Pubblicità sessista, il Chianti dice no: sindaci a Roma e appello al governo

La delegazione chiantigiana in Senato chiede un rafforzamento della normativa nazionale. L’obiettivo è opporsi a immagini violente e mercificatorie: “Contrastiamo gli stereotipi di genere”

di ANDREA SETTEFONTI
4 dicembre 2024
L02G-C

I sindaci chiantigiani e la delegazione di sindacati in Senato

La dignità della donne prima di tutto, è la frase alla base della richiesta, rivolta al Governo, di rafforzare la normativa esistente contro la pubblicità sessista. La richiesta è stata presentata ieri in una sala del Senato dai sindaci di Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano con quelli di Impruneta e Bagno a Ripoli. Una iniziativa di respiro nazionale che vuole dire no a immagini violente che mercificano il corpo femminile sul territorio italiano.

Con i sindaci, il tavolo Politiche di genere del Chianti e di area fiorentina, operativo da quattro anni e che vede la presenza anche dei sindacati Cgil Chianti, Cgil-Spi Firenze, Cisl Chianti Fnp-Cisl Firenze – Prato. Quello che chiedono è “il rafforzamento della normativa in modo da garantire il rispetto dei principi di unità e uguaglianza. È fondamentale una legge che possa contrastare gli stereotipi di genere”. Ma ritengono anche che “sarebbe importante prevedere forme sanzionatorie con l’obiettivo di garantire un effetto davvero dissuasivo e incentivare lo sviluppo di attività promozionali che abbiano un impatto culturale, sociale ed educativo”.

Alla base della richiesta c’è il fatto che “frequentemente – dichiarano i rappresentanti del Tavolo - le donne vengono sminuite, denigrate anche attraverso i mezzi di comunicazione e gli strumenti social. Le pubblicità presentano le donne come mero oggetto sessuale mercificandole e screditandole sotto il profilo intellettuale. La tendenza è quella di associare il corpo femminile a beni e servizi con un forte richiamo sessuale. In questo processo di oggettificazione il corpo della donna non fa che perdere integrità divenendo strumento, si frammenta la sua individualità e personalità”.

Il Tavolo Politiche di Genere da quattro anni lavora contro ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne. E lo fa attraverso progetti, interventi e iniziative tesi al coinvolgimento delle comunità, le amministrazioni comunali e le organizzazioni sindacali. Al centro del coordinamento, strumento di confronto e partecipazione, a carattere intercomunale e permanente, nato come prima esperienza regionale quattro anni fa, è un nuovo percorso che mira a proporre e attuare concretamente un’azione concreta che contrasti nello specifico la pubblicità sessista diffusa sul territorio nazionale. All’iniziativa chiantigiana che si è tenuta nella sala Caduti di Nassirya del Senato erano presenti le senatrici Susanna Camusso, Cecilia D’Elia e Ylenia Zambito, i senatori Dario Parrini e Silvio Franceschelli e il deputato e segretario regionale Pd Toscana Emiliano Fossi.