Il calciatore McClean: "Sono autistico, l'ho scoperto grazie a mia figlia"

Il centrocampista, via social, racconta di avere un disturbo dello spettro come la piccola, a cui ha voluto lasciare un messaggio: "Non smettere di sognare"

di EDOARDO MARTINI
30 marzo 2023

Il centrocampista del Wigan e della nazionale irlandese, James McClean (Instagram)

Scopre di avere quasi tutto in comune con la figlia. Anche la malattia. È quanto accaduto al centrocampista nordirlandese, James McClean, che attraverso un post struggente sul proprio account Instagram, ha rivelato di essere autistico proprio come la sua piccola Willow-Ivy, di soli quattro anni.

Il calciatore insieme alla figlia di 4 anni, Willow-Ivy (Instagram)

"Un viaggio da condividere"

Il classe 1989, che dal 2021 gioca nel Wigan, squadra che milita nella Championship, seconda divisione del campionato inglese, ha scoperto di avere una forma di autismo e ha deciso di condividere questa parte fondamentale della vita familiare proprio come aveva fatto già qualche anno fa. La piccola, nata dal matrimonio con Erin, è autistica dalla nascita e il calciatore ha spiegato come il suo vivere quotidiano sia cambiato radicalmente nel corso degli anni dovendosi confrontare con una realtà completamente nuova: quella di seguire la figlia passo dopo passo. E lo ha voluto rendere noto su Instagram: "Come tutti sapete, mia figlia Willow-Ivy è autistica. Gli ultimi 4 anni mi hanno cambiato la vita nel modo più sorprendente, ma è stato anche molto difficile a volte, mentre il suo papà la guarda superare così tanti ostacoli che la vita le ha posto, imparando a gestire le sfide che affronta quotidianamente. Più Erin ed io abbiamo imparato sull'autismo, più abbiamo iniziato a riconoscere che ero molto simile a Willow in più modi di quanto pensassimo. Vedevo così tanti piccoli tratti in lei che vedo anche in me stesso. Così ho deciso di andare a fare una valutazione dell'ASD. È stato un po' un viaggio e ora avendo una diagnosi certa sento che è arrivato il momento di condividerlo visto anche il periodo (la settimana dal 30 marzo al 5 aprile è quella della sensibilizzazione nei confronti dei Disturbi dello Spettro Autistico). Ho riflettuto per un po’ di tempo se renderlo pubblico e condividerlo, come ho fatto per Willow-Ivy, per farle sapere che capisco e che essere autistico non deve mai impedirle di raggiungere i suoi obiettivi e sogni. La bimba di papà".

Il classe 1989 mentre si dissocia dal minuto di silenzio per la Regina (Gianlucadimarzio.com)

Chi è James McClean

Nato a Derry, in Irlanda del Nord, il 22 aprile 1989 è un calciatore irlandese, centrocampista del Wigan e della nazionale. Ha rappresentato il paese giocando nella nazionale Under-21. Tuttavia, ha declinato l'invito di giocare per la nazionale maggiore, preferendo rappresentare la nazionale della Repubblica d'Irlanda. Se però il suo curriculum vanta 588 presenze tra i professionisti, condite da ben 71 goal, in passato è stato al centro di molte critiche con il calcio giocato. Nel 2012 non seguì le convocazioni dell'Irlanda del Nord, dopo la prima apparizione in Under21, accettando la chiamata in nazionale maggiore da parte della Repubblica d'Irlanda: "Sono onorato di essere stato chiamato a rappresentare il mio Paese ai Campionati Europei". Messaggio che fece scatenare le rimostranze di coloro che non digerirono il suo rifiuto di indossare la maglia dell'Irlanda del Nord. Proprio per questo fu coperto di insulti e minacce di morte da alcuni follower perché colpevole di aver preferito la più quotata Irlanda al momento di decidere con quale nazionale giocare. Successivamente nel 2015 manifestò le proprie ragioni politiche voltandosi di spalle durante l'inno "God Save The Queen". Infine, in occasione delle commemorazioni per la scomparsa della Regina Elisabetta II, si è dissociato pubblicamente nel pre gara di Wigan-Huddersfield staccandosi dall'abbraccio con i compagni. Da ricordare anche che nel novembre di ogni anno non indossa volutamente il papavero rosso per il Remembrance Day in ricordo dei caduti dell'esercito britannico nella prima guerra mondiale, perché a suo dire il papavero è usato per "ricordare ogni vittima delle guerre dal 1945 in poi".