Due ragazzi presi a calci, pugni, botte sulla testa da quattro persone. Tre uomini e una donna scesi da un auto che si è fermata in messo alla strada dopo averli visti passeggiare mano nella mano in una via pubblica di Roma, di sera.
Mattia e Antonio (nomi di fantasia per proteggere la loro identità), sono le due vittime dell’aggressione omofoba accaduta lo scorso weekend nella Capitale. Stavano attraversando la strada, come una coppia qualsiasi, tenendosi per mano in una via ben illuminata dove c’erano anche altre persone che hanno assistito alla violenza senza intervenire in loro soccorso.
Una macchina non si ferma per lasciarli passare, ma inchioda subito dopo e da quella scendono tre uomini e una donna, che subito vanno verso i due giovani, li attaccano, insultandoli (“guarda sti fro*i” si sente dire) e picchiandoli. Il tutto è stato ripreso in video dai passanti, che ora stanno circolando in rete, che riprendono nei dettagli l’aggressione.
Nelle immagini si vede Antonio, una delle vittime, mentre viene frustato più volte con una cintura, e poi con calci e pugni, mentre la donna (mezza nuda) punta a colpire entrambi alla testa. L’attacco va avanti per alcuni minuti, tutto ripreso dai cellulari dei testimoni senza che questi intervenissero, fino a che qualcuno si è deciso a prendere l’iniziativa e fermare gli aggressori. Sulla pagina Instagram Gay Center in un post con il filmato della violenza, si spiega: “Pubblichiamo il video per chiedere a chi li riconosce di segnalarli alla nostra Gay Help Line 800 713 713 o alle forze dell’ordine”.
Le due vittime di questa omofobia violenta e insensata, dopo essere state curate al Pronto soccorso, hanno infatti voluto subito denunciare l’accaduto alla polizia e contattato la Gay Help Line 800 713 713 per l’assistenza legale. La coordinatrice del centro, Alessandra Rossi, si è detta preoccupata per questa escalation di violenza contro le coppie dello stesso sesso e le persone Lgbtq+, rilanciando anche l’urgenza di una legge a tutela delle vittime di questo tipo di attacchi, mentre il responsabile legale Alessandro Cataldi, ha invitato chiunque abbia informazioni o riconosca gli aggressori anche tramite i video, a contattarli.