Arcigay Napoli: “Insulti e minacce dopo l’esposto contro il libro di Vannacci”

L’associazione partenopea denuncia una pioggia di insulti sui social, alla notizia dell’esposto presentato contro la fatica letteraria del generale, “Il mondo al contrario”

6 maggio 2024
Antonello Sannino, presidente Direttivo di Antinoo Arcigay Napoli

Antonello Sannino, presidente Direttivo di Antinoo Arcigay Napoli

Pioggia di insulti social contro l'Arcigay di Napoli e il suo presidente Antonello Sannino dopo la presentazione di un esposto in Procura contro il libro di Roberto Vannacci, “Il mondo al contrario”.

Lo rende noto Massimo Arcangeli, membro dell'ufficio di presidenza Antinoo Arcigay Napoli, con un comunicato: “Il 2 maggio scorso abbiamo presentato alla Procura di Napoli come Antinoo Arcigay, associazione presieduta da Antonello Sannino, - si legge nel comunicato - un esposto contro Roberto Vannacci per i contenuti del libro 'Il mondo al contrariò, veicolo di propaganda di idee, azioni, attività e comportamenti intollerabili per una società civile. Lo abbiamo fatto, in un momento in cui l'estrema destra ha rialzato pericolosamente la testa in Italia e in Europa, fiduciosi in uno Stato che non può consentire a nessuno, tantomeno a un esponente delle Forze Armate, il diritto di rivendicare sentimenti di odio e di disprezzo nei confronti di minoranze giudicate 'non normalì, con inequivocabile riferimento alle comunità LGBTQIA+”.

Gli insulti

"All'indomani della presentazione dell'esposto - spiega il comunicato dell'Arcigay - abbiamo diffuso la notizia su vari account social, e la risposta è stata una gragnuola di insulti, indegni di qualunque confronto civile, anche il più aspro, su temi eticamente e democraticamente sensibili come l'inclusione e il diritto alla non discriminazione. Lo stesso scrivente, negli ultimi mesi, è stato investito da un'ondata d'odio senza precedenti, fino alle minacce di morte, tra cui 'Te ne devi andare dall'Italia, tu e tutti i depravati come te, prima che apriamo la caccia... meglio che lo fai con le tue gambe da in piedi...' ma non solo. E tra i commenti violenti postati – scrive ancora l'Arcigay –  ne figura anche uno scritto da ‘un ufficiale in servizio permanente effettivo presso l'esercito italiano’.

“A tutto questo, - conclude la nota - che paventa il rischio di farci ripiombare in un passato, neanche troppo lontano, sempre più riemergente in tutta la sua violenza cieca e sopraffattrice, opponiamo la riaffermazione dei principi dello Stato democratico, fondato ed edificato sui valori della Costituzione”.