Le ragazze allenate da
Milena Bertolini, Ct della rappresentanza nazionale in ritiro a Coverciano, hanno voluto lanciare un importante messaggio sociale a favore della
lotta al razzismo e alle discriminazioni. Il progetto, avviato dalla Federazione nel 2022 e rinnovato anche per l'anno corrente, ha riscosso grande successo, testimoniando la compattezza di tutto il
comparto calcistico italiano contro l'intolleranza. La squadra, che in questi giorni sta preparando l'amichevole contro la
Colombia in programma martedì 11 aprile alle 16,30, ha scelto di dedicare alcuni momenti di riposo alla diffusione di un importante
messaggio sociale, giunto alla seconda edizione e destinato a diventare punto cardine delle attività di sensibilizzazione del movimento calcistico nazionale. Il progetto
#UnitidagliStessiColori, vede la partecipazione di tutte le Leghe (Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti), delle Componenti Tecniche (Assocalciatori e Associazione Italiana Allenatori di Calcio), dell'Associazione Italiana Arbitri, ma anche dei Settori (Settore Giovanile e Scolastico e Settore Tecnico) e delle Divisioni (Divisione Calcio Femminile e Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale).
Le Azzurre in allenamento durante il ritiro di Coverciano (Instagram)
Razzismo, un problema del calcio italiano
Nessuno deve rimanere escluso, è l'obiettivo che gli ideatori dell'iniziativa si sono prefissati al momento della sua ideazione. E la campagna sta riscuotendo numerosi successi e moltissime adesioni, individuali o di gruppo. Un'iniziativa lodevole che mira a contribuire all'eliminazione di un problema che pervade da troppo tempo il calcio italiano, quello del
razzismo e dell'intolleranza. Numerosi
calciatori, ma anche intere tifoserie, diventano troppo spesso oggetto di epiteti e cori offensivi da parte dei supporter avversari, che fanno leva sull'
orientamento sessuale dei giocatori o sul colore della loro pelle.
Maignan,
Lukaku, Osimhen, così come
Folakemi Sule del Vicenza, sono solo alcune delle stelle del nostro campionato che nel corso delle loro carriere hanno subito
discriminazioni a causa delle proprie origini. La campagna, parte integrante del Piano Antidiscriminazione Figc, vede la partecipazione di partner istituzionali del calibro dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, così come della
Uefa.
Il logo dell'iniziativa
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La locandina dell'iniziativa (FIGC)[/caption] Il progetto indossa un'inedita veste grafica
quadricromatica, la quale sfrutta l'unione di ciano, magenta, giallo e nero per simboleggiare l'uguaglianza tra le diverse etnie a partire dai
colori primari. Ogni tipo di pelle, essendo una combinazione degli stessi colori in quantità diverse, ha di fatto la stessa origine. È questo il messaggio promosso dalla Federazione, che ritiene la sensibilizzazione una delle priorità del movimento calcistico nazionale.