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Home » Politica » Oklahoma, legge anti trans: gli studenti possono usare solo il bagno del loro sesso biologico

Oklahoma, legge anti trans: gli studenti possono usare solo il bagno del loro sesso biologico

Il disegno di legge, approvato dalla Camera e del Senato e firmato dal governatore repubblicano, prevede che le scuole pubbliche o paritarie prevedano esclusivamente bagni e spogliatoi maschili o femminili

Marianna Grazi
24 Maggio 2022
oklahoma-legge-anti-transgender

Oklahoma, Sul cartello della manifestante si legge: "Proteggiamo i bambini trans"

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È la terza legge in un solo anno. E colpisce ancora una volta i minori trans, come sta accadendo in altri Stati americani come il Texas, lo Utah o l’Alabama. Non bastavano le misure super restrittive in materia d’aborto, ora i legislatori repubblicani dell’Oklahoma hanno infatti approvato un testo che impone agli studenti di usare solo il bagno del sesso indicato sul certificato di nascita. La legge è passata al Senato (38 favorevoli e 7 contrari) e alla Camera (69 sì contro 14 no) e il governatore Stitt l’ha firmata facendola entrare immediatamente in vigore.

La legge

Kevin Stitt-governatore-oklahoma
Il governatore dell’Oklahoma potrebbe firmare presto la nuova misura restrittiva che impone alle scuole di predisporre bagni e spogliatoi per studenti solo maschili o femminili

Il disegno di legge prevede che tutti i bagni o le aree degli spogliatoi delle scuole pubbliche e delle scuole a partecipazione pubblica, ad eccezione di quelli ad uso singolo, siano progettati per l’uso esclusivo del sesso maschile o femminile. Nel disegno di legge c’è anche una specifica definizione di “sesso” che è identificato come “la condizione corporea di essere maschio o femmina sulla base della genetica e della biologia, come riportato sul certificato di nascita originale dell’individuo”. Inoltre si prevede che le scuole forniscano ‘soluzioni ragionevoli‘ a qualsiasi persona decida di non conformarsi a questi nuovi requisiti: secondo la nuova misura significherebbe consentire “l’accesso a un bagno o a uno spogliatoio a uso singolo“. Questo disegno di legge non si applica a fini di custodia, mantenimento, controllo e assistenza medica d’emergenza, ma le scuole adotteranno una politica che prevede azioni disciplinari per gli studenti e le studentesse che si rifiutano di rispettare la legge, e nessun consiglio scolastico o consiglio direttivo potrà adottare politiche contrarie alla norma. Se il Consiglio di Stato per l’Educazione accerterà un’inadempienza, il distretto scolastico o la scuola paritaria ree di non aver fatto rispettare la misura riceveranno il 5% in meno dei finanziamenti statali per l’anno fiscale successivo. Infine starà ai genitori o i tutori legali degli studenti verificare che la legge sui bagni venga rispettata ed eventualmente fare causa ai distretti scolastici.

Le reazioni

oklahoma-transgender-legge
Oklahoma, una manifestante protesta al Congresso federale: “Come mi sento? Bullizzata. I bambini (trans) hanno bisogno di supportto”

Nicole McAfee, direttore esecutivo di Freedom Oklahoma, ha commentato: “Gli studenti dell’Oklahoma, in particolare gli studenti trans, bisessuali e di genere diverso, sono ancora una volta vittime di bullismo da parte dei nostri legislatori. Le identità trans vengono minimizzate e ridotte a argomenti di discussione da parte di estremisti per muovere la politica in nome della crudeltà. Se questa proposta diventerà legge, ci saranno conseguenze che si misureranno in danni molto gravi per gli studenti, la cui sicurezza è messa seriamente a rischio. E non dimenticheremo coloro che hanno permesso che questo scempio passasse”.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
È la terza legge in un solo anno. E colpisce ancora una volta i minori trans, come sta accadendo in altri Stati americani come il Texas, lo Utah o l'Alabama. Non bastavano le misure super restrittive in materia d'aborto, ora i legislatori repubblicani dell'Oklahoma hanno infatti approvato un testo che impone agli studenti di usare solo il bagno del sesso indicato sul certificato di nascita. La legge è passata al Senato (38 favorevoli e 7 contrari) e alla Camera (69 sì contro 14 no) e il governatore Stitt l'ha firmata facendola entrare immediatamente in vigore.

La legge

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Il governatore dell'Oklahoma potrebbe firmare presto la nuova misura restrittiva che impone alle scuole di predisporre bagni e spogliatoi per studenti solo maschili o femminili
Il disegno di legge prevede che tutti i bagni o le aree degli spogliatoi delle scuole pubbliche e delle scuole a partecipazione pubblica, ad eccezione di quelli ad uso singolo, siano progettati per l'uso esclusivo del sesso maschile o femminile. Nel disegno di legge c'è anche una specifica definizione di "sesso" che è identificato come "la condizione corporea di essere maschio o femmina sulla base della genetica e della biologia, come riportato sul certificato di nascita originale dell'individuo". Inoltre si prevede che le scuole forniscano 'soluzioni ragionevoli' a qualsiasi persona decida di non conformarsi a questi nuovi requisiti: secondo la nuova misura significherebbe consentire "l'accesso a un bagno o a uno spogliatoio a uso singolo". Questo disegno di legge non si applica a fini di custodia, mantenimento, controllo e assistenza medica d'emergenza, ma le scuole adotteranno una politica che prevede azioni disciplinari per gli studenti e le studentesse che si rifiutano di rispettare la legge, e nessun consiglio scolastico o consiglio direttivo potrà adottare politiche contrarie alla norma. Se il Consiglio di Stato per l'Educazione accerterà un'inadempienza, il distretto scolastico o la scuola paritaria ree di non aver fatto rispettare la misura riceveranno il 5% in meno dei finanziamenti statali per l'anno fiscale successivo. Infine starà ai genitori o i tutori legali degli studenti verificare che la legge sui bagni venga rispettata ed eventualmente fare causa ai distretti scolastici.

Le reazioni

oklahoma-transgender-legge
Oklahoma, una manifestante protesta al Congresso federale: "Come mi sento? Bullizzata. I bambini (trans) hanno bisogno di supportto"
Nicole McAfee, direttore esecutivo di Freedom Oklahoma, ha commentato: "Gli studenti dell'Oklahoma, in particolare gli studenti trans, bisessuali e di genere diverso, sono ancora una volta vittime di bullismo da parte dei nostri legislatori. Le identità trans vengono minimizzate e ridotte a argomenti di discussione da parte di estremisti per muovere la politica in nome della crudeltà. Se questa proposta diventerà legge, ci saranno conseguenze che si misureranno in danni molto gravi per gli studenti, la cui sicurezza è messa seriamente a rischio. E non dimenticheremo coloro che hanno permesso che questo scempio passasse".
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