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Home » Spettacolo » Pete Burns, il fascino dell’ambiguità e del cambiamento del cantante di “You spin me round”

Pete Burns, il fascino dell’ambiguità e del cambiamento del cantante di “You spin me round”

Da giovane cantante coi capelli lunghi e la benda a presentatore/opinionista spietato di reality, vittima dell'ossessione per la chirurgia estetica, anima in costante trasformazione

Luca Scarlini
26 Settembre 2022
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“You spin me round, like a record, round round“. Pete Burns portò, nel 1984, al successo questa hit dance che ancora oggi torna in tutte le possibili versioni e citazioni. Lo fece insieme alla sua band, i Dead or alive. Androgino, dai lunghi capelli, con il trucco oltraggioso e una benda sull’occhio da piratessa fashion, aveva fatto i primi passi nel mondo del goth rock con una band di breve durata, chiamata Nightmare in Wax. Divideva allora la scena della seduzione glam e dell’ambiguità con Boy George (che accusava di avergli rubato le idee del look, elaborato insieme alla moglie Lynn Corlett, conosciuta in un salone di parrucchiere in cui entrambi lavoravano) e con Marilyn: tutti intenti a portare elementi di ambivalenza nel mondo della musica pop, dominato dalla tenzone tra i Duran Duran e gli Spandau Ballet. Gli anni seguenti furono segnati dalla fama e dalla tendenza a ogni tipo di eccesso.

Pete Burns, ai tempi dei Dead or Alive

Come racconta nella sua dura, spietata, autobiografia Freak unique, uscita nel 2006, anno in cui aveva divorziato dalla moglie, annunciando il suo fidanzamento con Michael Simpson, poi suo marito, dopo furibondi litigi e l’intervento della polizia. Un evento celebrato con magnifici anelli disegnati da Vivienne Westwood. In lui era nata la volontà di cambiare, transire, mutarsi. La chirurgia estetica diventò la sua ossessione, fino a trasformare il suo bel volto in una maschera, mentre nel frattempo la sua identità diventava sempre più quella di una donna. Le spese per la continua trasformazione e per riparare il lavoro di chirurghi criminali, lo portarono alla bancarotta, alla sfratto da casa, perché incapace di pagare l’affitto. Nel frattempo erano infinite le sue azioni inconsulte, nella vita privata e in quella pubblica, in cui tornò alla fama, dopo anni di oscurità, nel mondo dei reality, spargendo veleno con micidiale lingua di falce nel Celebrity Big Brother, di cui divenne il presentatore per la sezione di gossip.

Pete Burns
Pete Burns divenne ossessionato dalla chirurgia estetica, che oltre alla bancarotta, lo portò ad assomigliare sempre più a una donna

La polemica, il litigio, sono diventate la sua attività artistica, mentre la carriera da solista ha sempre stentato a trovare una forma compiuta, pur potendo contare sulla collaborazione di estimatori importanti come i Pet Shop Boys e George Michael. Mentre il suo volto cambiava sempre più spesso, è intervenuto sulla sua ossessione per la manipolazione del corpo, del volto, sulle sue battaglie contro nemici veri e immaginari. Nell’ultima apparizione, magnifica, poco prima della morte precoce a 57 anni (massacrato dagli esiti delle operazioni, dal diabete e da una malattia ai reni), al Big Brother 2016 per l’ennesima volta canta “You spin me round” e esplode il fascino della sua voce scura, con problemi negli acuti, ormai, ma magnifica al centro, con la figura di una pitonessa della notte, dalla cresta rossa, con un abito lungo e i guanti, per l’ultima comparsa di una delle maggiori creature del cambiamento, di identità e fisionomia, nel mondo del pop.

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  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
  • Paese che vai inquinamento che trovi. O, se volete, un mal comune che non diventa affatto un mezzo gaudio. Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Planetary Health”, primo autore il professore Yuming Guo, sono infatti a appena 8 milioni le persone che possono dire di respirare aria pulita: lo 0,001% della popolazione mondiale, che vive su una percentuale irrisoria del globo terraqueo, lo 0,18%.

Per i rimanenti 7 miliardi e passa la situazione è grama, se non critica, con la concentrazione annuale di polveri sottili che è costantemente al di sopra della soglia di sicurezza indicata dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (PM2.5 inferiori a 5 µg/m3), un limite oltre il quale il rischio per la salute diventa considerevole. E come se non bastasse la concentrazione media giornaliera globale è di 32,8 µg/m3, più del doppio della soglia Oms.

Lo studio pubblicato su “Lancet” è il primo al mondo ad aver ricostruito i valori giornalieri di polveri sottili, ovvero smog, su tutto il Pianeta, attraverso un metodo complesso e multifattoriale che ha permesso di ottenere dei valori anche nelle regioni non monitorate, grazie a un mix fatto di osservazioni tradizionali di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico via satellite, metodi statistici e di apprendimento automatico (machine learning).

Dati allarmanti, dunque. Per quanto qualche segnale di miglioramento comincia a intravvedersi, con il totale dei giorni con concentrazioni eccessive che sta diminuendo nel complesso. I dati degli ultimi 20 anni rivelano delle tendenze positive in Europa e Nord America, dove l’inquinamento da PM2.5 è sceso, ma non in Asia meridionale, Australia e Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi, dove il trend è invece di crescita. Le concentrazioni più elevate di PM2.5 sono state rilevate nelle regioni dell’Asia orientale (50 µg/m3) e meridionale (37,2 µg/m3), seguite dall’Africa settentrionale (30,1 µg/m3). Poco da gioire, dunque e molto da lavorare.

#lucenews #inquinamento
  • L’arrivo della bella stagione ha il sapore del gelato 🍦

Golosi ma di qualità. È il rapporto degli italiani con il gelato artigianale secondo un’indagine di Glovo. Piattaforma di consegne, e Gusto17, brand gourmet, in vista del Gelato Day del prossimo 24 marzo.

Nel 2022 solo sull’app di Glovo gli italiani hanno ordinato più di 2 milioni di gelati, il 16% in più rispetto al 2021, con una media di 5.500 gelati al giorno, principalmente dalle gelaterie di quartiere, facendo aumentare le vendite del 138% per i piccoli esercenti. In particolare, il picco di ordini si registra alle 21.

Tra i gusti più amati dagli italiani ci sono: crema, pistacchio, nocciola e Nutella. Questa la Top 10 delle città più golose di gelato: Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Catania, Bologna, Bari e Verona.

🍨E voi, amanti del gelato, qual è il vostro gusto preferito? 

📸 Credits: @netflixit 

#lucenews #lucelanazione #gelatoday
  • 🗣«Persi undici chili in poco tempo. Per cercare di rialzarmi iniziai un percorso con uno psicologo, ma ho capito presto qual era il motivo per cui ero caduta dentro quel tunnel. E ho iniziato presto a lavorare su di me, da sola.

Nel 2014 avevo ripreso ad allenarmi da pochissimo tempo, quando ho incontrato una donna, Luana Angeletti. Ho scoperto dopo che era la mamma di un amico, ma la cosa importante è quello che lei mi disse quella volta.

Che avevo una struttura fisica adatta a competere nella categoria bikini, nel body-building. Mi è scattato dentro qualcosa, ho iniziato a lavorare perché volevo migliorare e finalmente farmi vedere dagli altri, dopo che per otto anni non ero andata neanche al mare perché mi vergognavo del mio fisico e della mia scoliosi. Grazie a Luana sono passata dal nascondermi allo stare su un palco guardata da tante persone. È stata decisiva.

Imparate a volervi bene, e se non ci riuscite con le vostre forze, non abbiate paura di farvi aiutare e seguire da altri. È importantissimo».

Dai disturbi alimentari al body building, l
"You spin me round, like a record, round round". Pete Burns portò, nel 1984, al successo questa hit dance che ancora oggi torna in tutte le possibili versioni e citazioni. Lo fece insieme alla sua band, i Dead or alive. Androgino, dai lunghi capelli, con il trucco oltraggioso e una benda sull’occhio da piratessa fashion, aveva fatto i primi passi nel mondo del goth rock con una band di breve durata, chiamata Nightmare in Wax. Divideva allora la scena della seduzione glam e dell’ambiguità con Boy George (che accusava di avergli rubato le idee del look, elaborato insieme alla moglie Lynn Corlett, conosciuta in un salone di parrucchiere in cui entrambi lavoravano) e con Marilyn: tutti intenti a portare elementi di ambivalenza nel mondo della musica pop, dominato dalla tenzone tra i Duran Duran e gli Spandau Ballet. Gli anni seguenti furono segnati dalla fama e dalla tendenza a ogni tipo di eccesso.
Pete Burns, ai tempi dei Dead or Alive
Come racconta nella sua dura, spietata, autobiografia Freak unique, uscita nel 2006, anno in cui aveva divorziato dalla moglie, annunciando il suo fidanzamento con Michael Simpson, poi suo marito, dopo furibondi litigi e l’intervento della polizia. Un evento celebrato con magnifici anelli disegnati da Vivienne Westwood. In lui era nata la volontà di cambiare, transire, mutarsi. La chirurgia estetica diventò la sua ossessione, fino a trasformare il suo bel volto in una maschera, mentre nel frattempo la sua identità diventava sempre più quella di una donna. Le spese per la continua trasformazione e per riparare il lavoro di chirurghi criminali, lo portarono alla bancarotta, alla sfratto da casa, perché incapace di pagare l’affitto. Nel frattempo erano infinite le sue azioni inconsulte, nella vita privata e in quella pubblica, in cui tornò alla fama, dopo anni di oscurità, nel mondo dei reality, spargendo veleno con micidiale lingua di falce nel Celebrity Big Brother, di cui divenne il presentatore per la sezione di gossip.
Pete Burns
Pete Burns divenne ossessionato dalla chirurgia estetica, che oltre alla bancarotta, lo portò ad assomigliare sempre più a una donna
La polemica, il litigio, sono diventate la sua attività artistica, mentre la carriera da solista ha sempre stentato a trovare una forma compiuta, pur potendo contare sulla collaborazione di estimatori importanti come i Pet Shop Boys e George Michael. Mentre il suo volto cambiava sempre più spesso, è intervenuto sulla sua ossessione per la manipolazione del corpo, del volto, sulle sue battaglie contro nemici veri e immaginari. Nell’ultima apparizione, magnifica, poco prima della morte precoce a 57 anni (massacrato dagli esiti delle operazioni, dal diabete e da una malattia ai reni), al Big Brother 2016 per l’ennesima volta canta "You spin me round" e esplode il fascino della sua voce scura, con problemi negli acuti, ormai, ma magnifica al centro, con la figura di una pitonessa della notte, dalla cresta rossa, con un abito lungo e i guanti, per l’ultima comparsa di una delle maggiori creature del cambiamento, di identità e fisionomia, nel mondo del pop.
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