
Simone Cristicchi
La canzone di Simone Cristicchi è un delicato pugno nello stomaco. Chiunque sia figlio, quindi tutti, che abbia o meno affrontato il dramma di un genitore malato, non può non sentire le lacrime salire agli occhi parola dopo parola. "Quando sarai piccola" è dedicata alla madre Luciana, che nel 2012 è stata colpita da un'emorraggia cerebrale devastante. “È una lettera che io scrivo a lei - aveva spiegato in questo articolo - cercando di accompagnarla e di farle capire quello che sta accadendo nella sua vita, dopo questo suo essere tornata bambina e quindi bisognosa di cura e di attenzioni. Partiamo dal presupposto che è una canzone molto intima, molto personale. Allo stesso tempo però mi sono reso conto che è un tema che appartiene a tutti, questo l'ho capito dopo averla scritta, perché chiunque l'ascoltava ci trovava qualcosa di proprio, un'esperienza, un parente, un amico".
Questo il testo:
Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei
Ti starò vicino come non ho fatto mai
Rallenteremo il passo se camminerò veloce
Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce
Giocheremo a ricordare quanti figli hai
Che sei nata il 20 marzo del ’46
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai
E è ancora un altro giorno insieme a te
Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato
E sorridere del tempo che non sembra mai passato
Quando sarai piccola mi insegnerai davverochi sono
A capire che tuo figlio è diventato un uomo
Quando ti prenderò in braccio
E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai
E è ancora un altro giorno insieme a te
Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato
Ci sono cose che non puoi cancellare
Ci sono abbracci che non devi sprecare
Ci sono sguardi pieni di silenzio
Che non sai descrivere con le parole
C’è quella rabbia di vederti cambiare
E la fatica di doverlo accettare
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
Che non so dimenticare
E è ancora un altro giorno insieme a te
Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato
E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte
Che non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava
Buonanotte