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Bambini con disabilità rifiutati ai centri estivi. La battaglia di Ledha e i numeri utili per le famiglie

di SOFIA FRANCIONI -
19 giugno 2022
Centri estivi

Centri estivi

Anche questa estate, Ledha o la Lega per i diritti delle persone con disabilità si mobilita per garantire il Diritto al centro estivo e il Dovere della sua accessibilità. Nel mese di giugno, il centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi ha infatti ricevuto il 20% di segnalazioni in più da parte di famiglie che si sono viste rifiutare l’iscrizione al centro estivo per i propri figli. Tra le denunce raccolte, anche la prassi - diffusissima - di chiedere ai genitori un contributo aggiuntivo rispetto alla retta per poter usufruire di un assistente durante lo svolgimento del centro. "Chi vieta, oppure limita, la partecipazione dei bambini disabili al centro estivo non ha la consapevolezza di quanto male faccia sentirsi dire no, per te non c’è posto”, dice il direttore di Ledha Giovanni Merlo. Oltretutto, "si tratta di una violazione dei diritti umani".

IL PROBLEMA DOPO LA PANDEMIA È ESPLOSO 

Che siano comunali, organizzati dalle parrocchie o sportivi, in Italia i centri estivi si fanno spesso trovare impreparati in tema di accessibilità. E così, di anno in anno, chiudono la porta in faccia a tanti bambini che avrebbe diritto come gli altri ai loro servizi. Un problema storico che il direttore Merlo con la sua Ledha segnala "da diversi anni, anche prima della pandemia, ma che quest’anno è esploso". Non attrezzarsi per accogliere nei centri estivi i bambini con disabilità è "una palese discriminazione in violazione della legge 67 del 2006 sulle pari opportunità", continua Merlo. Inoltre, "la prassi diffusissima di delegare il contributo per la partecipazione dei loro figli alle famiglie, da parte degli enti gestori, è illegittima".

COSA FARE E A CHI SEGNALARE: NUMERI UTILI

Le famiglie che si vedono rifiutare il diritto al centro estivo dei loro figli possono segnalare questi episodi al Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi all'email [email protected]. La Lega ha inoltre pubblicato sul suo sito una scheda legale rivolta alle famiglie e il fac simile di lettera che i genitori possono direttamente scrivere agli enti gestori dei servizi ricreativi pubblici o privati che siano. Le risposte delle amministrazioni potrebbero non essere tempestive, per questo Ledha offre anche consulenza legale gratuita.