Finanziare la ricerca e lo sviluppo per trovare la migliore combinazione di
amminoacidi, vitamine e
minerali da includere nei terreni di coltura per favorire la crescita naturale delle
cellule muscolari prelevate da una
mucca e produrre così
carne ‘sintetica’. (
Leggi l'articolo di Luce!) Con questo obiettivo l’
Unione europea ha deciso da faccia i investire
2 milioni di euro nell’ambito del piano di ripresa dal Covid istituito dalla Commissione europea lo scorso anno. I soldi andranno a
due aziende alimentari olandesi – Nutreco e Mosa Meat (dove ha investito anche il famoso attore americano
Leonardo DiCaprio) – che stanno lavorando nell’intento di di
ridurre i costi della produzione della
carne in vitro, attualmente esorbitanti e tali da impedire di fatto la
commercializzazione su
larga scala del prodotto. La carne sintetica è un prodotto di
nuova generazione che nasce da esperienze laboratoriali già in atto da tempo, orientate alla riproduzione in vitro di
cellule muscolari: normalmente, quando il tessuto sviluppa liberamente, è orientato in modo casuale; coltivandolo è stato possibile allinearlo in una certa direzione come se fosse un
muscolo reale, anche con l’aggiunta di vitamina C che favorisce la
maturazione. Così facendo, entro il 2025, secondo i ricercatori, sarà possibile realizzare una
bistecca dello
spessore di due centimetri. Ma perché si produce carne sintetica? L’obiettivo primario è quello di
ridurre i
costi ambientali connessi alla produzione di carne: è stimato infatti che la produzione di
carne bovina coltivata ridurrà l’
impatto climatico del
92%, l’
inquinamento atmosferico del
93%, utilizzi il
95% in meno di
terra e il
78% in meno di
acqua rispetto alla produzione industriale di carne bovina. Senza contare i motivi etici fondati sulla
sofferenza degli animali durante la vita in
allevamenti intensivi, e sulla loro
soppressione violenta.
Luce! pone a confronto le opinioni di uno
scienziato e di un personaggio pop che difende
tradizioni alimentari e culinarie.
Lo scienziato Annoni: "Vantaggi per salute, consumo di acqua e suolo. Regolando i prezzi, sarà l'alimento del futuro"
Marco Annoni lavora al Consiglio Nazionale delle Ricerche, ed è responsabile del
Centro interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca della
Fondazione Umberto Veronesi.
Cosa pensa della carne cosiddetta ‘sintetica’ o ‘in vitro’?
"Penso sia una
grande opportunità, che vada
contestualizzata. E’ una grande opportunità perché oggi il
90% della carne che viene consumata nei paesi sviluppati come il nostro deriva da
allevamenti intensivi o
ultraintensivi. E questa modalità di produzione della carne noi oggi sappiamo che ha degli
effetti devastanti sull’ambiente: per le emissioni, per il benessere animale, perché gli animali crescono e vivono in condizioni di sofferenza per tutta la loro esistenza, e poi per la salute pubblica. Non è un caso che tutte le
pandemie o le emergenze sanitarie maggiori degli ultimi anni, in qualche modo, hanno riguardato anche la questione degli
allevamenti intensivi".
Marco Annoni
Quali sono i vantaggi della carne sintetica?
"Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate si può immaginare una produzione di carne o di alimenti di origine animale che
non ha conseguenze per quanto riguarda la
sofferenza degli animali, almeno in teoria, e che permette di utilizzare
pochissime risorse rispetto a quelle che vengono utilizzate oggi per produrre carne negli allevamenti intensivi. A partire dall’
energia, fino al consumo di
acqua e di
suolo. La carne sintetica inoltre promette di essere molto più sicura dal punto di vista della
salute pubblica. Quindi le prospettive sono ideali. Però ci sono questioni che bisogna considerare quando si parla di sviluppo di queste tecnologie".
E quali sono?
"La prima riguarda il fatto che attualmente per produrre questo tipo di cibi si utilizzano ancora...
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Il macellaio-gastronomo Cecchini: "To beef or not to beef: se non è animale non è carne. Almeno, cambiatele nome"
"Lasciate ogni speranza, o voi che entrate, siete nelle mani di’macellaio": è la frase che campeggia in apertura del sito web di
Dario Cecchini, il
macellaio forse più famoso al mondo,
simbolo e cantore della bistecca, e grande
sponsor del consumo di
carne. Si definisce “un
carnivoro convinto ma consapevole”.
Cosa pensa della carne sintetica?
Dario Cecchini
“E’ tanto che se ne parla. Già nel
2019 una
start up di Tel Aviv, che aveva inventato un metodo per produrre carne sintetica attraverso una stampante
3d partendo da fibre vegetali, mi aveva chiesto di andare a fare da assaggiatore d’eccezione per capire se il prodotto potesse funzionare o meno. Io ci sarei andato volentieri perché sono curioso. Poi c’è stato il covid e non se n’è fatto di nulla. So che anche negli
Stati Uniti ci sono grandi investimenti in questo senso. Ma per me non è carne".
Perché?
"Per dirla alla toscana è un po’ come una bambola di gomma al posto di una donna...
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