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Stress, ansia e depressione sono alleati del cancro. Se può sembrare ovvio che le malattie oncologiche 'si nutrono' di emozioni negative, ora la scienza ci conferma che le "sfruttano" anche per proteggersi dagli attacchi del sistema immunitario mirati a sconfiggerlo: possono infatti compromettere l'esito dei trattamenti immunoterapici, rendendoli meno efficaci. La cura dello stato emotivo diventa quindi centrale come l'uso delle altre terapie. Salute fisica e psicologica sono strettamente collegate, come abbiamo più volte ribadito, tanto più quando una persona si trova ad affrontare un tumore, già di per sé sfida estenuante e difficile da sostenere. Che diventa quasi impossibile se, da lato psichico, non è supportata dalla speranza di una guarigione, da emozioni quanto più possibile positive, promosse anche grazie all'aiuto di esperti, oltre che dei propri cari.
A dimostrarlo è uno studio condotto dal Netherlands Cancer Institute di Amsterdam e recentemente pubblicato sulla rivista Nature Medicine: i risultati sono stati discussi in occasione della nona edizione dell'Immunotherapy e Melanoma Bridge, doppio evento internazionale che si è concluso oggi, 2 dicembre, a Napoli, con ospite l'autore del lavoro, Christian U. Blank.
Nello ricerca olandese sono stati analizzati i dati raccolti su circa 90 pazienti tra quelli che hanno preso parte al progetto 'Prado', che ha di fatto promosso l'immunoterapia prima dell'intervento chirurgico, nei pazienti con melanoma. All'inizio tutti i partecipanti hanno completato un questionario per valutare la loro qualità della vita, in modo da individuare quelli che presentavano problemi psicologici già prima della terapia. I malati sono stati poi seguiti per circa 28 mesi. "Dai nostri risultati è emerso che il disagio emotivo può influenzare negativamente la risposta immunitaria contro il tumore - spiega l'autore del report, Christian U. Blank -. In particolare, i pazienti con disagio emotivo presente prima del trattamento immunoterapico neoadiuvante hanno mostrato una ridotta risposta alla terapia di circa il 20% rispetto ai pazienti senza segni evidenti di stress, ansia o depressione (46% contro il 65%)".
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Stress, ansia e depressione hanno effetti negativi sulle cure per il cancro
Il legame tra stato emotivo e risposta alle cure per il cancro
"Lo studio dei colleghi olandesi conferma chiaramente l'esistenza di uno stretto legame tra lo stato emotivo e psicologico di un paziente con tumore e la risposta immunitaria, anche quando 'potenziata' da specifici trattamenti immunoterapici - commenta Paolo Ascierto, presidente del convegno e direttore del dipartimento di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell'Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli -. Lo stress può favorire la crescita e la resilienza del tumore, sia attraverso la produzione di una serie di ormoni (come il cortisolo) che lo 'nutrono', sia promuovendo la creazione di un micromabiente vantaggioso per la proliferazione di metastasi e sia 'indebolendo' e 'corrompendo' le cellule del sistema immunitario".L'importanza del supporto psicologico
Il supporto psicologico dall'inizio del percorso di cura "può dunque avere una triplice funzione: può migliorare la qualità della vita del paziente" dice Ascierto, può ridurre 'l'alimentazione' del tumore e infine "può sostenere e tutelare la risposta ai trattamenti immunoterapici".
Il supporto psicologico per pazienti con malattie oncologiche è importante tanto quanto gli altri trattamenti