Lo hanno aperto
Barbara Bouchet e
Vladimir Luxuria (riconfermata direttrice dell'evento per il prossimo triennio) alla Mole Antonelliana di Torino: ora la XXXVII edizione del
Lovers Film Festival, il più antico festival sui temi Lgbtq+ in programma fino al Primo maggio, ha decretato i suoi vincitori. Le giurie hanno assegnato, oggi, i premi di questa XXXVII edizione del ‘ Lovers film festival’, che si è concluso a Torino. Nella sezione lungometraggi, il riconoscimento è andato a ‘
Wildhood’ di Bretten Hannam, "per avere raccontato una storia di riscatto e di accettazione della propria sessualità e delle proprie radici culturali", ambientata nella comunità dei Mìkmaq in NuovaScozia. Il film ha vinto anche il premio
Matthew Shepard assegnato dalla giuria Young Lovers. Per i documentari premio a '
Jimmy in Saingon’ di Peter McDowell, per i cortometraggi a ‘
Tank Fairy di Erich Rettstadt' con menzione speciale per ‘
Pentola' di Leo Cernic. Il Premio
Torino Pride è stato assegnato a ‘
Nelly & Nadine'di Magnus Gertten, il Premio Giò Staiano a ‘
Finlandia' di Horacio Alcalà, con menzione speciale per ‘
Death and bowling’ di Lyle Kash. Il Lovers flm Festival è realizzato dal Museo Nazionale del cinema di Torino, con il contributo del MIC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.
Lovers Film Festival Ottavio Mai
Ma vediamo nel dettaglio le motivazioni delle giurie. “Da questa edizione il
Lovers Film Festival ha stretto una collaborazione con il ministero degli Affari Esteri, in particolare con il Comitato interministeriale per i Diritti umani, nella persona dell’Inviato Speciale per
i diritti umani delle persone Lgbtqi+, un’importante figura istituita dal novembre 2021 - spiegano gli organizzatori del festival, diretto da
Vladimir Luxuria - E questa collaborazione si evidenzia anche dalla nuova denominazione dei premi ufficiali del Festival.
I premiati e le motivazioni della giuria
SPECIAL ENVOY RAINBOW AWARD – OTTAVIO MAI FOR BEST FEATURE La giuria lungometraggi presieduta da
Franco Grillini e composta dagli studenti del Dams di Torino Benedetto Irma, Alice Ferro, Federico Lionetti, Tommaso Sabatini e Sara Elisabetta Visconti, ha assegnato il
premio Ottavio Mai per una somma di milleuro a:
'Wildhood’ di Bretten Hannam premiato "per aver raccontato con sguardo poetico una storia di formazione intersezionale, dando voce a una comunità sottorappresentata come quella dei Mìkmaq in Nova Scotia"
WILDHOOD di BRETTEN HANNAM Per aver raccontato con sguardo poetico una storia di formazione intersezionale, dando voce a una comunità sottorappresentata come quella dei Mìkmaq in Nova Scotia; e in particolar modo per aver raccontato una storia di riscatto e di accettazione della propria sessualità e delle proprie radici culturali. Con una fotografia evocativa e la brillante interpretazione dei giovani attori, l’opera immerge lo spettatore in un percorso di ricongiungimento con la natura e con la propria comunità d’origine. SPECIAL ENVOY RAINBOW AWARD FOR BEST DOCUMENTARY La giuria documentari presieduta da Enzo Cucco e composta dagli studenti della Scuola Holden di Torino Ilaria Baggio, Bianca Passanisi, Federico Galbiati, Guido Giuliano e Cecilia Rita, ha conferito il premio di 500 euro a:
Ottavio Mai con Giò Stajano e Raffaella De Vita all'uscita del film 'Il Fico del Regime' al Cinema Massimo di Torino, 1991 (Foto Ansa)
JIMMY IN SAINGON di PETER MCDOWELL
'Jimmy in Saingon’ di Peter McDowell
Per la rappresentazione di un conflitto interiore che si rispecchia nella guerra del Vietnam e nella cultura occidentale degli anni ‘60 e ‘70. Il punto di vista interno trascina lo spettatore nella ricostruzione di una storia d’amore che sfida le censure di due culture vittime degli stessi tabù. Il montaggio e la colonna sonora scandiscono gli alti e bassi di un’indagine sul rimosso familiare che diventa ricerca identitaria. SPECIAL ENVOY RAINBOW AWARD FOR BEST SHORT FILM La giuria cortometraggi presieduta da Vanni Piccolo e composta dagli studenti del DAMS di Torino Chiara Allegretti, Marco Di pasquale, Lucia Paruta, Nicolò Pilon e Giorgia Ester Serra, ha assegnato un premio in denaro di 500 euro a:
TANK FAIRY di ERICH RETTSTADT Questa favola contemporanea sprigiona l’energia necessaria a immaginare come possibile un futuro, nel quale ogni individuo può riconoscere e vivere la propria identità, anche grazie alla giusta fata madrina a cui ognuno di noi avrebbe diritto. Il ritmo serrato e gli scoppiettanti effetti speciali rendono la narrazione esplosiva e travolgente. Il potere magico dello smalto libera dal pregiudizio. Menzione Speciale a: PENTOLA di LEO ČERNIC L’animazione, fin dalle sue origini, ha sempre dimostrato capacità straordinarie di espressione artistica. Pentola, di Leo Černic, tratta in maniera originale e poetica le tematiche Lgbtqi+, la libertà sessuale e l’identità di genere, attraverso il suo stile surreale e meravigliosamente allucinato, e una riconfigurazione della figura del supereroe da fumetto. Un grande lavoro di animazione e di cinema in generale. PREMIO TORINO PRIDE Giurati: Valentina Quattrocchi, Lorenzo Bucci, Carlotta Marchiandi, Paola Perrone e Sonia De Marzo.
Per il terzo anno, il premio Torino Pride viene assegnato al film giudicato più efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazioni diverse, pronte ad accogliere le nuove istanze identitarie. Il Coordinamento Torino Pride, insieme all’Associazione Amiche e Amici della cultura e del festival del cinema LGBT, assegna il premio di 800 euro a:
NELLY & NADINE di MAGNUS GERTTEN
’Nelly & Nadine’ di Magnus Gertten, docufilm che, toccando la memoria storica dei campi di concentramento, risulta attuale nel fare riemergere una storia d’amore iniziata nel 1944
Un docufilm che, toccando la memoria storica dei campi di concentramento, risulta attuale nel fare riemergere una storia d’amore iniziata nel 1944 e vissuta con determinazione e coraggio, di grande ispirazione per le generazioni successive innanzitutto della famiglia di Nelly e Nadine e poi, grazie al film, anche per le persone spettatrici. PREMIO GIÒ STAJANO Il Festival, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica un
riconoscimento alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più̀ importanti e significative della cultura LGBTQI+ italiana. Il premio consiste nella somma di 500 euro, che saranno donati al film, scelto tra tutte le sezioni del programma, individuato dal comitato di selezione del Festival e da Willy Vaira. Il premio della somma di 500 euro è assegnato a:
FINLANDIA di HORACIO ALCALÀ Film magico e spirituale con una profonda anima antropologica dove in una giostra di luci, suoni, colori e sogni, la cultura zapoteca viene mirabilmente rappresentata dalle genti MUXES nel Mexico meridionale, in cui la fluidità di genere è il pilastro della loro vita. Tra sogni e realtà uomini e donne vivono in una sorta di” terzo genere” in assoluta libertà, creatività e parità, come dovrebbe poi essere in ogni parte del mondo. Menzione speciale a: DEATH AND BOWLING di LYLE KASH Per la rarità e la preziosità di un lavoro dove si respira e si vive una realtà trans non solita a vedersi sugli schermi. Una produzione unica, formata per la maggior parte da persone trans, che trasmette al film una magia rarefatta ed utopica, a volte strana, ma che ti cattura e ti porta lontano in un mondo a tratti persino immaginario. GIURIA YOUNG LOVERS – PREMIO MATTHEW SHEPARD La giuria Young Lovers, presieduta da Walter Revello, presidente di Babi, e composta da cinque studenti tra i 18 e 21 anni (Chiara Fiorano, Federica Tedesco, Francesco Toscano, Michela Lupi, Sara Scalera) assegna il premio Matthew Shepard 2022 al film:
Zi Faámelu, una donna transgender ucraina di 31 anni che vive a Kiev (Foto tratta dal suo profilo Instagram)
WILDHOOD di BRETTEN HANNAM Per averci portato in una narrazione dai tratti mitologici che scava nella profonda necessità universale di trovare il rapporto con la propria famiglia, il proprio corpo, la propria sessualità, le proprie radici; un film che si dipana con una struggente delicatezza e un prezioso rispetto per le emozioni dei personaggi e degli spettatori. Il vincitore riceve l’opera
LO SPAVENTAPASSERI dell’artista israeliano Yitzhack Levi Cohen, commissionata da Libere Gabbie e dal Museo Nesta di Torino.
“Il nostro festival è sempre un momento gioioso, che celebra la vita, la libertà, i diritti delle persone di vivere secondo la propria natura - ha detto Luxuria, che del festival è stata riconfermata direttrice per il prossimo triennio -
ma non dimentichiamo cosa sta accadendo vicino a noi, una guerra angosciosa che ci è stata raccontata tra gli altri anche da Zi Faámelu, trans riuscita a lasciare l’Ucraina nonostante il passaporto ancora con un nome maschile a causa del quale è accusata di tradimento. Lei, che è stata al festival giovedì scorso, non avrebbe mai imbracciato un fucile".
Vladimir Luxuria, Barbara Bouchet e la cancel culture
La XXXVII edizione del Lovers Film Festival è stata diretta da Vladimir Luxuria
“Il cinema di
Barbara Bouchet, mandrina del festival e da sempre icona gay oggi non si potrebbe più fare - ha detto
Vladimir Luxuria in apertura della kermesse -- perché troppo pieno di battute omofobe, come il ‘faccia di ricchione’ di
Lino Banfi in
Spaghetti a Mezzanotte. Sono contraria alla cancel culture e credo sia bene dare il valore giusto alle opere d’arte rispetto al periodo in cui sono state prodotte“. “In quegli anni - la replica di Bouchet - nessuna pensava che certe frasi, certe scene fossero offensive. Oggi la mentalità è cambiata. Sono felicissima di essere qui per i valori di libertà di questo festival, perché significa che il mio cinema è stato sdoganato e finalmente sono stata accettata come attrice. Al di là dei pregiudizi“. Durante tutta la durata del festival, il duo di drag queen
Karma B ha intrattenuto il pubblico; molto apprezzati il cortometraggio italiano ’
Applausi del 2021’ di Alex D’Antona e Fabiano Tagarelli e il lungometraggio inglese in anteprima internazionale ‘
In from the Side’.