Alessandra Canale vince la lunga battaglia legale contro la Rai: 45mila euro di risarcimento

L’ex “signorina buonasera” nel 2003 fece l’annuncio con le lacrime agli occhi dicendo che quello sarebbe stato l’ultimo “non per mia volontà”. Da allora iniziò il braccio di ferro con la tv di Stato

18 giugno 2024
Alessandra Canale

Alessandra Canale

Era il 20 settembre 2003 quando Alessandra Canale, all’anagrafe Alessandra Pimpinella, nota al grande pubblico come “signora buonasera” fece il suo ultimo annuncio con le lacrime agli occhi, denunciando in tv quella che per lei era a tutti gli effetti un'ingiustizia. “Questo è il mio ultimo annuncio, non per mia volontà, ma per decisione dell’attuale vertice aziendale, da me non condivisa...vi voglio bene a tutti”. 

Il ruolo che le aveva regalato popolarità le veniva tolto. Da quel momento è iniziato un lungo, lunghissimo braccio di ferro tra lei e l’azienda, finito oggi, vent’anni dopo.

Dopo 20 anni di sofferenza, lacrime ed amarezza finalmente ho ottenuto giustizia: ho vinto – scrive sui social – Ora attendo che mi venga riconosciuto un ruolo adeguato, come è giusto che sia. La giustizia è lenta, ma esiste”. 

I giudici della Cassazione hanno riconosciuto che l’attuale conduttrice di Onda Verde e Meteo Sera è stata costretta a un’inattività lavorativa forzata, dal 2006 al 2013, con un conseguente danno di immagine per il quale la Rai dovrà ora risarcirla per 45mila euro. E’ stato quindi respinto il ricorso che la tv di Stato aveva fatto alla sentenza d’appello del 2022, con cui i giudici definivano illegittimo il cambio di incarico.