransfobia, non attacchi i nostri diritti
“Io ho avuto la forza di denunciare – continua il politico – perché sono dichiarato, ma molti non hanno questa possibilità, ad esempio perché in famiglia non lo sanno o sul posto di lavoro e restano vittime silenti, ed anche per questo sabato, come ogni anno, sarò al Roma Pride”. Un fatto, quello di cui è stato vittima il portavoce del Partito Gay, che non è un unicum, ma gesti come questo sono “purtroppo all’ordine del giorno e noi tutto questo lo dobbiamo fermare. Possiamo fermare l'omobitransfobia con le parole e con le azioni, ma il Governo si deve assumere questa responsabilità, perché quello che avviene a noi è anche per responsabilità di un Governo, che non solo non ci da maggiori tutele, come chiede l'Europa, ma ha esponenti della maggioranza che quotidianamente attaccano i nostri diritti”.