Il Concertozzo di Elio tra musica e inclusione. Il programma delle due giornate

Oggi e domani, a Monza, la “Woodstock dell’inclusione”. Nella speranza che oggi come allora la musica e la condivisione possa stimolare una rivoluzione sociale

di RICCARDO JANNELLO -
25 maggio 2024
Il Concertozzo di Elio (e non solo)

Il Concertozzo di Elio (e non solo)

Ha voluto chiamare la terza edizione del “concertozzo” - sabato 25 e domenica 26 maggio a Monza - evocando un evento che ha fatto la storia della musica e della società: la “Woodstock dell’Inclusione” e il riferimento al mega raduno che dal 15 al 18 agosto del 1969 a Bethel (Stato di New York) cambiò il mondo al grido di “peace and love”, pace e amore, dimostra quanto le idee di Stefano Belisari, ovvero Elio, siano ben chiare: allora la rivoluzione riguardò il costume (oltre che la musica, ovviamente), adesso sempre di più lo stesso passo deve essere fatto verso chi è troppo spesso e ingiustamente considerato “diverso”.

Alla guida di questa manifestazione ci sono appunto Elio e Nino Acampora, il fondatore di PizzAut: entrambi hanno un figlio con sindrome dello spettro autistico ed entrambi hanno parlato spesso delle loro esperienze. Lo faranno anche in questa circostanza a Monza in una due giorni ricca non solo di musica – appunto il “Concertozzo allo stadiozzo” di domenica all’U-Power Stadium, per i nostalgici l’ex Brianteo – ma anche di iniziative solidali e di sostegno alle famiglie che vivono una situazione simile alla loro.

25 e 26 maggio nuova edizione del Concertozzo
25 e 26 maggio nuova edizione del Concertozzo

Il programma

E così sabato a precedere la Woodstock nostrana ci sarà MonzAut: dalle 17 alle 19 in Piazza dell’Arengario si alterneranno sul palco personalità e associazioni per un talk show dedicato ad “Autismo e Autonomia”, con il contributo di esperti del settore per una comprensione più profonda delle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Modera Elisabetta Soglio. Dalle 19 alle 21 ci sarà un intrattenimento musicale a cura dell’Associazione FacciaVista, che segue un laboratorio musicale di dj set in favore di ragazzi con autismo. Nel piazzale sarà possibile cenare grazie ai Foodtruck “in formato Aut”: PizzAut, SbrisolAut, I ragazzi della Luna, Tortellante, Associazione Voglio la Luna, Gli Sgusciati (Associazione La Tenda), AutAcademy, Associazione Cascina San Vincenzo, Associazione Facciavista, rete TikiTaka.

Infine dalle 21 alle 23 sul palco dell’Arengario si alterneranno di nuovo le associazioni per una serata di festa. Il clou è per domenica e anche in questo caso l’umanità e la lotta che sui temi dell’inclusione Elio porta avanti da sempre non può che sposarsi con l’ironia che ha sempre contraddisto le Storie Tese ed è così che nasce nel pomeriggio (alle 15, cancelli aperti un’ora prima) il “Concertozzino”: la sarabanda di spettacolo vedrà esibirsi artisti d’avanguardia: il duo di performer e “cantautori virali” Auroro Borealo e Martelli, il cantautore e doppiatore “comico-nonsense” Fabio Celenza, i vicentini electro-funk “I Sordi”, il polistrumentista Carlo Poddighe con il suo progetto "SuperEgo", la band rock al femminile “Viadell’ironia”, il cantautore inventore del Creepy Rock Peppi, gli “eredi illegittimi” di Elio e le Storie Tese “The pax side of the moon”, la cantautrice e attrice Chiara L’Altra, il cantautore e polistrumentista Elton Novara e la cantante e compositrice Caterina Comeglio. Una programmazione fatta per stupire, ma per riflettere, sorridendo, sui problemi delle famiglie alle prese con i “disturbi dello spettro autistico”, patologie del neuro-sviluppo che riguardano principalmente linguaggio e comunicazione, interazione sociale, interessi ristretti, stereotipati e comportamenti ripetitivi.

Il Concertozzo di Elio (e non solo)
Il Concertozzo di Elio (e non solo)

Elio e le Storie Tese saranno invece i protagonisti del vero e proprio “Concertozzo” che avrà inizio alle 21 e che si spera ripeta il tutto esaurito delle prime due edizioni con una raccolta fondi essenziale alla causa. Le due ore di musica saranno accompagnate dalle incursioni del Trio Medusa (Gabriele Corsi, Furio Corsetti, Giorgio Daviddi): tutti insieme vogliono creare quel clima di attenzione che è alla base dell’inclusione su temi così delicati che si possono affrontare in modo spensierato ma senza dimenticare il fine: puntare a una vera integrazione sociale e lavorativa. E infatti i vari punti di ristoro approntati sia allo stadio sia all’Arengario sono tutti gestiti da associazioni o imprese nelle quali lavorano ragazzi con autismo.