Mondiale calcio femminile 2023, Bonansea: "Il nostro gioco è passione pura"

Inizia oggi la Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda. E il settore continua a crescere: tra il 2008 e il 2022 le tesserate Figc sono salite del 94% e a questa manifestazione ci sarà il debutto di 8 nazionali

di EDOARDO MARTINI
20 luglio 2023
La nazionale di calcio femminile pronta per il Mondiale 2023 (Instagram)

La nazionale di calcio femminile pronta per il Mondiale 2023 (Instagram)

"Chi va vedere una partita di calcio femminile da subito se ne innamora. L'ho sentito dire da molte persone, questo avviene perché noi donne non facciamo calcoli, non pensiamo a metterci in mostra personalmente, ma il nostro gioco è passione pura senza che nessuna si tiri mai indietro". Parola di Barbara Bonansea, una delle calciatrici italiane convocate per il Mondiale 2023 in Australia e Nuova Zelanda. Proprio quel Mondiale che parte oggi, 20 luglio, e che sicuramente terrà milioni di italiani incollati alle televisioni per sostenere le nostre azzurre. Già perché l'Italia alla Coppa del Mondo di calcio, negli ultimi anni, l'abbiamo vista solo nella sua versione femminile. Se gli uomini mancano all'appuntamento più prestigioso addirittura dal 2014, il percorso delle colleghe donne è in controtendenza: dopo ben quattro Mondiali assistiti solamente in televisione, l'Italia di calcio femminile è tornata a questa competizione nel 2019 e si è poi confermata per l'edizione di quest'anno.
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Le azzurre durante l'allenamento (Instagram)

La grande favorita

I favori del pronostico sono tutti dalla parte della nazionale degli Stati Uniti, con le due stelle Alex Morgan e Megan Rapinoe che puntano ancora una volta a stupire. A dare da filo da torcere alle americane, le più accreditate sono l'Inghilterra campione d'Europa e la Germania, due volte vincitrice del torneo (2003 e 2007). Da non sottovalutare nemmeno le altre due superpotenze Francia e Spagna che non vorranno deludere le aspettative.
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Megan Rapinoe è una delle stelle della nazionale statunitense di calcio

E l'Italia? Sedicesima nel ranking FIFA, arriva al Mondiale con nove vittorie e una sola sconfitta nel girone di qualificazione, con due reti subite e 40 all'attivo. Nel post-amichevole con la Colombia (vittoria azzurra per 2-1) Bertolini ha sottolineato che quella gara le aveva dato delle risposte importanti. Risposte che solo il campo potrà dare. Quello che è sicuro è che restiamo ampiamente fuori dal gruppo delle pretendenti al titolo, ma come il Mondiale 82' insegna, anche in quel caso partimmo da sfavoriti. Il resto è storia.

Il programma completo

La manifestazione si svolgerà dal 20 luglio al 20 agosto. La fase a gironi terminerà il 3 agosto e due giorni più tardi prenderà piede quella a eliminazione diretta, a partire dagli ottavi fino alla finale, che si svolgerà il 20 allo Stadium Australia. Ad aprire le danze sarà la Nuova Zelanda, padrona di casa, il 20 luglio alle 19 (ora italiana). Di seguito il programma completo:
  • 20 luglio, gara inaugurale
  • 20 luglio-3 agosto, fase a gironi
  • 5 agosto-8 agosto, ottavi di finale
  • 11 agosto-12 agosto, quarti di finale
  • 15 agosto-16 agosto, semifinale
  • 19 agosto, finale terzo-quarto posto
  • 20 agosto, finalissima 

Il girone delle azzurre

Le azzurre sono inserite in un girone non impossibile, che potrebbe farci ben sperare di ottenere il passaggio del turno, obiettivo minimo della Nazionale guidata da Milena Bertolini.
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I gironi completi (Twitter)

La nostra prima partita è in programma il 24 luglio, alle 8 (ora italiana) contro l'Argentina. Il 29 di nuovo in campo, alle 9.30, contro la Svezia, certamente la squadra più temibile del raggruppamento. Si chiude il 2 agosto contro il Sudafrica, alle 9. In caso di passaggio del turno, le ragazze di Milena Bertolini avranno un ostacolo certamente più complicato: il secondo posto, presumibilmente, presupporrebbe l'incrocio con le fortissime americane, mentre in caso di passaggio come prime del girone potremmo incrociare i Paesi Bassi. In ogni caso, l'eventuale ottavo di finale delle azzurre si giocherebbe il 6 agosto.

Il percorso di crescita del movimento calcistico femminile

La competizione oggi al via è un importante passo per capire a che punto è il percorso di crescita dell'Italia quanto a calcio femminile Attorno alla Nazionale sono stati fatti importanti passi in avanti: lo status professionale delle atlete, che dal luglio del 2022 sono diventate professioniste, il livello del campionato, sempre più attrattivo per le straniere e sempre più competitivo, come dimostra l'ottimo cammino della Roma in Champions, con circa 40mila tifosi giallorossi che hanno riempito l'Olimpico per i quarti contro il Barcellona. E soprattutto l'idea - finalmente - che il calcio femminile non sia uno sport di serie B.
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Barbara Bonansea, leader e veterana della nazionale azzurra (Instagram)

Le premesse ci sarebbero già tutte, ma se ne vogliamo aggiungere un'altra sicuramente dobbiamo citare il fatto che per molte veterane sarà l'ultima occasione per mettersi in mostra. Leader nello spogliatoio come Barbara Bonansea, Cristiana Girelli, Valentina Giacinti, Elena Linari, Valentina Cernoia, hanno indubbiamente fatto la storia del calcio femminile più recente, e rappresentano una garanzia della competitività della nostra Nazionale. Ma il ct Bertolini non vuole stare con le mani in mano e per questo ha voluto già avviare un ricambio generazionale: nella lista delle ventitré che saranno in Oceania ci sono giovanissime come Emma Severini (classe 2003), Chiara Beccari (2004), Giulia Dragoni (2006). Ricordiamoci a tal proposito l'esclusione di Sara Gara che ha fatto molto scalpore. E poi atlete nel pieno della maturità calcistica, tra le migliori del nostro Paese, come Lisa Boattin e Manuela Giugliano.

L'aumento del 94% delle tesserate Figc

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Il presidente della Fifa, Gianni Infantino (Instagram)

Ma veniamo ai numeri. Per mettere in evidenza questa crescita basti pensare che le tesserate Figc, tra il 2008 e il 2022, sono cresciute del 94 per cento. A completare il resto ci ha pensato il fatto che molti club maschili hanno da anni una sezione femminile all'interno delle loro strutture. Un altro dato da non sottovalutare è quello delle vendita dei biglietti. Ne sono stati venduti oltre un milione, battendo il precedente primato di Francia 2019. "Il più grande Mondiale della storia", ha detto il presidente Fifa Gianni Infantino. Per la prima partita delle australiane, contro l'Irlanda, addirittura la Fifa ha dovuto cambiare stadio, virando sullo Stadium Australia da 83mila posti per venire incontro all'enorme richiesta di biglietti. Lo stesso presidente ha poi lanciato un appello: "Non è troppo tardi, abbiamo bisogno di voi, venite a vedere le partite". Appello al quale gli ha fatto ecco quello del segretario generale della Fifa, Fatma Samoura: "Abbiamo ancora biglietti disponibili per la maggior parte delle partite, ma non aspettare fino all'ultimo minuto". Nel frattempo, questa edizione ha già il record di partecipanti: 32, proprio come nella competizione maschile (anche se nel 2026 le partecipanti passeranno a 48). L'allargamento delle squadre ha portato al debutto 8 novità assolute: Haiti, Marocco, Panama, Filippine, Portogallo, Irlanda, Vietnam e Zambia.
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La nazionale statunitense durante i festeggiamenti per la vittoria del Mondiale 2019 (Instagram)

Se a livello mondiale la crescita del movimento femminile ormai è appurata, su quello italiano possiamo sempre fare meglio. Come ad esempio ridurre il gap in campo con le nazionali migliori e portare quella passione allo stadio per migliorare l'interesse generale del pubblico.

Dove guardare il Mondiale

I diritti televisivi della competizione sono stati acquistati in Italia dalla Rai, che trasmetterà in diretta 15 partite del torneo: tra queste, quelle della Nazionale italiana, la partita inaugurale, semifinali e finale. Si potranno seguire le dirette anche in streaming, grazie all'app Raiplay, per dispositivi come pc, tablet e smartphone.