Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Australia, arriva il nuovo anticoncezionale maschile. "Può portare a una parità"

I test sono già partiti in un ospedale di Melbourne. Gli andrologi invitano comunque a mantenere la calma visto che il rischio di infezioni batteriche va ancora verificato

di EDOARDO MARTINI -
15 novembre 2022
Anticoncezionale maschile

Anticoncezionale maschile

Un nuovo anticoncezionale maschile verrà testato sugli uomini per la prima volta in Australia. I test sono già partiti in un ospedale di Melbourne. Il medicinale consiste in un idrogel che si inietta impedendo l’uscita del liquido seminale e, in base a studi sugli animali, promette una durata di effetto di circa 2 anni senza eventi avversi significativi. La sperimentazione coinvolgerà 25 uomini con 4 di essi che sono già stati sottoposti all'iniezione contraccettiva e sono costantemente monitorati.

La seminologa componente del Comitato esecutivo Sia, Ilaria Ortensi

"Il nuovo contraccettivo potrebbe portare a una parità nella responsabilità della contraccezione tra uomini e donne"

È un punto di svolta per gli andrologi, che si riuniranno tra pochi giorni nel congresso Sia NAU3, a Milano il 25 e il 26 novembre, ma è necessaria cautela per il rischio di infezioni. Da un lato, infatti, va verificato che la metodica non aumenti il rischio di infezioni batteriche. Dall’altro, precisano, è necessario ricordare che se anche il nuovo gel funzionerà nell’evitare gravidanze indesiderate, non protegge dal pericolo di malattie sessualmente trasmissibili. Il professor Alessandro Palmieri, presidente della Società italiana di andrologia (Sia), ha infatti specificato: "Il nuovo contraccettivo potrebbe portare finalmente a una parità nella responsabilità della contraccezione tra uomini e donne, consentendo ai primi di avere un ruolo attivo nella pianificazione familiare." La seminologa componente del Comitato esecutivo Sia, Ilaria Ortensi, ha invece illustrato i passi dell'intervento: "La procedura consiste nell'iniezione di un idrogel nei vasi deferenti, l'ultimo tratto del 'tubicino' che il liquido seminale attraversa per raggiungere l'esterno. Si ritiene che l'effetto dell'idrogel duri circa due anni, alla fine dei quali la procedura potrebbe essere ripetuta, offrendo così un'alternativa alla vasectomia, che invece ha un effetto permanente." Infine, il presidente Sia evidenzia che questo metodo anticoncezionale, insieme ad altri già in uso, ad esempio la pillola per le donne, e ai tanti ancora in via di sviluppo, non ha alcun effetto protettivo sul rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile: "Bisogna evitare di vanificare i passi in avanti fatti negli ultimi anni sulla diffusione della cultura della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, tramite l’utilizzo dei preservativi. Metodi contraccettivi, come quello allo studio in Australia, non offrono alcuna protezione rispetto alle infezioni. Il profilattico, in questo senso, rappresenta ancora l’unico strumento con cui proteggersi contestualmente dalle gravidanze indesiderate e dalle infezioni sessualmente trasmissibili."

Lo studio fatto quattro anni fa

Bisogna anche ricordare che lo studio dei contraccettivi maschili è stato sicuramente rallentato per vari motivi a partire dalla diffusione dell'AIDS negli anni '80. Senza dubbio anche lo stereotipo legato alla sessualità ma soprattutto alla condizione della donna, che deve portare con sé il peso della gravidanza, ha giocato un ruolo importante. Circa 4 anni fa uno studio svolto nel Regno Unito mostrava come un terzo degli uomini britannici fosse stato favorevole all'utilizzo di un contraccettivo ormonale (come ad esempio la pillola) se solo sarebbe esistito, esattamente come la stessa quota di donne che usava forme ormonali di contraccettivi. Adesso che anche un nuovo anticoncezionale maschile sta per diventare realtà vedremo se la mentalità è cambiata oppure no.