Schettini: “Stop cellulari a scuola? Sono d’accordo, ma serve la complicità delle famiglie”

Il prof più amato da grandi e piccini si racconta in un’intervista, in vista anche del nuovo tour “La fisica che ci piace – la lezione show” che partirà oggi da Piacenza

di ILARIA VALLERINI
11 luglio 2024
Il professore Vincenzo Schettini

Il professore Vincenzo Schettini

“In un nulla cosmico, le persone hanno sempre più sete di conoscenza”. Parola di Vincenzo Schettini, il professore di fisica più amato del web, pronto per le prossime tappe del suo tour ‘La fisica che ci piace – La lezione show’ con cui sta trasformando i palcoscenici dei teatri italiani in grandi aule scolastiche.

Il prof salirà ‘in cattedra’ per il suo show giovedì 11 luglio alle 21.15 a Piacenza nella cornice di Palazzo Farnese all’interno della rassegna culturale “Piacenza Summer Cult”. A seguire, il 17 luglio sarà a Varese ai Giardini Estensi, mentre il 12 agosto è atteso a Marina di Pietrasanta al Teatro La Versiliana. Il tour riprenderà poi a ottobre con già oltre 30 date confermate nei teatri di tutta Italia. Un viaggio alla scoperta della fisica, prodotto da Paolo Ruffini con la sua Vera Produzione, capace di regalare un’occasione più unica che rara di esplorare da vicino questo mondo e di emozionare tutti e tutte: dagli amanti della fisica o nostalgici delle lezioni al liceo, semplici curiosi o assetati di sapere e, naturalmente, tutti i fan del prof più famoso dei social.

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Professore, il suo è un magnifico esperimento che parte nel 2017 con il primo video postato sui social diventato immediatamente virale. Cosa è scattato in lei? “Avevo la sensazione di star facendo qualcosa che avrebbe attirato l’attenzione dei ragazzi. Inoltre, per uno come me che è cresciuto con la televisione, era già chiaro che i social sarebbero arrivati a tutti diventando ben presto parte del nostro Dna”. Com’è nata l’idea di portare una lezione di fisica a teatro? “Al palco sono abituato, infatti sono anche un musicista. Ho un coro gospel con cui mi esibisco ormai da trent’anni. Nello spettacolo che porto a teatro ho deciso di fondere le mie due anime, l’arte e la scienza, trasformando una pura lezione di fisica in vero e proprio intrattenimento. A questo ha contribuito l’incontro con Paolo Ruffini, che produce lo show, e con il quale abbiamo stretto una bella amicizia”. Come definirebbe lo spettacolo? “Una lezione di fisica in cui non si perde l’elemento didattico, ma a questo si aggiungono la componente artistica-spettacolare e quella motivazionale dedicata alle emozioni, alla bellezza del tempo, al senso della vita… Argomenti capaci di far emozionare”.

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Chi torna - metaforicamente - sui banchi di scuola? “Ho ormai fatto almeno 30 date del tour ed è incredibile vedere persone di tutte le età e tutte le generazioni partecipare allo show”. Sono milioni le persone che la seguono sui social... “Sì, c’è bisogno di linguaggi nuovi che siano in grado di affascinare il pubblico al sapere. In un nulla cosmico, le persone hanno sempre più sete di conoscenza”. Il ministro Valditara ha firmato una circolare che dal prossimo anno scolastico vieterà l’uso dello smartphone fino alle scuole medie per qualsiasi scopo, anche didattico. Cosa ne pensa? “Un divieto non cambierà la situazione. Dobbiamo appellarci alle famiglie che si impegnino a far lasciare ai propri figli lo smartphone a casa. A scuola serve concentrazione, dunque, è indicato continuare ad usare quaderno, penna e libri. Tornando, al contempo, a fidarsi del professore. Tutto il resto è deconcentrazione. Mentre a casa, dato che il metodo di studio è soggettivo, il digitale può essere uno strumento utile”. Tornando allo show, ci darebbe una piccola anticipazione della prossima tappa? “Ci sarà una novità nello show di Piacenza: un esperimento pazzesco sulle onde, molto particolare e unico, che coinvolgerà in prima persona il pubblico”.