Mai titolo di una canzone fu più azzeccato per descrivere quello che stiamo vivendo da giorni: una vera e propria allucinazione collettiva. E no, non è una cosa da cui ci possiamo ‘disintossicare’ facilmente. La dipendenza dallo scandalo, dai segreti morbosi degli altri, dal gossip, rivelati dai rotocalchi o sui social o ancora, come in questo caso, direttamente tramite le canzoni usate come vere e proprie armi, ci rende tutte e tutti partecipi di un’illusione, di una fantasia più o meno ingannevole da cui è difficile tirarsi fuori.
Anche perché vuoi o non vuoi a chiunque, aprendo Instagram in questi gironi è inevitabilmente capitato di imbattersi in un post che raccontava quell’imbarazzante teatrino – pardon, dissing – tra Fedez e Tony Effe che si urlavano contro a colpi di barre sessiste e misogine, rinfacciandosi accuse e colpe, che nella migliore delle ipotesi potevano risolversi in un episodio quantomeno settoriale della scena rap e invece tengono incatenato un Paese intero affamato di gossip.
Di cosa parla Allucinazione collettiva
Il nuovo brano di Fedez, “Allucinazione collettiva” appunto, rilasciato a questa notte non è però l’ennesima puntata di questo siparietto sessista, ma ma va dritto alla fonte del disagio del rapper di Rozzano: l’ex moglie Chiara Ferragni. E come tale è intriso allo stesso modo di machismo, di rancore, di mascolinità tossica.
Se il 33enne ex della Dark Polo Gang ha rilanciato il guanto di sfida dopo le accuse – che non staremo a ripercorrere, vedete le puntate precedenti – col brano “Chiara” (che, guardando solo ai numeri degli ascolti e degli streaming, lo rende di fatto il vincitore indiscusso del dissing), in cui allude al rapporto tra Federico Lucia e l’imprenditrice digitale, con un testo esplicito e pieno di insinuazioni sulla vita sessuale, sui figli e sul presunto uso di droghe da parte di Fedez, quest’ultimo sceglie di non rispondere direttamente, ma tira in ballo la donna, l’ex moglie e madre dei loro bambini, Leone e Vittoria.
E pensare che l’influencer aveva espressamente chiesto di rimanere fuori da questi screzi infantili e ben poco edificanti (“Fate tutti quello che volete, ma lasciate in pace me e i miei figli”)… Una richiesta caduta nel vuoto, visto che a tirarla ancora di più in ballo in questo gioco al rilancio a chi è il più “forte” è stato proprio l’ex, che appena una manciata di giorni fa si era eretto a paladino della difesa dei suoi figli (“Piccolo gangsta non ti hanno insegnato in strada che i bambini non si toccano. Scarso nel rap, scarso nei valori”) e ora invece mette in piazza la loro crisi matrimoniale. Un modo per dare al popolo panem et circenses avrebbero detto i romani, che conferma come questo tipo di prodotti paghi, soddisfacendo la fame famelica di scandali. A farne le spese, ancora una volta, è proprio Ferragni che per quanto possa non piacere in questo caso è la donna della contesa, anzi l’oggetto del contendere. E poi veniteci a dire che non è allucinante!
Il tentato suicidio e i “buchi nello stomaco”
Nel testo Fedez ripercorre il matrimonio, tra alti e bassi, fino alla crisi di quasi un anno fa. Non solo, spiattella a favor di popolo anche la sua versione di cosa è successo a Sanremo 2023 (perché non bastava un’intera stagione della serie “The Ferragnez”, cosa non si fa per il successo e una dose di guadagno in più...), parla questioni giudiziarie e tira in ballo anche un tentativo di togliersi la vita: “Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio / Che chiedo scusa che chiedo venia per procurato fastidio / Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto”.
Il 35enne traccia un quadro di dolore a senso unico, il suo, contrapposto invece al cinismo della moglie e dei suoi avvocati. Il macho calpestato dalla donna alpha che è stata quindi causa del suo malessere, come sembra affermare richiamando gli screzi all’Ariston: “ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca rosa / Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del prozac”.
“Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho / Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più”, rappa poi facendo riferimento ai figli e quindi il passaggio sulla malattia, sia mai che ce ne dimentichiamo: “Sbagli se pensi che non ho mai amato / Per te avrei ucciso ma tu mi hai fermato / I buchi allo stomaco che mi son fatto / Per tutto lo schifo che ho accumulato”. La colpa di questo schifo è ben nota, ma Federico ci tiene a ribadirla ancora: “Hai visto i tuoi amici? Sono yes man / Saranno felici senza di me. Sono parassiti, niente di che. Io odiavo loro ma amavo te”.
Mascolinità tossica e vittimismo
Bel modo di amare, rinfacciando all’ex compagna tutte le cause dei suoi dolori, lui povero uomo vittima di un sistema improntato alla difesa assoluta dell’ape regina. Se non si fosse colta l’ironia questo è un tipico e chiaro esempio di vittimismo a cui – perdonatemi qui un parere personale – Fedez ci ha ormai abituato, tanto da averci persino stancato con la solita solfa. Un modo malato e tossico di vivere una relazione, sentendosi sempre in difetto ma covando rancore per anni, senza mai mostrare alcun malessere in pubblico salvo poi riversarlo tutto nei momenti opportuni e con modi non esattamente corretti o convenzionali.
Poteva poi mai mancare, nel brano, il passaggio sulle inchieste in merito alle attività di beneficenza dell’imprenditrice? “La gente festeggia sulla tua carcassa, mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto / Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto”.
Una distrazione di cui Fedez vuole far parte, continuando ad alimentare appunto un’allucinazione collettiva distruttiva. Chissà che non serva anche questo, questo confondere i piani dal rap alla vita privata, ai social, dalle liti tra cantanti a quelle familiari, per una riconciliazione. Lucia sembra puntare proprio a questo: “Ed io mi chiedo ancora se c'è un lieto fine a una favola infelice e storta / Se fossi stato un altro me / Tu un'altra te / Forse sarebbe tutta un'altra storia”.
La replica di Ferragni: “Atto violento”
Chiara Ferragni, da parte sua però non ci sta e torna a rompere il silenzio, anticipando – quasi presagendo il tentativo di ripensamento sul divorzio del marito – di qualche ora l’uscita del brano. “Questa sera non uscirà l'ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati dieci mesi molto difficili”, scrive in una storia Instagram.
“Sto cercando di andare avanti nonostante tutto e chiedo solo di essere lasciata fuori da questi giochi – aggiunge l’influencer –. In molte occasioni ho scelto di restare in silenzio, forse troppe, per proteggere chi mi sta a cuore e tutelare la mia famiglia. Ma ora sono stanca. Stanca di subire attacchi gratuiti, pettegolezzi infondati e dicerie velenose. Credo sia giunto il momento di mettere un punto a tutto questo e di poter vivere serenamente, senza essere trascinata in situazioni che non mi appartengono né oggi, né mai più”.
Se Fedez sperava di riconquistarla a suon di barre, Ferragni sembra aver risposto in modo chiaro: spegnendo la radio.