Il 2 aprile era la giornata per la consapevolezza sull’autismo. I monumenti sono stati illuminati di blu, come ormai accade per qualsiasi tipo di giornata. E’ per sensibilizzare, ci dicono. Eppure queste luci illuminano poco: cambia il colore, i monumenti sono sempre gli stessi e di sensibilità ce n’è sempre poca o comunque non abbastanza. “Bisogna fare qualcosa” dice il politico di turno, ma puntualmente le cose rimangono ferme immobili o al massimo si muovono di pochi millimetri, impercettibili. Non è per fare polemica o per una visione disillusa, ma sono i numeri che lo dicono.
Non c’è lavoro per le persone autistiche
“In Italia sono 600mila le persone autistiche ma solo l'1,7% é inserito nel mondo del lavoro. Una vergogna perché le aziende italiane sarebbero obbligate, da una legge, ad assumere queste persone ma preferiscono pagare la multa piuttosto che inserire un disabile che rompe le scatole”. Lo ha sottolineato Nico Acampora, fondatore di PizzAut il ristorante gestito da ragazzi autistici.
Scuola, insegnanti impreparati
A scuola non va meglio, secondo Acampora: “L'80% degli insegnanti di sostegno non sa nulla di autismo. I ragazzi possono fare delle cose straordinarie ma non è possibile avere la diagnosi a 2 anni e una presa in carico a 6 - ha proseguito -, si tratta di quattro anni in cui i genitori soffrono perché il servizio sanitario nazionale dorme”.
"Non bisogna fare le cose per le persone autistiche ma con le persone autistiche - ha concluso -. I ragazzi di PizzAut gestiscono due ristoranti dove ogni giorno vanno 500 persone”.