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I lavori domestici sono ancora una prerogativa delle donne
L’Italia non sembra essere (ancora) un Paese per donne, e l'equità di genere è ancora lontana non solo nel mondo del lavoro, ma anche in casa. Certo, importanti passi in avanti sono stati fatti, e molte professioni tipicamente maschili hanno aperto le porte all’universo femminile: oggi abbiamo donne astronaute, nell’esercito, che guidano taxi e mezzi pesanti, persino gondoliere, che hanno sbriciolato dopo nove secoli di dominio ininterrotto il feudo maschile della voga. Eppure i pregiudizi resistono, anche (e soprattutto) tra le mura di casa e i piccoli lavori domestici. Non solo il gender gap si fa sentire in ufficio, dove le professioniste risultano essere pagate meno rispetto ai colleghi uomini, avere meno possibilità di carriera e ricevere giudizi più severi. Anche nelle incombenze e nei piccoli problemi quotidiani, come i guasti casalinghi, lavori manuali come il montaggio di mobili, e lavori specifici come idraulico, elettricista, muratore e falegname, i pregiudizi di genere esistono eccome. È quanto emerge da un’indagine "Taskrabbit", dalla quale è risultato che 3 uomini su 10 si fiderebbero poco o per niente di una donna per riparare un tubo o un guasto elettrico. Peccato però che siano pronti a diffidare e prontissimi a giudicare mogli e compagne, ma alquanto restii a rimboccarsi le maniche per aiutarle concretamente.
Il 60% delle italiane dichiara di essersene occupata senza l’ausilio di altre persone, rispetto al 54% degli uomini. Il 46% degli intervistati si fiderebbe ciecamente di una donna per spostare scatoloni per un trasloco, percentuale che sale al 63% se a svolgere questa attività fosse un uomo. Eppure il 63% delle intervistate ha affermato di lavare da sola la propria auto, il 42% di montare in autonomia i mobili, il 19% di riparare i tubi quando perdono acqua, il 13% di fare lavori di falegnameria e il 9% di riparare i guasti all’impianto elettrico. Oltre a queste attività considerate ancora atipiche per le donne, il 91% delle intervistate sostiene di occuparsi regolarmente della pulizia della casa (contro il 61% degli uomini), il 90% della spesa (73% uomini), l’87% di riordinare i capi nell’armadio (55% uomini), l’85% di lavare i vetri (54% uomini) e il 79% di stirare (35% uomini).
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Nonostante l’84% degli italiani sia convinto che gli uomini e le donne possano svolgere gli stessi lavori, di fronte alle attività domestiche, invece, sembra che la differenza di genere si faccia ancora sentire
Pulire casa, riordinare e stirare: la (non) equità di genere in casa
Gli uomini e le donne possono svolgere gli stessi lavori: l’84% degli italiani ne è convinto, almeno a parole. Eppure, di fronte alle attività domestiche, sembra che la differenza di genere sia preponderante. Non sorprende quindi che i nostri connazionali si fiderebbero più di una donna che di un uomo per pulire la casa (77% vs 41%), per riordinare i vestiti nell’armadio (79% vs 39%) e per stirare (76% vs 36%). È questa la fotografia scattata da Taskrabbit, il network globale che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con tasker competenti e affidabili, in occasione della Giornata Internazionale della donna.Elettriciste, idrauliche, falegname: non sono lavori per donne
Una cosa è pure e prendersi cura della casa, altra cosa è la manutenzione delle mura domestiche. Qui gli stereotipi di genere vengono confermati eccome, anche se si riparare una lampada che si è fulminata. I dati parlano chiaro: gli italiani ripongono più fiducia in un uomo che in una donna per riparare un guasto elettrico, con la metà (49%) degli intervistati che si fiderebbe ciecamente di un uomo e il 37% di una donna, per sistemare un tubo che perde (50% vs 39%) e per i lavori di falegnameria (51% vs 39%). Al contrario, il 29% degli uomini si fiderebbe poco o niente di una donna per riparare un guasto elettrico, il 27% non farebbe aggiustare un tubo che perde a una donna e il 24% metterebbe in dubbio il risultato di un lavoro di falegnameria se a farlo fosse una donna. Queste percezioni, seppure in proporzione minore, vengono condivise anche dalle donne stesse: il 22% di loro non si fiderebbe di una persona dello stesso genere per le riparazioni elettriche, il 18% non pensa che le donne siano in grado di aggiustare un tubo che perde e il 17% non sarebbe sicura del risultato di un lavoro di falegnameria se a farlo fosse una donna. La visione femminile cambia se queste attività, invece, venissero svolte da un uomo: solo 1 donna su 10 si fiderebbe poco o per niente del risultato di un lavoro all’impianto elettrico o idraulico se eseguito da un uomo, percentuale che scende all’8% per i lavori di falegnameria.
Quando i partner non aiutano ma… giudicano
Il 60% delle italiane dichiara di essersene occupata senza l’ausilio di altre persone, rispetto al 54% degli uomini. Il 46% degli intervistati si fiderebbe ciecamente di una donna per spostare scatoloni per un trasloco, percentuale che sale al 63% se a svolgere questa attività fosse un uomo. Eppure il 63% delle intervistate ha affermato di lavare da sola la propria auto, il 42% di montare in autonomia i mobili, il 19% di riparare i tubi quando perdono acqua, il 13% di fare lavori di falegnameria e il 9% di riparare i guasti all’impianto elettrico. Oltre a queste attività considerate ancora atipiche per le donne, il 91% delle intervistate sostiene di occuparsi regolarmente della pulizia della casa (contro il 61% degli uomini), il 90% della spesa (73% uomini), l’87% di riordinare i capi nell’armadio (55% uomini), l’85% di lavare i vetri (54% uomini) e il 79% di stirare (35% uomini).
Taskrabbit, un programma di mentorship per abbattere gli stereotipi
Proprio per accrescere la consapevolezza delle donne nelle proprie capacità e per scardinare gli stereotipi di genere, Taskrabbit ha lanciato un mentorship program per le nuove tasker iscritte alla piattaforma, in cui le mentori saranno proprio le tasker che in questi anni sono state particolarmente attive nei lavori di riparazione e montaggio mobili. “Siamo lieti di lanciare un mentorship program per riaccendere la fiducia delle donne nelle proprie potenzialità. L'anno scorso in Italia abbiamo notato che il 60% delle persone che hanno visitato la piattaforma per iscriversi come tasker erano donne” ha dichiarato Begüm Zarmann, Managing Director di Taskrabbit Europe. Taskrabbit è il network globale che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con tasker competenti e affidabili. Offre ai suoi clienti più di 40 categorie di servizi che spaziano dal montaggio e assemblaggio mobili al giardinaggio, da una mano per i traslochi a piccoli interventi di manutenzione della casa. “Quando si parla di pregiudizi - ha aggiunto Zarmann - c'è ancora molto lavoro da fare e la nostra iniziativa è solo un piccolo passo nella lotta contro gli stereotipi, ma i piccoli passi sono necessari per avviare un movimento più grande”.Cucinare e lavare: le donne italiane sono le più indaffarate d’Europa
Nonostante qualche progresso, è nelle case italiane che rimane la maggiore differenza di genere nei lavori domestici rispetto al resto del mondo occidentale. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista "Demographic Research", su 19 Paesi nelle case italiane in media le donne passano più di tre ore in più a settimana a lavare e cucinare rispetto ai partner, un gap che per esempio in Canada è di appena un'ora. Lo studio dell'università di Oxford ha analizzato le ricerche fatte sul tema negli ultimi 50 anni. Italia e Spagna, spiegano gli autori, sono i Paesi con la maggiore differenza, anche se questa si sta riducendo. Se nel 1980 nel nostro Paese il gap era di quattro ore, in quarant'anni c'è stata una riduzione del 25%, e un trend simile è stato visto nelle case spagnole.
Le donne tradizionalmente si sobbarcano un carico di lavori domestici maggiore rispetto agli uomini