A Maria Corina Machado, l’anti-Maduro, il Premio della Libertà per il suo coraggio

L’Istituto Bruno Leoni ha scelto la leader dell’opposizione venezuelana e volto della resistenza per “L’incredibile coraggio, la straordinaria lucidità e l’inesauribile passione”

14 settembre 2024
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Maria Corina Machado EPA/RONALD PENA

Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana ed ex candidata proscritta alle elezioni presidenziali di luglio scorso, ha vinto il Premio della Libertà 2024 dell’Istituto Bruno Leoni. “Ringrazio di cuore. Riconoscimento delle gesta eroiche dei venezuelani determinati ad essere liberi e che il 28 luglio, nonostante le condizioni estreme, abbiamo esercitato la nostra Sovranità Popolare e sconfitto la tirannia”.

Così Machado ha ringraziato sui social: “Mi inorgoglisce lottare al fianco di tutti i miei compatrioti, dentro e fuori il nostro Paese, e di far parte del più potente movimento di cittadini che abbiamo mai visto in questa terra. Il Venezuela è nato per essere libero!”.

L'Istituto italiano, si legge nella sua pagina, ha assegnato il premio alla leader del partito Vente Venezuela per la seguente motivazione: 

"María Corina Machado è impegnata da anni nel promuovere la causa della libertà nelle condizioni più difficili. Lo ha fatto con grande rigore intellettuale, affermando le ragioni della rule of law contro l’arbitrio legalizzato dell’attuale regime venezuelano. E lo ha fatto con straordinario coraggio, mettendo in gioco sé stessa, la sua persona, il suo corpo, la sua libertà per dare nuovo vigore alla causa dei diritti individuali, della trasparenza e della democrazia, infondendovi nuovo vigore. La mobilitazione da lei guidata, in occasione delle elezioni del luglio 2024, è un esempio di protesta non-violenta che ha saputo rivelare al mondo la natura del regime. Riceve il Premio Bruno Leoni 2024 per l’incredibile coraggio, la straordinaria lucidità e l’inesauribile passione messi al servizio della causa della libertà”.

E poi ancora. “Con questo premio – spiega il direttore Alberto Mingardi – vogliamo dare anche un piccolo segnale di profonda solidarietà nei confronti dei venezuelani, da anni vittime di un regime brutale che ha in larga misura annullato ogni diritto individuale. La loro causa appare periferica, rispetto alle grandi contese al centro dell’interesse degli esperti di geopolitica, e non suscita l’interesse dei commentatori. L’esito drammatico dell’esperimento del ‘socialismo del ventunesimo secolo’ contiene lezioni che dobbiamo noi pure cercare di apprendere”.