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Il linfedema spesso colpisce gli arti inferiori
Il 6 marzo si celebra il #LymphAday, la Giornata Mondiale del Linfedema, nata per diffondere la consapevolezza sul linfedema e per sottolineare l’importanza dell’integrazione tra i diversi professionisti sanitari e i pazienti, promuovendo la cultura e la conoscenza delle buone pratiche di cura secondo le più recenti evidenze scientifiche. Il linfedema non è una malattia rara, anzi è molto diffusa anche se se ne parla molto poco. Così come delle valide possibilità di cura che oggi esistono, a patto che la malattia venga diagnosticata e trattata tempestivamente e correttamente.
Il linfedema si manifesta con un gonfiore localizzato all’arto colpito che può insorgere all’improvviso e poi, eventualmente, scomparire dopo il riposo notturno. Con il trascorrere del tempo, la parte edematosa (ovvero gonfia) si indurisce, si infiamma, provocando fastidio, dolore e deficit funzionale. “Esistono diversi gradi di gravità del linfedema. La stadiazione o classificazione si basa su criteri clinici e diagnostico-strumentali. Tra questi: l’entità e consistenza dell’edema, l’andamento clinico della malattia, la variazione nel corso della giornata e quella in relazione alla posizione, le alterazioni cutanee correlate alla malattia” spiega il dottor Corrado Campisi, chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico, grande esperto di questa patologia, di Palazzo della Salute-Wellness Clinic (Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano), dove è presente un Centro dedicato alla diagnosi e cura del linfedema. Le cause di questa malattia possono essere varie, a seconda che i linfedemi siano primari o secondari e in questo caso spesso correlabili a un trattamento oncologico. Il linfedema primario è su base congenita ed è dovuto a una malformazione, quindi a un malfunzionamento dei vasi linfatici o dei linfonodi. Può comparire fin dalla nascita ma anche nel corso degli anni. Il linfedema secondario, invece, insorge più frequentemente a seguito di interventi chirurgici per patologia tumorale. Nel caso delle donne, è molto frequente in seguito al trattamento di un tumore della mammella (dopo asportazione dei linfonodi ascellari e radioterapia) o dell’utero (asportazione dei linfonodi pelvici). Negli uomini, invece, il linfedema secondario è molto frequente in seguito al trattamento del tumore prostatico (dopo asportazione dei linfonodi pelvici).
![Il linfedema è una condizione clinica caratterizzata da un gonfiore eccessivo ed invalidante di uno o più arti](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/massaggio-alle-gambe.jpg)
Il linfedema è una condizione clinica caratterizzata da un gonfiore eccessivo ed invalidante di uno o più arti
Cosa è il linfedema
Il linfedema è, in pratica, una condizione clinica caratterizzata da un gonfiore eccessivo ed invalidante di uno o più arti. Scientificamente viene definita come una patologia cronica a carattere evolutivo, disabilitante e ingravescente. E’ caratterizzata da un rallentamento o da un blocco della circolazione linfatica a carico dell’arto superiore e/o inferiore.![Il linfedema non è una malattia rara, anzi è molto diffusa anche se se ne parla molto poco](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/linfedema-1000x700-1.jpg)
Il linfedema non è una malattia rara, anzi è molto diffusa anche se se ne parla molto poco
![Il 6 marzo si celebra il #Lymphaday, la Giornata Mondiale del Linfedema](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/LymphaDay2023.jpg)
Il 6 marzo si celebra il #Lymphaday, la Giornata Mondiale del Linfedema