![Oscar 2022 Oscar 2022](https://luce.lanazione.it/image-service/version/c:ZGQ2MDZkZGYtMTZmMS00:NTQyNWMw/oscar-2022.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Oscar 2022
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Al Dolby Theatre di Los Angeles va in scena la 94esima cerimonia degli Academy Awards
Coda è il "miglior film": l'elogio 'reale' alla disabilità
Non potevamo che partire dalla notizia più attesa: il premio al "miglior film". Che è andato a Coda - I segni del cuore. Tra i favoriti alla vigilia nella lista dei 10 titoli in nomination, insieme a Il potere del cane la pellicola di Sian Heder, 44enne americana, ha riscritto la storia degli Academy. Il titolo è già evocativo: CODA, acronimo di Children of Deaf Adults, figlio udente di genitori sordi, è diventata una parola improvvisamente familiare alla notte degli Oscar. L'importanza sociale della pellicola è enorme: un commovente dramma familiare che porta alla ribalta nel più prestigioso palcoscenico al mondo una realtà, quella della sordità, che riguarda centinaia di migliaia di persone e che, perdonate il gioco di parole, faceva molta fatica a farsi sentire. La storia sul grande schermo è il remake americano della commedia francese <em>La Famiglia Belier</em> (2014) diretta da Éric Lartigau. È un percorso di formazione, quello dell'adolescente Ruby Rossi (Emilia Jones),<strong> unica della sua famiglia ad essere udente</strong>. Una vicenda commovente quanto realistica, che permette agli spettatori di immergersi nella sua realtà e comprendere, forme un po' meglio, cosa significhi avere a che fare con la disabilità. Insieme ai suoi genitori sordi (Marlee Matlin e Troy Kotsur) e al fratello anch'egli sordo (Daniel Durant), Ruby aiuta a gestire l'attività di pesca della famiglia sulla costa del Massachusetts. Una volta cresciuta però, la ragazza si trova a dover 'lottare' con se stessa, contesa tra il suo sogno di andare alla scuola di musica e l'amore per la sua famiglia che la spingerebbe a restare ad aiutarla. <div class="wp-caption aligncenter" style="width: 700px" id="attachment_35049"> <img height="394" width="700" alt="" src="https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/f774e87b7d1b23314ab364c1b8e43a5b.jpg" class="wp-image-35049 size-full"> <p class="caption">Una scena di<em> Coda - I segni del cuore</em>, che ha vinto l'Oscar come "miglior film", insieme a quelli per "miglior attore non protagonista" e "miglior sceneggiatura adattata"</p> </div> <em>Coda</em>, film completamente <strong>indipendente </strong>che si è anche aggiudicato il Premio per la migliore sceneggiatura non originale e quello, a Troy Kotsur, come miglior attore non protagonista, riesce a buttare giù un muro enorme, quello dei <strong>tabù sulla <a href="https://luce.lanazione.it/chiara-e-ludovica-lironia-sui-social-non-ce-peggior-sordo-di-chi-non-vuol-sentire-il-proprio-cuore/">rappresentazione della disabilità</a></strong>, tematica che sta facendo un prepotente ingresso nella produzione cinematografica e che rende meno episodici gli esempi che pure esistono. Una vittoria che parla di diversità e di inclusione di essa, di normalizzare qualcosa che ci circonda anche se, spesso, facciamo finta di non vederla. O di non sentirla, appunto. <div class="wp-caption alignleft" style="width: 300px" id="attachment_35079"> <img height="167" width="300" alt="" src="https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/07632bb40889c95409128cf082d4862a-300x167.jpg" class="size-medium wp-image-35079"> <p class="caption">Una scena del film <em>Coda - I segni del cuore </em> in cui Ruby Rossi (Emilia Jones) parla con la lingua dei segni</p> </div> Il <strong>trio di personaggi al centro della storia è interpretato da attori sordi</strong>, veri talenti della recitazione - tanta è la loro bravura che praticamente è inutile, per lo spettatore, servirsi dei sottotitoli -. Una cosa che, nella sua banalità, non deve essere invece data per scontato, sia per mantenere fede ad una rappresentazione più autentica possibile sia perché così si da spazio a persone che di solito vengono escluse a prescindere dallo show business a causa della loro disabilità. "Il vero problema che abbiamo è che queste storie vengono raccontate così di rado, che quando lo sono, c'è questa pressione ad essere la rappresentazione di tutti. La mia speranza, invece, è che raccontando questa storia si raccontino <strong>altre storie</strong>", ha detto la regista<strong> Sian Heder</strong>. L'esigenza primaria per la cineasta, era evitare nel racconto ogni <strong>stereotipo</strong> o preconcetto sulle persone sorde: "Per questo mi sono circondata di consulenti mentre scrivevo la sceneggiatura, sia CODA sia appartenenti alla comunità sorda. Poi due artiste, Alexandria Wailes and Anne Tomasetti, anche loro non udenti, mi hanno affiancato per verificare il corretto uso nelle scene della<strong> <a href="https://luce.lanazione.it/litalia-riconosce-la-lingua-dei-segni-giusepper-petrucci-un-giorno-storico-per-tutti-noi/">lingua dei segni</a> </strong>e il modo nel quale stavamo rappresentando la comunità, che volevo fosse il più <strong>realistico</strong> possibile - sottolinea Heder -. Ad esempio mostriamo Jacki e Frank Rossi come una coppia appassionata che vive appieno anche la propria sessualià . Volevo che oltre allo humour e alla complessità del racconto, ogni personaggio risultasse vero e tridimensionale, in pregi e difetti". Il film è stato attenzionato fin dal suo debutto al <em>Sundance 2021 </em>dove fece impazzire il pubblico e le grandi aziende di streaming, che si sono scatenate in una guerra di offerte per aggiudicarselo. A spuntarla è stata alla fine<strong> Apple Studio</strong>, per la cifra record di 25 milioni di dollari. E questa notte ha portato a casa la soddisfazione del suo primo Oscar per il miglior film. Il 31 marzo, invece, <em>Coda - I segni del cuore </em>approderà in sala, distribuito da Eagle. <h2>Troy Kotsur primo attore sordo a vincere un Oscar</h2> <div class="wp-caption aligncenter" style="width: 700px" id="attachment_35047"> <img height="509" width="700" alt="" src="https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/f5c695be33d5ac920cc61dae099404cb.jpg" class="wp-image-35047 size-full"> <p class="caption">Troy Kotsur vince l'Oscar come miglior attore non protagonista per 'Coda - I segni del cuore' (ANSA)</p> </div> La prima (e più giovane) fu Marlee Matlin, che nel 1987 vinse l'Oscar per <em>Figli di un dio minore</em>, prima volta nella storia per un'attrice sorda. Un primato femminile, per una volta, a cui si affianca quest'anno quello maschile. La statuetta per il <strong>"migliore attore non protagonista</strong>" va a<strong> Troy Kotsur</strong>, il primo <strong>attore sordo</strong> ad aver mai vinto un Academy Awards, per <em>Coda - I segni del cuore</em>. Sul palco la scena in cui della premiazione diventa un momento da incidere a futura memoria nella storia della cerimonia: per celebrarlo tutta la sala ha alzato le mani sopra la testa, in movimento, anziché applaudire, e il <strong>discorso in lingua dei segni</strong> dove Kotsur dedica la vittoria alla comunità dei sordi, a quella Coda (children of deaf adults) e a tutte le persone con disabilità. "Questo è il nostro momento", ha detto l'attore. <blockquote data-instgrm-version="14" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/tv/CbpzIcig8S9/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=loading" data-instgrm-captioned="" style="background: #FFF; border: 0; border-radius: 3px; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0; width: calc(100% - 2px);" class="instagram-media"> <div style="padding: 16px;"> <div style="display: flex; flex-direction: row; align-items: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 40px; margin-right: 14px; width: 40px;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 100px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 60px;"></div> </div> </div> <div style="padding: 19% 0;"></div> <div style="display: block; height: 50px; margin: 0 auto 12px; width: 50px;"></div> <div style="padding-top: 8px;"> <div style="color: #3897f0; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: 550; line-height: 18px;"> Visualizza questo post su Instagram </div> </div> <div style="padding: 12.5% 0;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: row; margin-bottom: 14px; align-items: center;"> <div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; height: 12.5px; width: 12.5px; transform: translateX(0px) translateY(7px);"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; height: 12.5px; transform: rotate(-45deg) translateX(3px) translateY(1px); width: 12.5px; flex-grow: 0; margin-right: 14px; margin-left: 2px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; height: 12.5px; width: 12.5px; transform: translateX(9px) translateY(-18px);"></div> </div> <div style="margin-left: 8px;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 20px; width: 20px;"></div> <div style="width: 0; height: 0; border-top: 2px solid transparent; border-left: 6px solid #f4f4f4; border-bottom: 2px solid transparent; transform: translateX(16px) translateY(-4px) rotate(30deg);"></div> </div> <div style="margin-left: auto;"> <div style="width: 0px; border-top: 8px solid #F4F4F4; border-right: 8px solid transparent; transform: translateY(16px);"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; flex-grow: 0; height: 12px; width: 16px; transform: translateY(-4px);"></div> <div style="width: 0; height: 0; border-top: 8px solid #F4F4F4; border-left: 8px solid transparent; transform: translateY(-4px) translateX(8px);"></div> </div> </div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center; margin-bottom: 24px;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 224px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 144px;"></div> </div> <p style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;"><a rel="noopener" href="https://www.instagram.com/tv/CbpzIcig8S9/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=loading" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none;">Un post condiviso da Luce! (@luce.news)</a></p> </div> </blockquote> <script src="//www.instagram.com/embed.js"> Un messaggio di ringraziamento capace di far sorridere ma anche di emozionare, quando ha raccontato la toccante storia del padre che "era il migliore nella lingua dei segni. Poi purtroppo è rimasto paralizzato dal collo in giù in un incidente stradale e non si è potuto più esprimere - spiega - Sarai sempre il mio eroe", ha poi aggiunto commosso. “Voglio davvero ringraziare tutti i meravigliosi palchi teatrali dei non udenti in cui mi è stato permesso di salire, lì mi è stata data l'opportunità di sviluppare il mio mestiere di attore" conclude Kotsur.La statuetta a Ariana DeBose, "Una donna di colore apertamente queer"
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Ariana DeBose è la miglior attrice non protagonista per il suo ruolo di Anita nel remake di West Side Story di Steven Spielberg (ANSA)
Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock
Forse il momento più clamoroso e indimenticabile - non il più edificante certo - degli Oscar 2022 è stato lo schiaffo di Will Smith al presentatore Chris Rock. Ben presto si è capito che non si trattava affatto di uno sketch preparato per la cerimonia: il tempo di veder cambiare espressione sul volto di Smith, da sorridente a furibondo in pochi attimi, come se avesse indossato i panni del paladino della giustizia, dell'eroe chiamato, ancora una volta, a difendere l'onore di una donna. Ovviamente senza che questa gli avesse chiesto nulla. Tutto da una battuta che Chris Rock ha fatto sul palco rivolgendosi infatti a Jada Pinkett Smith: "Jada, ti adoro. Non vedo l'ora di vedere Soldato Jane 2". Il pubblico in sala ride, la protagonista della battuta, dopo un sorriso imbarazzato, torna subito seria. Le parole del comico facevano riferimento ai capelli rasati dell'attrice, affetta da alopecia e da anni impegnata in una battaglia contro gli stereotipi di bellezza imposti dallo show business. Rock, scherzano proprio sul suo aspetto, l'ha paragonata a Demi Moore, che nella pellicola citata interpretava un soldato e aveva i capelli rasati. Una parola di troppo per Will Smith, che si è sentito in dovere di difendere la sua compagna e in mondovisione ha tirato uno schiaffo al comico; il pubblico continua a ridere e ad applaudire, ignaro forse della gravità dell'accaduto, mentre il presentatore prova a sdrammatizzare: "Wow! Will Smith me le ha suonate!" mentre l’attore torna a sedere; questi però ribatte gridando "Tieni fuori mia moglie da quella fott*** bocca".![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/6b3d718e1b27ade502f19547794048b9-300x228.jpg)
Will Smith in lacrime ritira il premio come "miglior attore protagonista" e si scusa per la reazione eccessiva di pochi minuti prima
Solidarietà all'Ucraina
Disabilità, genere, razza, malattie. Le tematiche sociali che si sono date il cambio durante la notte degli Oscar 2022 sono state tante e tutte importantissime. Prima e durante, però, non poteva mancare tra i tanti argomenti richiamati dalle star la guerra in Ucraina.Visualizza questo post su Instagram
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L'attrice Mila Kunis sul palco degli Academy Awards celebra la resilienza degli ucraini
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Paolo Sorrentino con il cast di "È stata la mano di Dio" si sono presentati con una spilla a sostegno dell'Ucraina sul red carpet
Liza Minnelli in sedia a rotelle
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Lady Gaga e Liza Minelli ricevono un lungo applauso del pubblico per la presentazione del premio più prestigioso, quello per miglior film (ANSA)
Tutti i premi della 94/a edizione degli Oscar
![94° edizione dei Premi Oscar: La cerimonia di consegna si svolgerà il prossimo 27 marzo a Los Angeles, al Dolby Theatre presso l’Hollywood & Highland Center](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/1oscar.jpg)
94° edizione dei Premi Oscar, tutte le statuette
- Miglior Film: Coda - I segni del cuore di Sian Heder
- Migliore regia: Jane Campion per Il potere del cane
- Migliore attrice protagonista: Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye
- Migliore attore protagonista: Will Smith per King Richard - Una famiglia vincente
- Migliore attrice non protagonista: Ariana DeBose per West side story
- Migliore attore non protagonista: Troy Kotsur per Coda - i segni del cuore
- Migliore sceneggiatura originale: Belfast di Kenneth Branagh
- Migliore sceneggiatura adattata: Coda - I segni del cuore di Sian Heder
- Migliore fotografia: Dune (Greig Fraser)
- Miglior trucco e acconciatura: Gli occhi di Tammy Faye (Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh)
- Miglior film internazionale: Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi
- Miglior film d'animazione: Encanto di Byron Howard e Jared Bush
- Miglior documentario: Summer of Soul…or When the Revolution Could Not Be Televised di Ahmir "Questlove" Thompson
- Migliori effetti speciali: Dune (Paul Lambert, Tristan Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer)
- Miglior suono: Dune (Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill e Ron Bartlett)
- Miglior montaggio: Dune (Joe Walker)
- Migliore colonna sonora: Dune (Hans Zimmer)
- Migliore canzone originale: No time to die (Billie Eilish e Finneas O'Connell)
- Migliori costumi: Crudelia (JJenny Beavan)
- Migliore scenografia (production design): Dune (Patrice Vermette; Set Decoration: Zsuzsanna Sipos)
- Miglior corto documentario: The Queen of Basketball di Ben Proudfoot
- Miglior corto animato: The windshield wiper di Alberto Mielgo e Leo Sanchez
- Miglior corto live action: The long goodbye di Aneil Karia e Riz Ahmed