Post antisemita, Kanye West escluso prima da Instagram e poi anche da Twitter

Il rapper e produttore discografico starebbe facendo la sua campagna di comunicazione per le presidenziali 2024 in Usa

di BARBARA BERTI
11 ottobre 2022
Il rapper Kayne West, ex marito di Kim Kardashian

Il rapper Kayne West, ex marito di Kim Kardashian

Bloccati gli account Twitter e Instagram del rapper Kanye West (45 anni) dopo la pubblicazione di messaggi antisemiti. L'ex marito di Kim Kardashian, che adesso si fa chiamare Ye, si è reso protagonista di una brutta vicenda che lo vede accusato di incitamento all’odio razziale.
Il musicista Kanye West

Il musicista Kanye West

Twitter ha bloccato l’account dopo che il rapper e produttore discografico aveva postato un violento messaggio dai contenuti antisemiti: West aveva annunciato che appena si fosse svegliato avrebbe “alzato a livello 3 l’attacco agli ebrei”, usando un gergo militare, ma scrivendo la parola “death” al posto di "def", che ha il suono quasi simile. Il rapper aveva spiegato che non poteva farlo sul momento perché era “un po’ addormentato”. Poi l’attacco gli ebrei per “averlo usato” e “cercato di far fuori chiunque si oppone alla vostra agenda”. Il social ha rimosso il tweet subito dopo la pubblicazione, scrivendo: “Questo tweet ha violato le regole di Twitter”. Un portavoce della piattaforma ha spiegato a “BuzzFeed News” che “l’account in questione è stato bloccato, a causa di una violazione dei regolamenti di Twitter”. La decisione è arrivata dopo che anche Meta aveva posto delle limitazioni all’account Instagram di West, visto che giorni prima l'ex marito della Kardashian aveva postato un altro messaggio antisemita, in cui sosteneva che il rapper Diddy fosse controllato dagli ebrei.
Il post con i messaggi antisemiti (Instagram)

Il post con i messaggi antisemiti (Instagram)

La brutta vicenda arriva in seguito a un altro episodio avvenuto durante la settimana della moda di Parigi durante la quale il controverso produttore musicale, aveva indossato una maglietta con scritto “white lives matter”, cioè “la vita dei bianchi conta”, in contrapposizione con il “black lives matter”, utilizzato dal movimento per i diritti degli afroamericani. Ovviamente ciò aveva scatenando un vero polverone e suscitato l’indignazione dei liberal statunitensi e di tutto l’establishment politico-mediatico. L’episodio, inoltre, ha portato il marchio Adidas ad annunciare il blocco della sua partnership con il rapper e la sua linea di sneaker Yeezy. L’azienda, senza menzionare la frase sulla t-shirt, in un comunicato ha sottolineato che “le partnership che funzionano sono legate al rispetto reciproco e ai valori condivisi”.     Secondo gli osservatori politici americani, queste mosse sarebbero state create per attirare l’attenzione visto che il musicista è intenzionato a candidarsi alle presidenziali del 2024, dopo aver fallito nel 2020. A tal proposito ci sarebbe anche un altro indizio. Prima dei messaggi antisemiti, l’ex marito di Kim Kardashian era tornato su Twitter dopo una lunga assenza (questa per sua scelta, ndr) con un cinguettio sibillino per i suoi 31 milioni di follower: “2024” accompagnato da una foto con un cappellino da baseball nero e la scritta 2024, letta da alcuni, appunto, come una sua nuova possibile candidatura alla Casa Bianca.
Kanye West e la modella Juliana Nalú (Instagram)

Kanye West e la modella Juliana Nalú (Instagram)

Ora, però, il produttore è ‘fuori’ dai social: dopo aver pubblicato, con sarcasmo, una foto che lo riprendeva con il fondatore di Meta, Mark Zuckenberg, contestandogli il fatto che la piattaforma avesse limitato il suo account su Instagram, West aveva ricevuto su Twitter il sostegno del miliardario e futuro proprietario del social, Elon Musk, che aveva commentato: "Bentornato su Twitter, amico mio". Ma il ritorno è durato lo spazio di poche ore.