Battute su Sara Errani: “cucina, lava i piatti e pulisce”. Il sessismo olimpico

La 37enne bolognese ha vinto giovedì 1° agosto i quarti di finale del doppio con Jasmine Paolini, ma i commentatori di radio RMC si sono lasciati andare in commenti che la paragonano a una casalinga

di MARIANNA GRAZI -
2 agosto 2024
ERRANI PAOLINI INSTAGRAM FEDERTENNIS PARIGI 2024

Sara Errani e Jasmine Paolini a Parigi 2024

“A sinistra c’è Sara Errani che è il capo, fa tutto lei: lava i piatti, cucina, pulisce”. Non c’è verso, ne ce la facciamo proprio – noi giornalisti o opinionisti improvvisati, magari ex atleti che si trovano a commentare una gara di cui non sanno nulla, invitati per le grandi occasioni dalle emittenti – a far passare un giorno senza cadere nella trappola del giudizio facile, da bar, di pancia. Che un tempo sarebbe passato inosservato, nel contesto, ma con la sensibilità di oggi non sfugge all’orecchio attento del pubblico e dei colleghi.

Stavolta a cadere nella rete del sessismo facile c’è una veterana del tennis italiano, una campionessa senza tempo che ancora porta sul campo la sua grinta, il suo carattere e il suo talento per onorare la maglia che indossa. Durante i quarti di finale del doppio femminile a Parigi 2024 tra le francesi Caroline Garcia e Diane Parry e le nostre Sara Errani e Jasmine Paolini – mentre scriviamo si sta svolgendo la semifinale, con le azzurre impegnate nel match contro le ceche Karolina Muchova e Linda Noskova – giovedì 1° agosto, la 37enne bolognese è stata apostrofata da radio RMC come “il capo” della coppia italiana. Fin qui, tranne l’evidente sotteso di questa espressione, si poteva pure lasciar correre, diciamo che essendo più grande d’età e di esperienze vissute poteva pure esserci un fondo di verità. 

Errani e Paolini in semifinale del torneo di doppio femminile di tennis
Errani e Paolini in semifinale del torneo di doppio femminile di tennis

Poi però si è andati oltre. “Fa tutto lei: lava i piatti, cucina, pulisce”. Va bene, si può dire che in quel contesto la battuta fosse riferita al fatto che l’emiliana stava effettivamente facendo sul campo il lavoro di due persone, con la giovane Paolini un po’ sottotono. Ma una tennista professionista, una campionessa impegnata nella gara a cinque cerchi, che viene paragonata alla donna che lava, cucina e pulisce possiamo dire che ha stufato. Come a dire che comunque è sempre lì che deve tornare, l’unico paragone possibile è con la casalinga mater familias padrona della casa. Pensiamo ad un altro paragone, no?

La condanna delle giornaliste francesi

Intanto in una dichiarazione congiunta, l’Associazione francese delle giornaliste sportive e l’Unione dei giornalisti sportivi di Francia hanno condannato “i commenti sessisti fatti durante una partita di tennis femminile ai Giochi Olimpici del 2024 alla radio RMC”.

Grasse risate a corredo della battuta, perché non ci si fa mancare nulla. “I commenti sessisti e misogini non trovano spazio in una competizione internazionale” scrivono in una nota diffusa dalle due organizzazioni. 

Le due associazioni di giornalisti francesi hanno accolto con favore “la decisione di Eurosport nel Regno Unito di sospendere un commentatore dopo frasi sessiste”. “Beh, le donne finiscono di truccarsi. Sapete come sono le donne... se ne stanno in giro a rifarsi il trucco” aveva detto sabato scorso durante le gare di nuoto il commentatore Bob Ballard, ironizzando sul tempo impiegato dal quartetto australiano della 4x100 femminile per raggiungere il podio. Il giornalista è stato richiamato a casa con effetto immediato. “Notiamo che altrove in Europa, quando qualcosa va storto, viene punito”, conclude la nota delle associazioni della stampa francese.