E' polemica per l'
annuncio pubblicato sul sito ufficiale dal
Barcellona in merito alle
raccomandazioni e al
comportamento da tenere in diverse situazioni
per i tifosi che si recheranno in
Arabia Saudita per assistere alla
Supercoppa Spagnola 2024 dove i blaugrana affronteranno l'Osasuna in semifinale.
L'avviso del Barcellona
"Bisognerà evitare il consumo, la vendita o l'acquisto di sostanze stupefacenti e di alcol", il monito del club catalano (Instagram)
Il punto che sta provocando vivaci discussioni in Spagna è quello che riguarda
le manifestazioni a favore della comunità Lgbt+, cosa che sappiamo non essere molto 'apprezzata' nello stato arabo dell'Asia occidentale. Questo il messaggio comparso sul sito: "Si raccomanda rispetto e cautela nei comportamenti pubblici e nelle manifestazioni di affetto.
Un comportamento indecente, compreso qualsiasi atto di natura sessuale, potrebbe avere conseguenze legali per gli stranieri. Anche le relazioni tra persone dello stesso sesso e le manifestazioni di sostegno al gruppo Lgbtqia+, anche sui social media, possono essere motivo di sanzione". E dire che un anno e mezzo fa, il 28 giugno 2022, il Barcellona
tinteggiò di arcobaleno il Camp Nou a sostegno del movimento Lgbt+. Oltre ai comportamenti in materia sessuale, il monito del club catalano riguarda anche il
consumo di alcol o droghe: "Inoltre bisognerà evitare il consumo, la vendita o l'acquisto di sostanze stupefacenti e di alcol perché severamente punibili. Al di là degli stand riservati bisognerà inoltre rispettare le consuetudini ed evitare grandi assembramenti, soprattutto in luoghi pubblici o religiosi, perché sono vietate le attività che il governo considera contrarie alla quiete pubblica".
I calciatori blaugrana atterrati in Arabia Saudita (Instagram)
Una questione economica
Quello che fa riflettere è la presa di posizione così netta da parte della squadra di calcio spagnola visto che in passato il Barcellona è sempre stato a fianco della comunità Lgbt+ anche con varie iniziative. Evidentemente il club catalano, attraverso tutte queste raccomandazioni, preferisce
evitare incidenti diplomatici. Vedremo come si comporteranno allora le
nostre quattro squadre di Serie A (Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina) visto che tra il 21 e il 25 gennaio si contenderanno la
Supercoppa Italiana proprio in Arabia. Non ci aspettiamo un atteggiamento diverso. Dopotutto già il fatto che le società accettino di giocare la competizione in uno Stato dove vari diritti non vengono riconosciuti, la dice lunga. La questione economica ha evidentemente un peso maggiore. Chissà se pubblicheranno anche loro un avviso ufficiale o se le raccomandazioni saranno più discrete.
Il precedente a sostegno della comunità Lgbt+
Come abbiamo accennato precedentemente, il Barcellona si è sempre schierato a sostegno della causa della comunità Lgbt+. Ma c'è stata una volta dove il club catalano ha pagato a caro prezzo il proprio
impegno sociale. Non stiamo parlando in termini economici, ma bensì in termini di follower Instagram. Per parlare dell'accaduto bisogna tornare indietro al luglio 2023 quando i blaugrana, posizionandosi in favore della
giornata dell'Orgoglio gay, irritarono una parte della sua immensa base social. Il club del Camp Nou fu uno dei 10 della Liga a postare
sui propri social network messaggi in appoggio alla festa della comunità Lgbt+: nei due giorni di "attivismo" 9 account persero follower, solo il Las Palmas riuscì a guadagnarli .
Le bandiere arcobaleno sopra il Camp Nou (Instagram)
Niente di grave anche perché a quei tempi l'account Instagram del Barça aveva più di 122 milioni di seguaci. La perdita fu dunque relativa: 439.661 follower in 48 ore. Una
cifra comunque significativa se teniamo conto che nella settimana precedente lo stesso account viaggiava a una media di 35.909 follower in più al giorno. Ad accorgersi della cosa fu il giornalista catalano David Saura, che postò i dati sul suo account Twitter avvisando il club. Che prese nota, e mostrò comunque
il suo di orgoglio nella battaglia in difesa della comunità Lgbt+.