"Finiamo il lavoro (Let's finish the job)": si conclude con questa frase il video diffuso oggi, 25 aprile, da Joe Biden con cui lancia la sua ricandidatura per le presidenziali del 2024. Quello che si prospetta, quindi, sembra uno scontro già visto: l'attuale presidente si ritroverà probabilmente a gareggiare contro l'uomo che ha battuto nel 2020, Donald Trump (se questi uscirà indenne dalle inchieste della procura di Manhattan).
La campagna per la rielezione è stata lanciata attraverso un annuncio video, in cui Biden ha inquadrato il voto del prossimo anno su una domanda ben precisa: "Se negli anni a venire avremo più libertà o meno libertà, più diritti o meno. Io so quale voglio che sia la risposta e penso che lo sappiate anche voi. Questo non è il momento di essere compiacenti. Ecco perché mi candido".
La candidatura alla rielezione nel 2024
La campagna del 2024 si prospetta incerta e assolutamente dibattuta, in un'epoca di estrema polarizzazione politica e con una larga fetta di elettorato incerta. Nel video l'ha infatti definita come una lotta contro l'estremismo repubblicano, sostenendo implicitamente di aver bisogno di più tempo per realizzare a pieno la promessa di ripristinare il vero carattere della nazione. Nel video, in cui scandisce il suo messaggio mentre scorrono le immagini dell'attacco al Congresso del 6 gennaio 2021 e delle proteste davanti alla Corte Suprema a difesa del diritto di aborto, afferma infatti: "Quando ho corso per la presidenza 4 anni fa ho affermato che la nostra era una battaglia per lo spirito dell'America. Lo è ancora". "La domanda che ci poniamo è se nei prossimi anni avremo più libertà o meno libertà. Più diritti o meno", continua come voce fuori campo. La dichiarazione ufficiale pone fine a qualsiasi dubbio sulle sue intenzioni. L'80enne entra in gara con un significativo curriculum politico e legislativo, ma con un basso indice di gradimento tra i cittadini statunitensi, e deve anche affrontare le persistenti domande sulla sua età (è già il presidente più anziano della storia).I temi della campagna presidenziale
La quarta e ultima campagna presidenziale di Joe Biden (la prima quella dell'88 alle primarie democratiche, poi nel 2004 e nel 2020) si baserà su temi simili: proprio come ha fatto nella scorsa, ad esempio, fa appello agli ideali della nazione, paventando lo spettro del ritorno di Trump. Nel suo video mette infatti in guardia dagli "estremisti MAGA" che, a suo dire, "decidono quali scelte sulla salute le donne possono prendere, vietano i libri e dicono alle persone chi possono amare". Temi caldi dunque, come l'interruzione volontaria di gravidanza, il cui diritto a livello federale è stato abolito a giugno 2022 dalla Corte Suprema, o i veti sempre più stringenti nei confronti delle persone transgender e della comunità Lgbtq+. "Ogni generazione di americani ha vissuto un momento in cui ha dovuto difendere la democrazia. Difendere le nostre libertà personali. Difendere il diritto di voto e i nostri diritti civili", ha spiegato il presidente. "E questo è il nostro momento". Tra le argomentazioni avanzate anche la promozione dei risultati raggiunti nei primi due anni di presidenza e la necessità di avere più tempo per "finire il lavoro". "So che possiamo farlo", ha concluso.Chi lavora al fianco di Biden
L'idea è di dare un'impronta aggressiva alla campagna elettorale per la rielezione alla Casa Bianca. A guidarla sarà Julie Chavez Rodriguez, tra i principali consiglieri del presidente e già vice campaign manager del ticket con la vice Kamala Harris. Come suo vice è stato scelto Quentin Fulks, responsabile della campagna del senatore Warnock in Georgia lo scorso anno. È la prima volta che vengono scelti una latina e un afroamericano per condurre la campagna. Anche Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stato Uniti e prima donna a ricoprire quella carica, conferma la sua corsa per le elezioni presidenziali del 2024. Sul suo profilo Twitter ha postato il video diffuso oggi con cui questi ha ufficializzato la sua ricandidatura, e ha scritto: "In quanto americani, crediamo nella libertà e crediamo che la nostra democrazia può solo essere forte quanto forte è la determinazione a lottare per difenderla. Ecco perché Joe Biden ed io corriamo per la rielezione".Nei prossimi giorni il presidente incontrerà alcuni dei principali donatori del partito democratico a Washington. Fin dall'inizio della sua presidenza, in più occasioni l'ex senatore del Delaware ha espresso l'intenzione di candidarsi per un secondo mandato, ma un'ampia fascia di parlamentari, elettori e attivisti - anche suoi sostenitori - aveva dubbi sull'effettiva capacità del presidente di impegnarsi in una campagna di rielezione.As Americans, we believe in freedom and liberty—and we believe that our democracy will only be as strong as our willingness to fight for it.
That’s why @JoeBiden and I are running for reelection. pic.twitter.com/W7YA0HZfm0 — Kamala Harris (@KamalaHarris) April 25, 2023
Le date della campagna presidenziale
- Agosto 2023: Fox News ospita il primo dibattito tra i candidati del Partito Repubblicano. Non è chiaro se parteciperà il favorito alla nomination, l'ex presidente Donald Trump.
- 22 Gennaio 2024: Si tiene il primo caucus dei repubblicani in Iowa.
- 3 Febbraio 2024: Iniziano le primarie del Partito Democratico in South Carolina.
- 5 Marzo 2024: È il giorno del Super Tuesday. In molti Stati si tengono le primarie. Ci si aspetta che emerga una chiara indicazione su quali saranno i candidati alla Casa Bianca dei due partiti.
- 15 Luglio 2024: A Milwaukee, in Wisconsin, si tiene la convention nazionale repubblicana che ufficializzerà il candidato del Gop. 19 Agosto 2024: A Chicago, in Illinois, è la volta della convention democratica.
- Autunno 2024: Sono i mesi della campagna elettorale e dei dibattiti in tv.
- 5 Novembre 2024: Election day.
- 6 Gennaio 2025: Il Congresso certifica la vittoria elettorale di uno dei due candidati. 20 Gennaio 2025: Inauguration day, con l'insediamento ufficiale del nuovo presidente alla Casa Bianca.