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Khalid-Salman
Cominciamo bene. I Mondiali di calcio in Qatar non sono ancora iniziati ma l'edizione passerà alla storia sicuramente per essere la più tormentata di sempre. Dopo le proteste sul mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, delle persone Lgbtq+ e delle differenti posizioni politiche, assieme alle accuse di aver comprato migliaia di tifosi con biglietti e soggiorni gratuiti a patto che cantino, applaudano e sventolino le loro bandiere, arriva anche l'inopportuna dichiarazione di Khalid Salman, ambasciatore dei Mondiali di calcio in Qatar.
Durante un'intervista rilasciata alla emittente televisiva tedesca Zdf, l'ambasciatore si è lasciato andare ad una frase di poco gusto: "L'omosessualità è haram (in arabo significa "proibita"). È proibita perché è una malattia mentale. Durante i mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente: accetteremo tutti coloro che verranno nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole". Khalid Salman ha puntato il dito contro "i problemi con i bambini che vedono i gay, allora imparerebbero qualcosa che non va bene". L'intervista è stata subito interrotta dal portavoce del comitato organizzativo dei Mondiali e il giornalista tedesco Thorsten Benner ha provato a controbattere, senza esito, le farneticanti dichiarazioni dello sceicco condividendone il contenuto sul suo profilo Twitter: "How welcoming" / "Che benvenuto".
"Imparerebbero qualcosa che non va bene"
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Il presidente della FIFA Gianni Infantino e l'emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani sul palco all'inizio del sorteggio principale per la Coppa del Mondo FIFA 2022 a Doha