In Puglia da oggi è in vigore la legge contro la trasomofobia

Si tratta della prima norma in Italia che punta a garantire il principio delle pari opportunità e della parità di trattamento in ambito lavorativo, condanndno qualsiasi genere di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità ed espressione di genere

di Redazione Luce!
19 luglio 2024

Puglia, approvata la legge contro la transomofobia (Press Regione Puglia)

Entra ufficialmente in vigore oggi in Puglia la legge contro la transomofobia. Stamani c’è stata infatti la promulgazione da parte del governatore Michele Emiliano e la pubblicazione sul Bollettino ufficiale.

La norma regionale è la prima in Italia di questo genere, visto l’affossamento ai tempi  in Parlamentodel Ddl Zan – che si poneva come legge nazionale contro l’omolesbobitransfobia –e introduce disposizioni per garantire il principio delle pari opportunità e della parità di trattamento in riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso delle persone.

Michele Emiliano, governatore della Puglia
Michele Emiliano, governatore della Puglia

Il dispositivo legislativo, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Donato Metallo (Pd), è stato sottoscritto da numerosi altri consiglieri del Pd, M5s, Con, Per la Puglia e Misto e approvato in Consiglio. Tra i principi e le finalità dell'intervento è richiamata in particolare l'importanza di “prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere o dalle variazioni nelle caratteristiche di sesso”, affermando “l’impegno attivo della Regione per far crescere la cultura della non discriminazione e perché tutti abbiano la possibilità di essere se stessi esprimendo liberamente il proprio orientamento sessuale, la propria identità di genere o condizione intersex”.

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La legge promuove specifiche politiche del lavoro, di formazione e riqualificazione professionale, di inserimento lavorativo, oltre che attività volte a garantire la parità di accesso agli impieghi. L’articolo 3 stabilisce che il “principio di parità di trattamento senza distinzione di orientamento sessuale si applica a tutte le persone sia nel settore pubblico che privato”, con specifico riferimento alle seguenti aree: accesso all'occupazione e al lavoro, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione; occupazione e condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento; accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali.

È previsto, infine, che la Regione promuova il soccorso, la protezione, il sostegno e l'accoglienza alle vittime di discriminazione o di violenza commesse in ragione del loro orientamento sessuale, della loro identità di genere.