Disabile aggredito a Monza per il colore della pelle

Il 22enne egiziano è stato insultato su un autobus, inseguito e picchiato in strada. In Italia cresce la violenza nei confronti di chi è "diverso"

di ILARIA VALLERINI -
8 luglio 2023
Monza, disabile aggredito per il colore della pelle

Monza, disabile aggredito per il colore della pelle

Un disabile aggredito a Monza per il colore della pelle. Uno sguardo di disprezzo, poi insulti per la sua carnagione e condizione fisica, senza alcun motivo. E' iniziata così l'aggressione ai danni di un 22enne egiziano disabile insultato su un autobus e poi inseguito e picchiato in strada da un 47enne italiano con precedenti. Insultato, rincorso e picchiato. L'aggressore non si è fermato neanche di fronte al padre del 22enne disabile, corso in aiuto del figlio. Ha continuato a spintonarlo fino a colpirlo con un pugno al volto. Per il 47enne ora le accuse sono di lesioni, percosse ed ingiuria aggravate dall'odio razziale e dalla minorata difesa, per cui è stata attivata la procedura del Codice rosso.

Quando la polizia è arrivata sul posto, ha trovato il 22enne ancora a terra dolorante

Il caso di Monza: "Papà, un uomo mi minaccia"

Il giovane era seduto su un pullman diretto a casa, il 4 luglio scorso, a Monza, e ha raccontato di aver avvertito su di sé lo sguardo di un uomo che ha continuato a fissarlo. Ad un certo momento, senza motivo apparente, l'uomo si è scagliato a male parole contro il ragazzo insultandolo ripetutamente. "Schif*o... sono appena uscito di galera, ti spacco la faccia", gli continuava a urlare l'uomo, un 47enne già conosciuto dalle forze dell'ordine. Intimorito dalla situazione, il 22enne dopo qualche minuto ha telefonato a suo padre. "Papà, un uomo mi minaccia, ho paura, aspettami alla fermata".  Così il ragazzo è sceso dall'autobus.
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Parte dell'aggressione è avvenuta su un bus a Monza

La vittima: "Sono sceso alla fermata e mi ha buttato per terra"

Esattamente una fermata prima della sua, il 47 enne è sceso e il giovane ha tirato un sospiro di sollievo. Ma quando anche il 22enne di origine egiziana è uscito dal bus e ha iniziato a camminare in direzione di casa, l'aggressore si è avvicinato di nuovo e lo ha spintonato più volte fino a farlo cadere a terra. Non ha smesso di scagliarsi contro di lui con odio e violenza incontrollati. Anzi. In quel momento è arrivato il genitore che ha tentato di bloccare l'aggressore. Lui però lo ha scansato, ha continuato a insultare tutti e due e ha colpito con il giovane con un pugno al volto. Sono stati i passanti ad impedire che il 47enne potesse fuggire, mentre il padre del ragazzo ha avvisato il 112. Quando due pattuglie della Polizia di Stato sono arrivate sul posto, hanno trovato il 22enne ancora a terra dolorante e l'aggressore circondato da un capannello di persone. Il giovane è stato portato al pronto soccorso per essere visitato e medicato, gli agenti hanno identificato il 47 enne e lo hanno portato in Questura dove è stato denunciato.
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La polizia è intervenuta sul posto e hanno trasportato l'aggressore in questura

Il Questore di Monza, Marco Odorisio, ha attivato la Divisione polizia anticrimine e ha disposto l'applicazione della misura di prevenzione personale dell'Avviso orale nei confronti dell'aggressore. L'uomo in passato è stato già denunciato o condannato per reati in materia di stupefacenti, riciclaggio, furto aggravato, lesioni personali, danneggiamento e ingiurie.

 In Italia in crescita l'odio contro i disabili

Stigmatizzati, esclusi, isolati: ma anche vittime di violenze e di odio proprio perché disabili. Secondo i dati riportati dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, a partire del 2017, si è registrato un aumento del 32% dei casi di violenza contro i disabili (157 casi nel 2017, 210 nel 2018 e 207 nel 2019). Questi crimini sono spesso motivati ​​da pregiudizi e si tratta principalmente di aggressioni fisiche, furti, rapine e in alcuni casi anche di omicidi. Questi dati però non tengono conto delle varie caratteristiche delle persone con disabilità: donne o uomini, eterosessuali o appartenenti alla comunità Lgbt+, italiani o stranieri. Oggi però, in Italia, l’aggravante d’odio non è considerata per le violenze contro le persone disabili, nonostante in molti casi venga perpetrata proprio per questo motivo.