Sofia Goggia: “Lo sci non è per omosessuali e no ai trans nelle gare femminili". Poi le scuse

di LETIZIA CINI -
17 aprile 2022
Sofia Goggia con la coppa del mondo di discesa

Sofia Goggia con la coppa del mondo di discesa

“Leggo sgomento che secondo Sofia Goggia un atleta gay non sarebbe in grado di fare una discesa libera. Prima di dire cose del genere, gentile Sofia, converrebbe fermarsi a pensarci due volte: la velocità è un vantaggio in gara ma con le parole può diventare un grosso problema”. Questo il commento del sottosegretario all’Interno ed esponente di Iv, Ivan Gasparotto alle parole della sciatrice Sofia Goggia, nata 29 anni fa a Bergamo. Intervistata dal Corriere della Sera, l'atleta bergamasca è intervenuta sul tema dell’omosessualità: “Se ci sono omosessuali tra gli atleti? Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi già dalla Steif di Kitz”, ha detto l’atleta. Alla domanda se sia giusto che gli atleti transgender gareggino con le donne Goggia ha risposto che “a livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo allora che sia giusto”.

La scivolata della campionessa olimpica

Sofia Goggia con la coppa del mondo di discesa

Sofia Goggia con la coppa del mondo di discesa

Suscita polemiche l’intervista rilasciata da Sofia Goggia ad Aldo Cazzullo e Flavio Vanetti sul Corriere della Sera oggi in edicola e online. La medaglia d’argento in discesa ai Giochi invernali di Pechino 2022 si è infatti resa protagonista di un’uscita a dir poco infelice. Rispondendo alla domanda se nello sci esistono omosessuali, la sciatrice azzurra ha così risposto: “Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitzbuhel…”. Nel corso delle ore non si placano le polemiche scatenate dall’intervista rilasciata da Sofia Goggia: la medaglia d’argento in discesa ai Giochi invernali di Pechino 2022 si è infatti resa protagonista di un’uscita poco felice. Rispondendo alla domanda se nello sci esistono omosessuali, l’atleta bergamasca ha così risposto: “Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitzbuhel…”.

"Le donne sono donne; gli uomini, uomini"

Alla domanda se si considerasse femminista, la sciatrice ha risposto: “Credo che le donne debbano lottare per i loro diritti, compresa la parità di retribuzione. Ma le donne sono donne; gli uomini, uomini. Non mi piace quando dicono: donna con le palle. Perché devi giudicarmi da quello che non ho, che non sono?”.Quindi Sofia Goggia si è espressa sui transgender che gareggiano con le donne: “A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo allora che sia giusto”.  Inevitabile l’ondata di indignazione sui social.

L'indignazione corre sui social

Sofia Goggia ricevuta lo scorso 4 aprile dal presidente Sergio Mattarella

Sofia Goggia ricevuta lo scorso 4 aprile dal presidente Sergio Mattarella

Fra le prime prese di posizione, quella del presidente dell’Arcigay Bergamo Civesn Marco Arlati , che ha invitato la campionessa a scusarsi per le sue "parole infarcite di stereotipi» su Facebook. Quindi è stata la volta di Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, che ha scritto: «Leggo sgomento che secondo Sofia Goggia un atleta gay non sarebbe in grado di fare una discesa libera. Prima di dire cose del genere, gentile Sofia, converrebbe fermarsi a pensarci due volte: la velocità è un vantaggio in gara ma con le parole può diventare un grosso problema».
Sofia Goggia (29 anni) in una foto tratta dal suo profilo Instagram

Sofia Goggia (29 anni) in una foto tratta dal profilo Instagram della sciatrice bergamasca

Sulle dichiarazioni di Goggia sono intervenuti anche I sentinelli di Milano, che su Facebook hanno scritto: "Non abbiamo dubbi da tempo su quanto sia forte l’azzurra di sci Sofia Goggia. Da oggi invece sappiamo che ha un’idea stereotipata sull’omosessualità da età delle caverne. Quindi non esisterebbero gay fra gli sciatori italiani, perché nessuno sarebbe abbastanza coraggioso e maschio da sfidare una discesa libera così pericolosa. Se è una battuta, non fa ridere. Se è veramente il suo pensiero, è desolante".
Vladimir Luxuria

Vladimir Luxuria

"Un pensiero davvero umiliante", l’ha definito Vladimir Luxuria, che ha commentato su Radio Capital le affermazioni della campionessa di sci. «Questa idea di misurare l’eterosessualità attraverso la virilità è assurda» afferma Luxuria, «Se uno è capace di sfidare certe altezze lo fa indipendentemente dall’orientamento sessuale. Quella della Goggia è un’idea un po’ vecchia, secondo cui i gay di fronte ad una discesa ripida tornano indietro urlando e sculettando. Da sempre per qualcuno lo sport è dimostrazione di machismo. Già detto dagli uomini è terribile, ma detto da una donna è davvero umiliante".

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

"Pregiudizi e sport, l’ennesima unione incivile". Sulla vicenda interviene anche il  Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli . "In un’intervista la campionessa di sci Sofia Goggia afferma che non ci sarebbero colleghi omosessuali perché non abbastanza coraggiosi per affrontare le piste più ardue - tuona il presidente, Mario Colamarino - . Proprio come se agli atleti gay mancasse qualcosa rispetto agli altri. Un’idea irrazionale, frutto di pregiudizi interiorizzati fin troppo diffusi nel mondo dello sport. Un pensiero che va combattuto ed estirpato giorno dopo giorno con operazioni mirate, oltre che essere sanzionato dalle istituzioni. “Chiediamo quindi a Sofia Goggia e all’autore dell’intervista Aldo Cazzullo di chiarire la loro posizione a riguardo”, ha concluso il presidente del Circolo Mario Mieli, Mario Colamarino.

Le scuse di Sofia Goggia

"Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Mi dispiace e mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese per la frase che è uscita nell’intervista (...). Sicuramente, quando l’ho pronunciata, non voleva essere di natura discriminatoria". Nella tarda serata del giorno di Pasqua Sofia Goggia si scusa per le sue affermazioni sugli omosessuali e i transgender nel mondo dello sci pubblicate nell'intervista 'incriminata''. Le parole della campionessa hanno sollevato una pioggia di polemiche sui social e sui media, tra cui quelle del presidente dell’Arcigay di Bergamo Marco Arlati, dei Sentinelli, dell’ex parlamentare del pd Anna Paola Concia, del presidente del Circolo Mario Mieli, Mario Colamarino e di Vladimir Luxuria.