Ius Scholae, la Regione Toscana si impegna a spronare Parlamento e Governo

Approvata, senza il favore del centrodestra, la mozione in cosiglio regionale che impegna la giunta ad attivarsi per la calendarizzazione delle proposte di legge e l’utilizzo delle risorse finanziare in mano al governo

17 settembre 2024
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Dibattito sullo Ius scholae (foto di repertorio)

Il Consiglio regionale della Toscana si schiera a favore dello Ius Scholae: l'aula ha approvato a maggioranza, col voto favorevole di Pd, M5s e Iv, una mozione Dem (prima firmataria Anna Paris) che impegna la giunta ad attivarsi nei riguardi del Parlamento per la calendarizzazione delle proposte di legge in merito, e del Governo affinché impegni le risorse finanziarie necessarie a garantire “politiche volte all'inclusione scolastica effettiva e al sostegno dei percorsi educativi mirati per gli studenti con background migratorio”.

Per Cristina Giachi (Pd) "aver bocciato l'emendamento che avrebbe consentito in Parlamento di inserire questa novità ci è sembrato un segnale davvero negativo”, per cui “non solo non integriamo, ma disintegriamo ciò che naturalmente la nostra scuola, le nostre comunità, le nostre istituzioni territoriali hanno già integrato”. Secondo Silvia Noferi (M5s) “dare la cittadinanza ai ragazzi che hanno completato un ciclo di studi in Italia è una cosa buona, e soprattutto riconosce i principi fondamentali della cittadinanza, cioè la conoscenza della cultura, delle leggi e della storia di un paese in cui si vive”.

Il centrodestra ha votato unito contro la mozione: "Lo Ius Scholae non è all'ordine del giorno dell'agenda del governo - ha affermato Vittorio Fantozzi, capogruppo di FdI -, ma probabilmente non lo è stato neanche per il Pd che negli ultimi 10 anni, partecipando alla vita governativa di questo paese senza essere stato eletto dai cittadini, si è ben guardato dal risolvere il problema. Gli piace porlo quando è all'opposizione, per rinvigorire il proprio elettorato”.