Parigi 2024, un asilo nido al Villaggio olimpico: missione compiuta per Allyson Felix

L’ex campionessa di atletica americana, che si è ritirata due anni fa, è diventata paladina delle battaglia per l’uguaglianza di genere nel mondo dello sport. E ora, nel Cio, vuole essere “la voce delle mamme atlete”

15 luglio 2024
Allyson Felix alla sua quinta e ultima Olimpiade, a Tokyo 2021 (Olympics)

Allyson Felix alla sua quinta e ultima Olimpiade, a Tokyo 2021 (Olympics)

Da atleta era una battaglia che ha portato avanti per quasi tutta la sua carriera; da grande ex della pista, oggi, quella battaglia è una missione compiuta. Allyson Felix è riuscita a portare nel cuore del Villaggio olimpico il primo asilo nido. Se il merito non è solo della 38enne americana che si è ritirata due anni fa, certamente il suo volto spicca come rappresentativo di questo importante progetto sociale, che permetterà a tante campionesse di vivere al meglio il periodo di gare, libere dal pensiero costante per i loro figli e figlie piccole. 

La battaglia per l’uguaglianza di Allyson Felix

Allyson Felix insieme a sua figlia
Allyson Felix insieme a sua figlia

La velocista più decorata di sempre (7 gli ori a cinque cerchi conquistati), infatti, ha contribuito a far sì che a Parigi le mamme sportive abbiano modo di prendersi cura da vicino dei loro bimbi, in un posto adibito all’interno del Villaggio. L'olimpionica statunitense ha collaborato in prima persona all’iniziativa, memore della propria esperienza: nel 2018, incinta della prima figlia, si era ritrovata con l'ingaggio dello sponsor Nike ridotto del 70%. In quell’occasione firmò un contratto di sponsorizzazione con la Athleta, diventando paladina per l’uguaglianza di genere nel settore. Da vera campionessa nel 2019 tornò in pista, dopo la nascita della figlia, e dimostrò di essere ancora una vincente, trionfando ai campionati mondiali con le staffette 4×400 m e 4×400 m mista e battendo in quest'ultima il record mondiale. 

“Sapevo quanto fosse difficile competere ai massimi livelli dopo aver avuto mia figlia, e alcune cose pratiche erano davvero difficili – ha raccontato la 38enne Los Angeles –. Così, quando sono entrato a far parte della Commissione Atleti del CIO, volevo davvero essere quella voce per le mamme atlete, e semplicemente aiutarle ad avere un pensiero in meno nella pressione delle gare”.

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L'asilo nido – realizzata grazie al supporto di una nota azienda per la prima infanzia – è pensato per i più piccoli (0-3 anni) e fornirà un ambiente confortevole e tranquillo con spazi privati per l'allattamento, aree gioco sicure e spogliatoi. “Era fondamentale sostenere le atlete che sono madri –, ha sottolineato l'ex sprinter –. È uno spazio in cui le famiglie possono ritrovare alcune delle comodità di casa. Possono divertirsi e avere un luogo tranquillo dove nutrire i propri bambini”. Felix, che si è ritirata l'anno dopo i Giochi di Tokyo, nella commissione atleti del Cio vuole essere “la voce per le mamme atlete”.

Una voce per le mamme atlete 

Allyson Felix a Rio 2016
Allyson Felix a Rio 2016

“La gravidanza e la maternità non devono significare la fine della carriera per le atlete –, ha affermato Emma Terho, presidente della Commissione atleti del Cio e due volte medaglia olimpica di hockey su ghiaccio per la Finlandia –. Questo nido garantirà proprio questo, dando alle atlete l'opportunità di concentrarsi sui Giochi senza rinunciare ai loro bimbi”.

“Ho vissuto l'esperienza di tornare alle competizioni con mia figlia, ed è stata davvero una sfida –ha sottolineato Felix –. Sei così lontano da casa ed è davvero difficile portare con te la tua famiglia. È stato complicato  stare in hotel, lavare i biberon, tutte le cose che devi portare, dare da mangiare al tuo bambino negli stadi, (pensare a) chi guarderà il tuo bambino. È stato impegnativo, ma ho potuto capire come e cosa si poteva migliorare”. Dopo la nascita di Camryn, la sua primogenita, la velocista a Tokyo ha firmato con un doppio oro la sua quinta Olimpiade consecutiva. E ora torna a Parigi con un altro obiettivo già centrato.