Come viene vissuta una
patologia ancora invisibile dalle giovani? Come valutano il
dolore provocato dall'
endometriosi le adolescenti? È da queste domande che parte l'indagine condotta dall'
Associazione progetto endometriosi (A.P.E.) formata da pazienti volontarie di tutta Italia. Uno studio che ha coinvolto
2393 ragazze - non necessariamente con diagnosi di endometriosi - di terza, quarta e quinta superiore, i cui risultati sono stati elaborati a livello scientifico, rivelando dati e informazioni interessanti.
Il progetto "Compr-endo"
L'associazione progetto endometriosi ha promosso il progetto "Compr-endo" coinvolgendo le studentesse di terza, quarta e quinta superiore
Malattia cronica che colpisce
tra il 5% e il 10% della popolazione femminile in età fertile e il cui
ritardo diagnostico varia dai 6 ai 12 anni, grazie al progetto "
Compr-endo" l'endometriosi diventa un argomento di dialogo con un linguaggio fruibile, in modo che le giovani studentesse possano capire quali sono i sintomi, le possibili terapie, qual è il risvolto psicologico della patologia. Nello specifico sono stati sottoposti loro dei
questionari, in forma anonima, per indagare alcuni aspetti legati all'endometriosi e al dolore pelvico. Ma non solo, ci sono state poi
lezioni interattive che hanno coinvolto ginecologi, psicologi e medici esperti della patologia.
L'indagine tra le adolescenti
Dismenorrea e ciclo doloroso sono tra i sintomi maggiormente riscontrati tra le adolescenti. Ma molte pensano che il dolore sia normale
Nel questionario erano presenti domande relative in particolare al
dolore mestruale, molto frequente nella donna in periodo fertile, e che può rivelare -
nell'80% dei casi, quando la dismenorrea è di grave entità - un'associazione con l'endometriosi pelvica. Inoltre, la
dismenorrea rappresenta il sintomo riferito con più frequenza dalle donne con questa patologia e tende ad essere
più grave e meno responsiva agli anti-infiammatori non-steroidei rispetto a una perdita normale legata al ciclo. Alla domanda "come valuti il flusso mestruale", la maggior parte delle adolescenti, circa il 68%, ha risposto "normale", mentre oltre
il 28% lo considera "abbondante". Sulla valutazione della propria sofferenza
l'80% delle ragazze ha risposto di avere
mestruazioni dolorose (dismenorrea); quasi la metà delle studentesse (il 47.3%) ha affermato di avere dolore mestruale e che la propria
madre ha o aveva
la stessa sintomatologia dolorosa durante il ciclo e nell'
1,6% dei casi proprio al genitore è stata
diagnosticata l'endometriosi. Solo 328 ragazze (13.7%) non hanno riportato dolore al ciclo, mentre circa il
90% delle adolescenti pensa che sia "normale soffrire" per le mestruazioni. Un dato particolarmente allarmante, perché può essere la causa del ritardo nella richiesta di cure mediche e quindi nella diagnosi di endometriosi. Solo l'11,1% ne ha parlato con il proprio medico di medicina generale, mentre l'80% si è confidata con un familiare adulto. Il 54% delle ragazze con dismenorrea non si è mai sottoposta ad una visita specialistica ginecologica, e il
47,6% ricorre all'uso di antidolorifici.
Sintomi e consapevolezza
Convegno di APE Associazione Progetto Endometriosi. È fondamentale fare informazione e creare consapevolezza per aiutare tutte le donne che sofforno di questa malattia (foto Lorenzo Moreni)
L'endometriosi è una malattia infiammatoria i cui sintomi più comuni e diffusi sono: dolori mestruali variabili da lievi a molto gravi, sofferenza pelvica in particolare in concomitanza dell'ovulazione o
durante i rapporti sessuali o ancora alla minzione soprattutto nel periodo mestruale, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, fino ai casi più complessi in cui si arriva all'
infertilità (
35%). Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale
non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che provoca, è fondamentale
fare informazione e creare consapevolezza. E per quanto riguarda le adolescenti significa anticipare i tempi delle diagnosi, far comprendere loro che il dolore provato non è "normale" ed è importante eseguire delle visite ginecologiche in centri specializzati, in modo che possano trovare il percorso terapeutico migliore per affrontare la malattia, evitando quando possibile interventi chirurgici ripetuti.