La startup Human Maple trasforma i mozziconi in imbottiture

Una risposta all’inquinamento ambientale provocato dai residui di sigaretta: il progetto “Maple Cigarettes” ha già raccolto oltre un milione e mezzo di ‘cicche’ per creare nuovi prodotti sostenibili

di DOMENICO GUARINO -
28 ottobre 2024
I mozziconi di sigaretta sono il principale fattore di inquinamento plastico

I mozziconi di sigaretta sono il principale fattore di inquinamento plastico

Il fumo fa male alla salute. Questo, per fortuna, abbiamo imparato a saperlo da qualche tempo. Ma il fumo fa male anche all'ambiente, soprattutto quello delle sigarette 'normali'. E questo invece è qualcosa che tendiamo a trascurare. Soprattutto sembra non preoccuparsene chi, una volta terminata la sua cicca, impunemente getta il mozzicone per terra, lo butta fuori dal finestrino dell'auto, lo abbandona sulla spiaggia.

L’inquinamento dei mozziconi

Si calcola che ogni anno vengano prodotti 5,6 trilioni di sigarette e ben 4,5 trilioni di filtri vengano abbandonati nell’ambiente, rendendo i mozziconi la principale causa di inquinamento plastico nel mondo. Solo in Italia si parla di 14 miliardi di mozziconi all'anno. Questo perché, nella maggior parte dei casi, i filtri delle sigarette sono prodotti con acetato di cellulosa, un materiale plastico che impiega oltre dieci anni a decomporsi. Senza contare le sostanze tossiche presenti nel tabacco e questo li rende ancora più inquinanti rispetto alla plastica monouso.

E per quanto molti governi, amministrazioni e aziende tentino di ridurre il più possibile l’inquinamento da plastica monouso, il problema dei mozziconi di sigarette sembra non destare preoccupazione. Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.

L’iniziativa “Maple Cigarettes”

Ben venga dunque l'iniziativa della startup italiana Human Maple, con sede a Castelfranco Emilia, che ha sviluppato il progetto “Maple Cigarettes” incentrato proprio sul riciclo dei mozziconi che vengono trasformati, tra le altre cose, in imbottiture per piumini, giubbotti e peluche. Si parte dalla collaborazione con le amministrazioni locali che avviano il processo di riciclo per mezzo di appositi posacenere sondaggio, e in sacche ermetiche fornite da Human Maple.

Una volta raccolti, i mozziconi vengono trasportati in un impianto dove il filtro viene separato dal tabacco, e poi riciclato per creare nuovi prodotti sostenibili, grazie alle sue proprietà termo-isolanti Nel 2023, sono stati raccolti oltre 65mila mozziconi solo nella zona di Modena e altre migliaia in varie città italiane. In totale, per il momento, si è arrivati a 1.586.970 mozziconi di sigarette, corrispondenti a 523,7 kg di rifiuti sottratti all’ambiente e pronti per essere riciclati.

Uno degli obiettivi principali della startup è anche quello di sensibilizzare la popolazione riguardo all’importanza di non abbandonare i mozziconi nell’ambiente. E per questo, all'attività di raccolta e riciclaggio, si accompagna la campagna #Riciccami che coinvolge scuole, aziende e cittadini, con l’obiettivo di educare e incentivare lo giusto smaltimento delle sigarette fumate. L'obiettivo di Human Maple è quello di espandere il più possibile questa pratica. E, con il supporto di aziende come Hera, sta lavorando ad estendere il modello che si basa su un concetto molto semplice: noi siamo parte del problema e possiamo essere parte del cambiamento, perché anche piccole azioni possano fare una grande differenza per l’ambiente.