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L'emancipazione femminile passa... dalle stelle: l'asteroide Ati a La Toscana delle donne

Nella 2^ edizione della manifestazione sarà presentata la nuova scoperta che prende il nome da una principessa etrusca libera e indipendente

di GIOVANNI PIEROZZI -
24 novembre 2023
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Quest’anno, per la seconda edizione de "La Toscana delle donne", manifestazione organizzata da Regione Toscana che avrà luogo dal 19 al 27 novembre, saranno moltissimi gli ospiti, iniziative, appuntamenti e dibattiti che hanno tutti come tema cardine la donna e la sua emancipazione, in una terra che scommette sui moltissimi talenti femminili presenti e forma quelli futuri.

L'asteroide Ati, simbolo di emancipazione

Un evento particolarmente singolare e affascinante è quello del 24 novembre, quando si parlerà di ciò che si muove al di là dell’atmosfera terrestre. Verrà infatti presentata l’asteroide Ati, intitolata a questa figura femminile risalente all'epoca etrusca, già al tempo simbolo di emancipazione per le donne. In proposito molto di più ci ha detto Maura Tombelli, astronoma per passione ma di professione bancaria, che dalla fine degli anni ’80 è riuscita ad ottenere una serie di riconoscimenti e importanti risultati nel campo delle stelle.
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Maura Tombelli al telescopio dell'Osservatorio astronomico di Montelupo Fiorentino (Instagram)

Tra i traguardi raggiunti in questo settore suo il merito di aver scoperto quasi 200 asteroidi, oltre ad aver contribuito in modo decisivo alla progettazione e costruzione dell’osservatorio astronomico pubblico di Montelupo Fiorentino, inaugurato nel 2018 da Piero Angela. L’intitolazione di questa asteroide col nome Ati, all’interno di un evento significativo come "La Toscana delle donne", è un evento puramente simbolico o ha una valenza più ampia? "Sinceramente, quando ho proposto questo nome, pensavo non mi sarebbe stato approvato. Ati è una divinità 'inventata', non può dirsi personaggio storico a tutti gli effetti. È un personaggio scoperto nel museo nazionale etrusco di Villa Giulia e creato da Genus Bononie, che simboleggia una principessa etrusca libera e indipendente, condizione davvero sorprendente per il VII secolo a.C. L’approvazione di questo nome mi ha reso molto felice, il messaggio vuole essere che tutte le donne possono fare quello che vogliono, non devono avere limiti. Possono diventare anche astronome".

Le "stelle" femminili nella scienza

Guardando alla ricerca scientifica in generale qale contributo hanno dato negli anni le donne? La Toscana porta con orgoglio il nome di Margherita Hack, guardando alle stelle… “Probabilmente è proprio grazie a lei se oggi ho un bagaglio di conoscenze ampio riguardo asteroidi e comete, leggendo i suoi libri. Grazie a lei, le donne della mia generazione hanno capito che lo studio di questi temi non è solo al maschile. Basti pensare che nelle università di fisica e astronomia nazionali ormai una grande percentuale è occupata da studentesse. Passi avanti sono ancora da fare, ma spesso sono le donne stesse a limitarsi da sole.
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Da sinistra Maura Tombelli, Betty Venticinque e Tiziana Bitossi (Facebook/Gruppo astrofili Montelupo)

Quando ero piccola e guardavo il cielo non avrei mai pensato che il cielo si aprisse per me. In gioventù il fatto di averne a che fare come aiutante di un astronomo per me era già tanto, crescendo ho capito che non dovevo limitarmi a questo". Durante la sua carriera di ricercatrice e i suoi studi ha avuto difficoltà o si è sentita discriminata per il suo genere? “Preferisco riderci sopra. Tante persone non hanno creduto in me, ma ad oggi mi piace pensare che si siano dovuti ricredere". L’Italia come si pone dal punto di vista di possibilità e attenzione date alle donne in questi campi? “Ne conosco moltissime che hanno fatto una carriera magnifica in ambito astronomico e fisico. Ritengo che il passo importante ad oggi sia convincere senza mezzi termini le ragazze che queste materie sono alla loro portata senza alcuna differenza rispetto agli uomini”.

L'osservatorio astronomico

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L'osservatorio astronomico di Montelupo Fiorentino (Instagram)

Ci dica qualcosa di più dell’osservatorio di Montelupo "L’osservatorio ha una storia molto lunga. Nel 1994 scoprii, insieme ad uno studente di astronomia, un’ asteroide potenzialmente pericoloso per la terra, la prima in assoluto individuata in Italia. In seguito mi venne proposto di costruire un osservatorio a Montelupo, con un iter di ben 25 anni. Infine è stato inaugurato nel 2018 e il telescopio è arrivato nel 2020. Nonostante sia un osservatorio amatoriale è in contatto con tutti gli altri sparsi per il mondo che si occupano di asteroidi, oltre ad aver avuto riconoscimenti notevoli come il Premio Shoemaker, vinto due volte. Questo ci ha dato la forza per andare sempre avanti, soprattutto dopo il Covid che ha rallentato molto i nostri lavori". Un'ultima domanda per noi e i lettori 'profani': che differenza c’è tra un asteroide e un meteorite? Perché spesso si tende a confonderli o addirittura dargli lo stesso significato... “L’asteroide possiamo definirlo un piccolo pianeta che orbita di solito tra Marte e Giove in modo quasi circolare. Il meteorite invece è un oggetto che proviene da qualsiasi punto dello spazio e cade sulla superficie terrestre. Anche un asteroide o parte di esso può diventare un meteorite, se supera l’atmosfera senza essere rimanere del tutto bruciato. Il meteorite è molto importante perché da esso possiamo avere informazioni sulla formazione e i cambiamenti del nostro sistema solare".