AMA con tutto il cuore: una playlist per sostenere la ricerca

Amadeus e la moglie Giovanna Civitillo, insieme ai giovani del Progetto AYA, hanno creato la raccolta di brani su Spotify per spronare la gente a donare il 5x1000 agli scienziati

di GIOVANNI BALLERINI
11 giugno 2023
Amadeus-Giovanna

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La musica può fare la differenza. Anche per la ricerca. La pensano così Amadeus e sua moglie Giovanna Civitillo che, insieme ai giovani del Progetto AYA (Adolescents and Young Adults) di Humanitas, hanno creato una playlist su Spotify per spronare la gente a devolvere il loro 5xmille alla ricerca. L’iniziativa si chiama "AMA con tutto il cuore" e vuole evidenziare l’importanza di un sentimento, soprattutto se si concretizza con una importante iniziativa, quella che AMA(deus) ha creato a supporto dei giovani e la musica. Il direttore artistico dell’ultimo Festival di Sanremo ne sostiene il talento, gli entusiasmi e gli obiettivi, li affianca nella vittoria e li sprona di fronte a una sconfitta.

"AMA con tutto il cuore"

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"AMA con tutto il cuore" è stata ideata da Amadeus e Giovanna in collaborazione con i giovani del progetto Aya

"Tutto parte da una playlist, disponibile su Spotify, che abbiamo scelto – sottolinea il noto presentatore - insieme a mia moglie Giovanna Civitillo e al gruppo di giovani che fanno parte del Progetto AYA (Adolescents and Young Adults) di Humanitas, giovanissimi tra i 16 i 39 anni, che la vita ha già chiamato ad affrontare una prima prova importante: un tumore". La compilation contiene i seguenti brani:
  • Marco Mengoni – Due vite
  • Carl 6X – Jaguar
  • Vegas Jones – Solido
  • Tananai – Tango
  • Coma_Cose – L’addio
  • Liberato – Tu t’e scurdat ‘e me
  • Me gustas Tu – Manu Chao
  • Believer – Imagine Dragons
  • Don’t stop me now – Queen
  • Viva la Vida – Coldplay
  • Ricordati di Vivere – Jovanotti
  • Boat – Ed Sheeran
  • Un amore così grande – Il Volo
  • Panico - Lazza
  • Mille voci – Mecna
  • Mientras me curo del cora - karol g
  • Ma che freddo fa - Nada
  • Tienatè - Nu Genea
  • Non mi ricordi più il mare - Gazzelle
  • Balla – Umberto Balsamo
La scelta dei brani premia quelli che, secondo Amadeus, Giovanna e i ragazzi, contribuiscono maggiormente a dare una forte carica e un sostegno emotivo in un momento così difficile della vita. Con questa iniziativa intendono porre l’attenzione sull’importanza e il ruolo della ricerca.

Il 5x1000 alla ricerca

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Amadeus e Giovanna sono sensibili alla causa: il progresso della scienza è a beneficio di tutti

Il progresso della scienza per la salute di tutti è un impegno che la coppia sente fortemente e per questo invita a scegliere e ad attribuire il proprio 5xmille alla ricerca, di cui ciascuno, senza distinzione di età, sesso, appartenenza può beneficiare e di cui tutti, nell’arco della vita, potranno aver bisogno. "Voglio ringraziare ciascuno dei ragazzi – confida il presentatore – perché hanno affidato alle parole dei cantautori un senso profondo, traslato nella propria esperienza di vita: la forza del giaguaro; la solidità della speranza; l’addio temporaneo a una vita normale, pronta a ritornare con un meraviglioso tango. E poi una serenità, tipica del giovane che in questo momento s’e scurdat ‘e me, di ciascuno di loro, e due vite quelle, che in questo momento si trovano ad affrontare, attraversando la malattia. A loro rivolgo tutta la mia ammirazione per la forza d’animo con cui stanno vivendo questa esperienza: un esempio per noi tutti".

La Fondazione Humanitas

Fondazione Humanitas per la Ricerca è un ente no-profit, impegnato nello studio e nella cura di malattie come tumori, infarto, ictus, patologie autoimmuni, neurologiche e osteoarticolari. Presidente della fondazione è il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di e professore emerito di Humanitas University. La Fondazione contribuisce a formare giovani provenienti da tutto il mondo, rendendo il centro di ricerca un insieme di culture, conoscenze e saperi di livello internazionale: sono oltre 400 gli scienziati provenienti da 16 Paesi di 4 continenti che, insieme ai medici degli ospedali, provano a scoprire sempre nuove cure. La Fondazione lavora in rete con centri di eccellenza come la New York University e l’Università di Lovanio, il Centro di Biotecnologie di Madrid, la Queen Mary School of Medicine di Londra e l’Istituto Pasteur di Parigi, e opera in stretta connessione con i 9 ospedali Humanitas e Humanitas University, ateneo dedicato alle life sciences.