Rocío Muñoz Morales racconta otto storie di donne scritte da altrettante registe

Al via su Cielo la rassegna "Lo sguardo di lei" che ha come perno l'amore sia nei risolti più dolorosi e melodrammatici sia in quelli più leggeri e sfumati

di BARBARA BERTI
24 febbraio 2023

L'attrice e conduttrice tv Rocío Muñoz Morales

Rocío Muñoz Morales per otto registe donne che celebrano e raccontano le donne. L’attrice e conduttrice televisiva (34 anni), fa il suo ingresso nella programmazione di Cielo (canale 26 del digitale terrestre) con una nuova produzione originale: i contenuti di un nuovo ciclo di film raccontati attraverso il rapporto medico-paziente, che sembra una confessione intima, ma che si rivela in realtà un gioco delle parti. Ambientata nello studio di uno psicanalista, la moglie di Raoul Bova interpreta la paziente che si racconta: il film diventa esperienza vissuta, direttamente o per interposta persona, mentre il dottore rappresenta il telespettatore, sempre più avido di conoscenza e incuriosito dai racconti della sua paziente.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Rocío Muñoz Morales (@rociommorales)

Brevi filmati, ideati e prodotti dal team del canale introducono le otto pellicole, dirette da altrettante donne, per il nuovo ciclo “Lo sguardo di Lei”. La rassegna va in onda dal 24 febbraio, tutti i venerdì, alle ore 21,15. Sono otto prime serate in cui desiderio, amore, passione e sessualità sono raccontati senza tabù in una rassegna che è espressione di libertà e consapevolezza di sé. La sala d’attesa, lo specchio moltiplicatore di personalità e la sala da visita sono i tre ambienti in cui si snoda il racconto, che ha il suo compimento durante la seduta psicanalitica, un pretesto narrativo per raccontare qualcosa di intimo a un interlocutore immaginario. Il gioco di rimandi tra paziente e dottore aiuta a capire il film attraverso i suoi snodi principali, introducendo i passaggi fondamentali della pellicola in corrispondenza di alcune parole chiave. Nelle clip vengono anticipate anche alcune scene del film per coglierne il significato. Ne scaturisce un racconto divertente ed emozionante, in cui Morales aiuta a comprendere “Lo sguardo di Lei”, mettendo a fuoco il punto di vista femminile della storia. “Cosa accomuna le otto storie di questi film? Innanzitutto un dato oggettivo: si tratta di otto pellicole dirette da donne” scrive Morales su Instagram. E spiega: “Inoltre ognuna di queste storie ha come perno l’amore, ora nei suoi risvolti più dolorosi e melodrammatici, ora nei suoi contorni più leggeri e sfumati. In ogni caso lo sguardo di lei, ovvero della regista, è particolarmente importante perché inquadra la passione da un punto di vista prettamente femminile. Come vede la propria sessualità e il proprio desiderio una donna? Come lo racconta? A chi lo racconta? Cosa cattura il suo sguardo e come lo elabora attraverso i pensieri e il suo inconscio?”.
Rocío Muñoz Morales

Rocío Muñoz Morales

Il ciclo “Lo sguardo di Lei”

A inaugurare il ciclo - venerdì 24 febbraio - è “Bianca come la neve”, film del 2019 di Anne Fontaine, rivisitazione in chiave moderna di “Cenerentola”, la fiaba per eccellenza. Dopo la morte tragica dei genitori, Claire, una giovane molto bella, vive un'esistenza solitaria e noiosa a Tolone, lavorando nell'albergo del padre gestito dalla matrigna Maud. Senza saperlo, Claire suscita un'incontrollabile gelosia in Maud, che arriva persino a premeditarne il rapimento da parte di un killer per farla sparire per sempre. Le varie vicissitudini in cui Claire si imbatte rappresentano per lei l’occasione per un’emancipazione radicale. Il 3 marzo va in onda “Mal di pietre”, film del 2016 di Nicole Garcia, un adattamento dell’omonimo romanzo di Milena Agus. Nella Francia dei primi anni ’50, Gabrielle, una donna dallo spirito libero, vive in un piccolo paese del sud, intrappolata in un matrimonio combinato dalla famiglia. Dopo aver conosciuto un veterano di guerra se ne innamora profondamente. Da quel momento il suo pensiero e i suoi sentimenti sono rivolti solo a lui. Saranno poi le situazioni della vita a decidere cosa ne sarà del suo desiderio. “Ritratto della giovane in fiamme”, film del 2019 di Cėline Sciamma, va in onda su Cielo il 10 marzo. Nella Francia del 1770, Marianne, una pittrice, deve raggiungere un’isola della Bretagna per dipingere il ritratto di Héloïse, una giovane donna appena uscita dal convento per sostituire come sposa la sorella morta tragicamente. La giovane, sospesa tra quelle che vede come due prigionie, rifiuta di posare e Marianne deve quindi scrutarla in gesti e movimenti per imprimerla nella memoria e disegnarla di nascosto. Ma a forza di osservarsi le due donne scoprono una passione che si accende come il fuoco. Una storia di amore che presuppone alla sua radice un percorso di autoaffermazione e di scoperta di sé. Il triangolo marito-moglie-amante è al centro de “L’amante inglese”, film del 2009 di Catherine Corsini, in onda su Cielo il 17 marzo. Nel sud della Francia, Suzanne, moglie del medico Samuel, decide a quarant’anni di rimettersi al lavoro come fisioterapista. Ma mentre segue i lavori di costruzione del suo nuovo ambulatorio, conosce Ivan, un operaio di origine catalana, che è stato in prigione e si mantiene con lavoretti precari. La passione tra i due è tale che Suzanne lascia tutto quello che ha per vivere con lui, ma il marito le dichiara guerra e la priva di ogni mezzo di sussistenza. “L’amante russo”, film del 2020 di Danielle Arbid, è in programma per il 24 marzo. Hélène è una professoressa di lettere presso un’università parigina. Divorziata e con un figlio, Hélène conosce Alexandre, un tenebroso diplomatico russo, sposato, con il quale intraprende una relazione fatta per lo più di sesso. Non appena la foga dei sensi va dissipandosi, Alexandre si dimostra sempre più disinteressato, diventando però una vera ossessione per Hélène, che cerca di riempire i vuoti amorosi di una relazione del tutto unilaterale, perdendo di vista se stessa. “Cosa dirà la gente”, pellicola del 2017 di Iram Haq, è la proposta per la serata del 31 marzo. Siamo a Oslo e Nisha, la protagonista, ha sedici anni e una doppia vita. In famiglia è una perfetta figlia di pachistani. Fuori casa è invece una normale ragazza norvegese. Quando però il padre la sorprende in casa di notte in compagnia del suo ragazzo, i genitori e il fratello si organizzano per portarla contro la sua volontà in Pakistan, affidandola alla zia. In un Paese che non ha mai conosciuto Nisha è costretta ad adattarsi alla cultura da cui provengono suo padre e sua madre. In “Curiosa”, film del 2019, in onda su Cielo il 7 aprile, Lou Jeunet racconta un sensuale triangolo amoroso. Nella Parigi del 1895, i poeti Pierre Louÿs e Henri de Régnier sono entrambi innamorati di Marie de Heredia, la bella e intelligente figlia di José-Maria de Hérédia, poeta e loro mentore. Marie è innamorata di Pierre, ma obbedisce al padre e sposa Henri per saldare i debiti dei genitori e migliorare la propria posizione sociale. Pierre lascia Parigi per l'Algeria e lì incontra Zohra Ben Brahim, con cui divide l'interesse per la fotografia erotica. Due anni più tardi Pierre torna a Parigi e, dopo averla rincontrata, confessa a Marie di essere ancora innamorata di lei. I due intraprendono una relazione clandestina, infrangendo le convenzioni sociali dell'epoca. A chiudere il ciclo è “Two Mothers”, film di Anne Fontaine, ambientato in Australia. Roz e Lil sono amiche sin da quando erano bambine, si sono poi sposate e hanno avuto due figli, Tom e Ian. Con il passare degli anni i due bambini diventano due splendidi ragazzi e finiscono per intraprendere una relazione l’uno con la madre dell’altro. Il film, che sovverte ogni tipo di tabù, va in onda su Cielo venerdì 14 aprile.