Diabolik compie 60 anni e con lui
Eva Kant, la ladra più famosa e sexy dei
fumetti. Il
1° novembre 1962 usciva il primo numero di Diabolik, personaggio nato dalla penna di
Angela e Luciana Giussani, colte signore appartenenti alla borghesia milanese che, con straordinario intuito, si lanciarono in un’impresa che valicò i confini italiani per conquistare tutto il mondo e fare storia. Al prezzo di 150 lire, il
fumetto s’intitolava “
Il Re del Terrore” e il protagonista, fin da subito, aveva caratteristiche ben precise:
abile ladro, esperto in chimica, capace di straordinari travestimenti da lui stesso ingegnati ma al tempo stesso dotato di un ferreo codice d’onore volto a ripagare i più deboli. Nel primo numero compariva anche il suo rivale ed alter ego, l’integerrimo ispettore Ginko mentre la
bellissima Eva Kant apparve nel terzo episodio del fumetto dal titolo “
L’arresto di Diabolik” (a marzo 1963).
Mirian Leone è Eva Kant nel film dei Manetti Bross, il 17 novembre il secondo capitolo (Instagram)
Una donna che solo due donne potevano inventare
Eva è fredda e sensuale, ha un carattere
determinato e volitivo, è spietata ed è capace di apprendere dal suo compagno ogni tecnica di travestimento. E’ una donna come solo due donne potevano inventare, diversa da tutte le
eroine che l’avevano preceduta e da tutte quelle che tenteranno, invano, di imitarne il fascino.
Eva Kant delle sorelle Giussani (Diabolik)
Bionda, bellissima, occhi verdi, Lady Kant è vedova di tale
Lord Anthony Kant, ambasciatore del Sudafrica morto in circostanze misteriose e sospette. È stato, infatti, sbranato da una pantera, ufficialmente nel corso di una battuta di caccia. Ma si dice che, in realtà, a spingerlo nelle fauci della belva sia stata la moglie. E lei, al suo primo incontro con Diabolik, dichiara, quasi vantandosene, di essere una
donna pericolosa, con trascorsi di avventuriera e spia industriale. Dimostra immediatamente una freddezza e una determinazione pari a quella di Diabolik, salvandolo in extremis dalla ghigliottina. Nel tempo ammorbidirà la propria immagine con una
sensualità raffinata e misteriosa, antitetica a ogni volgarità, costruendo un rapporto di coppia solidissimo e basato sulla condivisione dello stesso stile di vita. Inizialmente Eva accetta un ruolo di spalla, subordinata alle decisioni di Diabolik ma col tempo segue un percorso di crescita che la porta a essere sempre più autonoma, indipendente, libera. La sua ‘
emancipazione’ raggiunge l’apice nel 2003 quando in edicola arriva l’albo speciale “
Eva Kant – Quando Diabolik non c’era”.
Mirian Leone e Luca Marinelli nel film "Diabolok" dei Manetti Bross (Instagram)
La ladra dal fumetto al cinema
Diabolik è stato celebrato sul grande schermo nell’omonimo film di
Mario Bava del 1968, nel docu “
Diabolik sono io” del 2019 e nel 2021 nel lungometraggio firmato dai
Manetti Bros grazie all’interpretazione di Luca Marinelli. Il prossimo
17 novembre uscirà il sequel “
Diabolik 2 - Ginko all’attacco” con Giacomo Gianniotti (al posto di Marinelli) e Miriam Leone ancora Eva Kant oltre a Valerio Mastandrea, ispettore Ginko.
L'attrice Marisa Mell nei panni di Eva Kant nel film del 1968 (Instagram)
Mirian Leone si è calata perfettamente nei panni della Kant delle sorelle Giussani, portando sulla scena tutta la carica sensuale e i dettagli beauty della famosa ladra, seppure con alcuni tratti moderni: capelli biondi con tanto di
chignon alto, ‘cat eyes’ neri per uno
sguardo felino e il
rossetto rosa, chic ma non eccentrico. Diversa, invece, la Eva Kant interpretata da
Marisa Mell. L’attrice austriaca ha personalizzato la ladra più famosa del mondo. Nel primo film dedicato a Diabolik nel 1968, Eva appare con una
folta frangia che copre la fronte della protagonista che spesso sfoggia una
bionda chioma sciolta, mettendo da parte il famoso chignon. Ma non la sensualità della ladra.