Si sa, il calcio è lo sport più bello del mondo. Sul campo tutti i giocatori sono uguali, una nazione di 37 milioni di abitanti può sconfiggerne una di 47, Davide può vincere contro Golia ancora una volta. È questa anche la favola della nazionale di calcio del Marocco, che ai Mondiali in Qatar ha battuto la Spagna ai calci di rigore. Il successo è un evento di portata storica: è infatti la prima volta dei Leoni dell'Atlante ai quarti di finale. La prima squadra del mondo arabo ad arrivare così lontano, visto che a fare questo salto, finora, erano state Camerun, Senegal e Ghana, tutte formazioni subsahariane.
Il campo da calcio dove le disuguaglianze si azzerano
L'impresa è data anche dal fatto che a riuscirci è stato un Paese in cui, probabilmente, il calcio è uno degli ultimi 'problemi' di cui occuparsi. Infatti, nonostante i progressi registrati negli ultimi 25 anni, la popolazione è vittima di profonde disuguaglianze socio-economiche che penalizzano soprattutto i giovani e le donne. In pratica il 10% della popolazione più ricca ha un livello di vita in media 12 volte superiore a quello del 10% della popolazione più povera, uno scarto che non accenna a diminuire dal 1990. Ma dentro lo stadio tutto questo si azzera. Non a caso il Marocco è una squadra che fa della collettività la propria forza, studia l’avversario in maniera maniacale ed adotta tutte le contromosse possibili in campo. Per la vittoria finale contro i ben più quotati campeones sono serviti i rigori, dove la squadra di Hoalid Regragui non ha sbagliato nulla, aggiudicandosi uno storico passaggio ai quarti che fa tanto "favola degli eterni perdenti". Insomma la vittoria inattesa ma desiderata di chi crede nella rivalsa, di chi, con quei calci al pallone spera in un momento di gloria, quella vittoria a loro quasi sempre negata. Ma lo sport non li considera perdenti, anzi concede loro una possibilità partendo da uno svantaggio, li esalta nel confronto col vincente o presunto tale e celebra la loro volontà di credere di potercela fare, soprattutto quando nessuno crede in loro.L'italiano ai quarti di finale
Tra le file marocchine milita anche l'unico giocatore italiano presente ai quarti di finale dei Mondiali senza l'Italia, Walid Cheddira. Nato a Loreto, in provincia di Ancona, e cresciuto, da sempre in squadre italiane, Walid poteva giocare per la nostra nazionale ma ha deciso di onorare le proprie radici: "Ci penso, certo che ci penso, di essere l'unico italiano. Io mi sento di rappresentare il Marocco, ovviamente, in campo. Avendo doppio passaporto, avrei potuto giocare per entrambi i Paesi. Ma ha chiamato il mister Regragui, ho sentito subito una grande fiducia e ho risposto presente. Il Marocco sono le mie radici. È incredibile, questa serata è la storia della nazionale. La prima volta ai quarti di finale. Ma adesso dobbiamo ricordarci che abbiamo un'altra partita tra quattro giorni, Inshallah".Il tabellone completo
Con la vittoria larga del Portogallo sulla Svizzera che ha chiuso gli ottavi di finale, entriamo nel vivo della fase finale dei Mondiali 2022 in Qatar. Ecco il tabellone dei quarti di finale: Venerdì 9 dicembreCroazia-Brasile, ore 16
Olanda-Argentina, ore 20
Sabato 10 dicembre Marocco-Portogallo, ore 16Inghilterra-Francia, ore 20
Le semifinali si giocheranno il 13 e il 14 dicembre alle ore 20. Seguirà poi la finale per il terzo e il quarto posto il 17 dicembre alle ore 16. La finalissima, invece, andrà in onda il 18 dicembre alle ore 16.