Priscilla: “Quanta paura può ancora fare un uomo truccato?”

A "Le Iene" la famosa drag queen recita un monologo sull'omosessualità parlando del timore che può incutere ciò che viene definito "diverso" dalla società

di BARBARA BERTI -
5 aprile 2023
Priscilla, la più famosa drag queen italiana (Instagram)

Priscilla, la più famosa drag queen italiana (Instagram)

“Quanta paura può ancora fare un uomo truccato?”. A chiederlo è Priscilla, la più famosa drag queen italiana, all’anagrafe Mariano Gallo. Dopo il discorso del regista Leandro Emede sulle famiglie omogenitoriali, il programma “Le Iene” su Italia 1 ha invitato un’altra figura importante della comunità Lgbtqia+, ovvero Priscilla, conosciuta anche per il suo ruolo da giudice nel programma tv “Drag Race Italia”. La drag queen, nella puntata in onda martedì 4 aprile, ha parlato di omosessualità e della paura che può incutere nelle persone ciò che viene definito “diverso” dalla società.
La drag queen Priscilla (Instagram)

La drag queen Priscilla (Instagram)

“Quanta paura può fare ancora un uomo truccato con una parrucca in testa che cammina su tacchi altissimi? Dico paura perché è quello che proviamo di fronte a ciò che non sappiamo riconoscere, a ciò che non riusciamo a capire. Dunque, che ci viene più facile temere, allontanare, condannare” sono le parole iniziali del monologo di Priscilla che poi racconta il conflitto interiore che ha vissuto a causa di una latente forma di omofobia. “Anche Mariano era così: un omosessuale che concepiva l’omosessualità come qualcosa da vivere in segreto, nella propria intimità, perché aveva interiorizzato, suo malgrado, una forma di omofobia” dice ancora la drag queen che si sofferma molto sul concetto di paura.
 
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Quando si ha paura non si vede la realtà. Mariano non la vedeva. Mariano sono io. Mariano era in contrasto con Priscilla. Non gli piaceva il suo modo di parlare, di vestire, di comportarsi, non la capiva. E Priscilla sono io. Mariano non accettava le sfumature, le unicità. Non voleva mettersi in discussione. È solo confrontandosi con Priscilla che finalmente ha capito quanto fosse limitato, mediocre, chiuso. Grazie a Priscilla, Mariano è cresciuto. Ha imparato a vedere a colori ma anche Priscilla è cresciuta. Io sono cresciuto” spiega Priscilla.
Mariano Gallo in arte Priscillia (Instagram)

Mariano Gallo in arte Priscillia (Instagram)

Nel finale di monologo, la drag queen racconta la riappacificazione delle sue due anime: “Con il tempo, Mariano ha capito che Priscilla lo porta sulla pelle e dentro di sé, tutto il giorno. Tutti i giorni. E se prima Mariano e Priscilla erano due facce della stessa medaglia, il giorno e la notte, che vivevano schiena e schiena e quando c’era una spariva l’altro, oggi, invece, camminano fianco a fianco. Hanno imparato che non bisogna avere paura di conoscere e di capire. La conoscenza rende liberi. Ora Mariano e Priscilla si tengono per mano e guardano finalmente insieme al futuro”.