I medici, dopo la diagnosi di tumore al rene, avevano stimato gli restassero un paio di anni di vita al massimo. Invece dopo nove anni di battaglia, l'attore svedese Dolph Lundgren ha annunciato dal suo profilo Instagram di essere: “Finalmente libero dal cancro”.
Il 67enne, conosciuto anche dal pubblico italiano per aver interpretato Ivan Drago nel quarto capitolo dei film Roky, con Sylvester Stallone, ha condiviso due giorni fa un aggiornamento sulla sua salute con i fan. Una notizia incredibile e soprattutto positiva dopo un lunghissimo percorso di cure. Mercoledì 27 novembre Lundgren ha pubblicato un video sul suo profilo in cui ha rivelato di aver subito una ablazione polmonare, una procedura che distrugge le cellule cancerogene tramite energia calda o fredda. “Ci vuole un po' di più per spezzarmi”, ha detto nella clip, facendo riferimento alla frase del suo iconico personaggio nella saga (‘Ti spiezo in due’).
L’annuncio di guarigione
Nel video selfie in cuffietta e camice, direttamente dal letto d’ospedale, l’attore ha detto: “Eccomi qui alla UCLA, sto per entrare e rimuovere quell'ultimo tumore. Visto che non ci saranno più cellule cancerogene nel mio corpo, immagino che sarò libero dal cancro, quindi non vedo l'ora di sottopormi a questa procedura”. "È stato un viaggio difficile – ha aggiunto – e mi ha davvero insegnato come vivere nel presente e godermi ogni momento della vita. Voglio dire, è l'unico modo per andare avanti”. E nella didascalia del post ha scritto: "Finalmente libero dal cancro, con gratitudine ed entusiasmo per un futuro luminoso. Grazie per tutto il vostro supporto sempre” e ripostando il video nelle storie di Instagram Lundgren ha aggiunto: “
Grazie per tutti i vostri meravigliosi messaggi e commenti di supporto. "Ci vuole un po' di più per spezzarmi...”.La diagnosi
Nel 2015 la prima diagnosi: tumore al rene, immediatamente rimosso a Los Angeles. “Poi fecero una biopsia – raccontò lo scorso anno – ed era metastatico”. Cercando di ricacciare indietro le lacrime, l’attore de “I Mercenari” ha detto che dopo la scoperta del primo tumore, ha fatto esami ogni sei mesi, poi ogni anno, e che i risultati erano “ok”.
Ma nel 2020, Lundgren ha cominciato a soffrire di quello che pensava fosse reflusso acido. Da visite più approfondite si è scoperto che si trattava invece di altri tumori, tra cui uno sviluppatosi nel fegato. In quel periodo, stava preparando un progetto in Alabama.
“A quel punto, ho cominciato a rendermi conto che questa era una cosa piuttosto seria” ha ricordato il 67enne e ha aggiunto che il suo medico gli aveva dato due o tre anni di vita e gli aveva consigliato di prendersi una pausa dal lavoro e passare più tempo con la sua famiglia. “Non è che fossi arrabbiato per questo. Era solo, sai, che mi sentivo dispiaciuto per i miei figli, la mia fidanzata e le persone intorno a me”. Questa prova, questa sfida contro la malattia, gli ha permesso di sviluppare una consapevolezza diversa della sua vita.