Quando si dice trovarsi al posto giusto nel momento giusto: a Ercolano, in provincia di Napoli, un bimbo di appena due anni si è sentito male, colto da malore mentre era in braccio al suo papà, ed è stato soccorso da due ufficiali dei carabinieri che, con l’auto di servizio, dopo avergli praticato una prima manovra salvavita, lo hanno portato in ospedale.
Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 11 dicembre. Tutto ha avuto inizio quando un maresciallo donna, terminato il suo turno di servizio, stava uscendo dalla caserma della tenenza di via Resina; a quel punto la militare ha sentito urlare e guardandosi attorno si è accorta che la voce arrivava da una pizzeria sul marciapiede opposto. Lì c'era un uomo, che conosceva, con il suo bimbo in braccio, in evidente difficoltà: il piccolo sembrava non riuscire a respirare.
La donna non ha perso tempo – e soprattutto non ha fatto finta di nulla, come purtroppo spesso accade – si è precipitata in loro aiuto e ha iniziato a praticare al bimbo la manovra di Heimlich, pensando che avesse qualcosa ad ostruirgli la gola. Nulla. Nessun segnale. Qualcuno, nel frattempo, ha allertato il 118 ma nell'attesa dell'arrivo dei soccorritori è tornata nella vicina caserma chiedendo aiuto ad un suo collega, un altro maresciallo, che in quel momento stava entrando in servizio.
I due sottufficiali hanno deciso di saltare nell'auto, hanno fatto salire a bordo padre e figlio e si sono diretti all'ospedale ‘Maresca’ di Torre del Greco facendosi largo tra le auto in coda lungo un percorso di una manciata di chilometri. Al 'Maresca' il piccolo è stato immediatamente visitato e da qui, visto che non c’erano gli strumenti adeguati per intervenirte, trasferito in ambulanza all'ospedale pediatrico 'Santobono' di Napoli. Il bimbo si è salvato. I soccorsi sono stati tempestivi e sta bene e qualcuno ai due marescialli sussurra: "Siete degli angeli".