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Rinascere dopo il cancro: da Marina di Carrara salpa un barca a vela per le donne in difficoltà

di MARIANNA GRAZI -
4 febbraio 2022
Regata

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Ventiquattro mesi di pandemia. Un periodo che se in generale è apparso lunghissimo, travagliato, difficoltoso e soprattutto del quale ancora non si vede la fine, per le persone che già in precedenza vivevano con quell''ospite indesiderato' chiamato cancro, la pandemia non ha fatto altro che rendere ancora più problematica una situazione di per sé non facile. L'Associazione Italiana di Oncologia Medica lancia allora l'allarme per l'aumento di casi di tumore in fase avanzata, a causa dei ritardi nelle diagnosi e nelle cure accumulati in questi due anni: "Per questo, serve subito un Recovery plan, ovvero un Piano di recupero dell'oncologia, per colmare i ritardi nell'assistenza". Gli oncologi avvertono: "Senza un'adeguata programmazione, con assegnazione di risorse e personale, le oncologie non saranno in grado di affrontare l'ondata di casi in fase avanzata stimati nei prossimi mesi e anni". L'emergenza sanitaria per il Covid-19, insomma, rischia di creare un cortocircuito – in realtà già pericolosamente avviato – che condizionerà gravemente la cura di quella che è tra le patologie più frequenti e le maggiori cause di morte dell'essere umano.

L'Associazione Italiana di Oncologia Medica lancia l'allarme per l'aumento di casi di tumore in fase avanzata, a causa dei ritardi accumulati con la pandemia

La giornata mondiale contro il cancro

Il 4 febbraio si rinnova l'appuntamento con il World Cancer Day, la Giornata mondiale indetta nel 2000 dalla Union for International Cancer Control (UICC). L'obiettivo della ricorrenza è sensibilizzare e mobilitare la comunità internazionale contro il cancro, una malattia che è ancora oggi un'emergenza mondiale: solo in Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati circa 377mila nuovi casi di tumore, più di 1000 al giorno, e sono state stimate 181.330 morti per neoplasie. Secondo un recente studio dell'Università di Milano insieme all'Università di Bologna, sostenuto dalla Fondazione Airc e pubblicato su Annals of Oncology, i tassi di mortalità per tumore in Europa si sono andati riducendo nell'arco degli ultimi 30 anni. Secondo il professor Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica ed epidemiologia all'Università Statale di Milano, e il suo gruppo di ricercatori, alla fine di quest'anno il numero di decessi per cancro si ridurrà di un ulteriore 6% tra gli uomini e del 4% tra le donne, rispetto al 2017. La diminuzione, in particolare, riguarda i 10 tipi più diffusi di neoplasie: seno, prostata, polmone, colon-retto, ovaio, utero, fegato, melanoma, pancreas, stomaco.

Il 4 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro il cancro

Se la ricerca e la medicina vanno avanti, dunque, la speranza cresce. Ed è quindi indispensabile mettere in essere tutte quelle condizioni che ne permettano i lavori, fornendo i supporti necessari ai/alle pazienti e ai medici e scienziati perché si possa finalmente battere quella che ormai viene definita "la malattia del secolo". Con o senza Covid tutti i/le malati/e di tumore devono potersi affidare alle cure di cui hanno bisogno per tornare alla 'normalità'.

Una vela per la rinascita

Navigazione, esercizio fisico, buon cibo e... tanta voglia di stare insieme. Sono questi le attività alla base di un'iniziativa benefica che fa del mare e del suoi 'poteri curativi' gli elementi chiave per 'rinascere' dopo un periodo buio. Si chiama infatti Una vela per la rinascita il progetto di Mure a Dritta ASD MAD a sostegno di donne che hanno subito interventi o cure per neoplasie o altre patologie invalidanti e alle vittime di maltrattamenti. Saranno alcuni team medici, insieme ai coordinatori delle associazioni IlVolto della Speranza Onlus, associazione di Massa Carrara che da 40 anni si occupa di prevenzione e di sostegno a pazienti oncologici, e Yac Italia Onlus (Young Women Against Breast Cancer), a proporre le donne che potranno trarre maggiore giovamento dai percorsi terapeutici proposti.

L'associazione Mure a Dritta ASD MAD lancia il progetto "Una vela per la rinascita" per le donne che hanno subito interventi o cure per neoplasie e alle vittime di maltrattamenti

Ma in cosa consiste Una vela per la rinascita? Si tratta di giornate in barca che prenderanno ufficialmente il via i prossimi 28 e 29 maggio da Marina di Carrara (MS). "Durante le prime giornate, che saranno l'inizio del percorso a cui le prime ospiti parteciperanno, toccheremo temi di grande importanza, sia per chi segue o ha seguito delle terapie per problemi oncologici, sia per chi ha subito maltrattamenti", scrive in una nota Mure a Dritta.

Sole, mare e vela: il tumore si batte insieme

Perché scegliere la vela? Si tratta, in effetti, di un'attività sportiva adatta a tutti, in cui l'esercizio fisico si affianca ai momento di condivisione, collaborazione e sostegno reciproco. Insomma un'attività che si dimostra di grande aiuto per chi deve superare un periodo di difficoltà, diventando in questo modo una ulteriore integrazione anche a livello terapeutico. Sole, aria di mare e una o più giornate di svago sono preziosi alleati per la salute, a cui si deve aggiungere il momento di apprendimento di una nuova disciplina sportiva e la possibilità di avere a bordo esperti in nutrizione e istruttori di ginnastica/pilates specializzati in riabilitazione e figure altamente specialistiche secondo le tematiche affrontate nel corso delle singole esperienze. Così le donne coinvolte possono trarre beneficio sia dal veleggiare sia, soprattutto, dalla comune esperienza, facendo della compagnia, delle storie, dei consigli le une delle altre, un ingrediente per rinascere davvero. "Le pazienti saranno affiancate in tutti i passaggi e non sosterranno alcuna spesa", dice Roberta Crudeli, infermiera professionista e consigliera del Pd. "Una vela per la rinascita si propone con un approccio multidisciplinare e di volta in volta vengono coinvolte figure professionali differenti – sottolinea Silvia Landi, presidente ASD MAD – dalla fisioterapista specializzata in riabilitazione post operatoria, alla nutrizionista specializzata in nutrizione per pazienti oncologici, alla psicologa".

I programmi dell'iniziativa propongono, oltre all'attività di vela, anche fisioterapia o pilates e sedute con esperti di nutrizione (Foto Mure a dritta)

"Intendiamo proporre – si legge sul sito – nel corso dell’anno 2022, almeno 10 giornate, quattro fine settimana e due settimane corte in barca a vela". Nelle prime due giornate di maggio, che segnano l'inizio di un importante viaggio di rinascita per Marta, Paola, Giovanna, Irene e le altre donne e pazienti che saranno poi coinvolte, prenderà il via un percorso di cura del corpo attraverso il movimento e la giusta alimentazione; a cui si affiancherà anche l'apprendimento, per conoscere le basi della conduzione a vela grazie ai comandanti di lungo corso. "Ogni esperienza sarà diversa dalla precedente e ogni volta ne resteremo stupiti – si legge – un giorno sarà Portovenere a fare da sfondo alle nostre attività, un altro potremmo farci raccontare da un mastro d’ascia la storia di una delle incantevoli barche d’epoca ormeggiate a Le Grazie o, ancora, ammirare i delfini che si divertono a giocare intorno alle nostre barche".

I programmi

Le barche che verranno impiegate nel progetto “Una vela per la rinascita” sono tutti cabinati a vela adatti ad accogliere da 4 a 8 ospiti e ideali per l’organizzazione di attività collaterali alla vela stessa. Si tratta di barche da crociera dotate di spazi esterni e interni e di bagno ampiamente fruibili e organizzati per una vivibilità ottimale. I programmi per il progetto sono variegati e vanno dalle veleggiate giornaliere alle giornate fit, in cui insieme all’equipaggio sarà presente la dottoressa Francesca Giunti, fisioterapista esperta in riabilitazione post operatoria che terrà una lezione con esercizi mirati per le diverse partecipanti, esercizi che potranno essere poi replicati anche a casa. E poi la giornata sani e in forma con un esperto in nutrizione a bordo, i fine settimana o le settimane corte per piccoli gruppi di 4-6 ospiti per barca.

Le donne saranno accompagnate in uno o più giorni di svago da professionisti esperti (Foto Mure a dritta)

Le giornate inaugurali

Le giornate inaugurali si svolgeranno il 28 e 29 maggio con partenza da Marina di Carrara: nel corso della prima giornata si parlerà di cibo, di nutrizione e del rapporto corretto con gli alimenti. "Lo faremo insieme alla nostra nutrizionista e, naturalmente, mangeremo e cucineremo con una nuova consapevolezza, quella che il cibo possa e debba essere un prezioso alleato per la nostra salute". La seconda giornata sarà invece incentrata sul movimento, a bordo insieme alle ospiti avremo una fisioterapista specializzata - tra le altre cose - in riabilitazione post operatoria. "Con lei affronteremo un altro tema di cruciale importanza sia per chi ha subito interventi chirurgici e chemioterapia, sia per chi ha sottoposto il proprio corpo a forte stress in seguito a situazioni personali complesse".