Giornata contro omofobia, la Farnesina espone per la prima volta la bandiera arcobaleno. Mattarella: "Rispetto e uguaglianza non derogabili"

di REMY MORANDI
17 maggio 2022
bandiera arcobaleno farnesina

bandiera arcobaleno farnesina

In occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia che si celebra oggi, 17 maggio, tanti politici si sono schierati compatti per difendere i diritti della comunità Lgbt+. Nonostante l'approvazione del Ddl Zan sembri un miraggio e nonostante la bufera sulle scuole dei giorni scorsi, il mondo della politica, almeno per il momento, sembra mettere da parte le polemiche per sottolineare l'importanza di questa giornata. E così mentre il ministero degli Esteri oggi ha esposto per la prima volta sulla facciata della Farnesina un enorme striscione con i 6 colori della bandiera arcobaleno, lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto sottolineare che "questa Giornata internazionale chiede l'attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio". E in effetti, proprio oggi Gay Help Line ha segnalato che le violenze a sfondo omofobico sono aumentate dal 35% del 2021 al 42% del 2022. E Arcigay ha denunciato che negli ultimi dodici mesi si sono verificati 126 episodi di odio omotransfobico.

La Farnesina espone per la prima volta la bandiera arcobaleno

La Farnesina ha esposto per la prima volta la bandiera arcobaleno (Foto / Twitter / Fabrizio Petri)

Quest'anno per la prima volta, il ministero degli Esteri espone per la prima volta sulla facciata della Farnesina uno striscione con i 6 colori della bandiera arcobaleno (la cosiddetta "Freedom Flag"). Nella Giornata mondiale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia dedicata quest'anno al tema "Our Bodies, Our Lives, Our Rights", la Farnesina coglie l'occasione per ribadire con forza che i diritti umani sono diritti inviolabili della persona, che devono essere garantiti a tutti, senza distinzioni o discriminazioni, incluse quelle basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Per rendere questo impegno più concreto, su indicazione del ministro Luigi Di Maio, lo scorso novembre il Segretario Generale della Farnesina, l'ambasciatore Ettore Francesco Sequi ha istituito la figura dell'"Inviato Speciale per i Diritti Umani delle persone LGBTIQ+ nel mondo", affiancandone l'incarico al presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, ministro plenipotenziario Fabrizio Petri. L'azione dell'Inviato Speciale si concentra in particolare sulla promozione della decriminalizzazione dell'omosessualità nel mondo. Sono ancora numerosi infatti gli Stati in cui le persone LGBTIQ+ continuano a patire discriminazioni, marginalizzazione, abusi e violenze, sperimentando una sistemica violazione dei loro diritti fondamentali.

Mattarella: "Rispetto e uguaglianza non derogabili"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 80 anni (Foto Ansa)

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto fare una riflessione sulla Giornata mondiale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia: "Questa Giornata internazionale chiede l'attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze". "Il rispetto dei diritti di ogni persona - ha sottolineato il presidente Mattarella -, l'uguaglianza tra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili. Solidarietà e responsabilità sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è 'altro' da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità. Il messaggio di questa giornata è l'invito a rinnovare l'impegno al rispetto dell'altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo", ha dichiarato il presidente Mattarella.

Gay Help Line: "Il 60% dei maltrattamenti a sfondo omofobico avvengono in famiglia"

Gay Help Line sottolinea che le violenze a sfondo omotransfobico sono aumentate dal 35% del 2021 al 42% del 2022

Il messaggio del capo dello Stato sulla necessità di "rinnovare l'impegno al rispetto dell'altro" è tanto più significativo se si considera che oggi le violenze a sfondo omotransfobico sono in forte aumento. Secondo il report annuale di Gay Help Line Italia, sono passate dal 35% del 2021 al 42% del 2022 le segnalazioni di maltrattamenti e violenze in famiglia. Più del 50% delle segnalazioni proviene da under35. E nella fascia di età 13-29 anni il 60% dei maltrattamenti a sfondo omofobico avvengono in ambito familiare. "Il 20% degli utenti fra i 18 e i 26 anni ha richiesto accoglienza alla Refuge Lgbt, la prima casa famiglia in Italia per giovani Lgbt+ discriminati in famiglia. Anche qui si evidenza un rilevante incremento. Dall'inizio del servizio sono stati accolti oltre 60 ragazzi e ragazze maggiorenni vittime di violenza familiare segnalato molti minori ai servizi sociali", emerge dal report di Gay Help Line Italia. E ancora: "Il 35% segnala difficoltà di accesso e minori opportunità nel mondo del lavoro dopo il coming out. Il 18% denuncia atti d'odio nei confronti di adulti nel contesto lavorativo o formativo. Il 15% riguarda mobbing, stalking e revenge porn sul posto di lavoro, che raddoppiano per le persone trans. Il 19% denuncia aggressioni e minacce e il 15% denuncia bullismo e atti discriminatori". Un quadro preoccupante, che ci ricorda come sia necessario celebrare la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.