E’ il re del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Una delle specie inserite nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). Stiamo parlando dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), animale sempre più raro e che tra qualche decennio potremmo ammirare solo in fotografia: secondo il Wwf è ormai ridotto a quota 50-60 individui, relegati in una piccola porzione dell’Appennino centrale. Abbiamo meno di 30 anni per “creare le condizioni affinché il plantigrado possa espandersi in maniera naturale nel territorio” sostiene il Wwf che all’inizio del 2022 ha scelto l’orso per dare il via alla campagna “ReNature 2022” che punta a tutelare e rigenerare il nostro capitale naturale, a beneficio delle generazioni attuali e future. Sky ha dedicato a questo meraviglioso animale un documentario di 90 minuti che racconta le sue difficoltà di sopravvivenza in un Pianeta sempre più logorato dalla crisi climatica e ambientale. Il titolo è “Il Marsicano. L’ultimo Orso” (diretto da Massimiliano Sbrolla e realizzato da Zoofactory, in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise) ed è visibile sabato 24 settembre ore 21,15 su Sky Nature (in streaming su Now e on demand).
Il documentario Sky Original è incentrato su questo animale, un vero e proprio un tesoro naturalistico d’importanza mondiale che viene protetto ogni giorno, da 100 anni, dagli uomini e dalle donne del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM), uno dei parchi più antichi del nostro Paese. In Abruzzo vive l’orso bruno marsicano, tra le 15 specie animali del pianeta a rischio estinzione e di cui sono rimasti solo 60 esemplari. Una gestione incredibilmente complessa, che deve fare i conti con la scarsità di risorse, umane e finanziarie, e l’antropizzazione del territorio. Tecnici, guardiaparco, scienziati e forestali sono infatti chiamati a confrontarsi costantemente con i cittadini di questo lembo d’Appennino, che hanno atteggiamenti contrastanti nei confronti dell’orso e degli altri animali selvatici che abitano questi luoghi da secoli. Alcuni sono abituati a convivere con questi grandi mammiferi – cervi, lupi, volpi, camosci e per l’appunto orsi - per altri, invece, sono solo una minaccia o un disturbo.
A fare da sfondo a “Il Marsicano. L’ultimo orso” è l’incredibile vicenda di Juan Carrito, l’orsetto nato assieme ad altri tre cuccioli da mamma Amarena in pieno lockdown. Una storia eccezionale che ha tenuto, per oltre un anno, Parco e cittadini impegnati nella sua salvaguardia. E che ha messo in luce tutte le contraddizioni legate alla convivenza. “Juan Carrito è stata una sfida incredibile che ha messo a dura prova il personale del Parco, nelle sue molteplici professionalità, tutte impegnate ad assicurare la conservazione dell’orso. Ma è stata anche la messa a sistema di tutte le istituzioni impegnate per assicurare che territori potenzialmente idonei alla vita dell’orso marsicano siano effettivamente a misura d’orso” spiega il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Giovanni Cannata.
Il racconto segue per un anno la vita del Parco e delle specie che protegge da un secolo con immagini sul campo, le attività di monitoraggio e controllo dei biologi, attraverso censimenti e il controllo Gps di alcuni esemplari, le interviste alle guide del Parco, gli incontri dei tecnici del parco con le comunità interessate dalla presenza dell’orso e i racconti dei cittadini che quotidianamente si trovano a tu per tu con l’orso e che testimoniano l’unicità dello “Yellowstone Italiano”.